Con una produzione arrivata a quasi 9 milioni di chili (2024), per un fatturato di oltre 30 milioni di euro, il Consorzio del Pomodoro di Pachino Igp si è presentato a Macfrut, giocando la carta della crescita sostenibile, con una serie di progetti che riguardano le certificazioni green.
Dalla certificazione Goccia Verde alla Carbon Footprint
“Non a caso è il primo Consorzio certificato Goccia Verde -ha rimarcato il presidente Sebastiano Fortunato, alla guida da ben 18 anni-. Durante il periodo di siccità abbiamo capito come l’acqua sia un bene prezioso da gestire e conservare. Stiamo poi lavorando con l’Università di Catania, i nostri esperti, per ottenere la certificazione Carbon Footprint. Andremo a dimostrare ai consumatori che producendo in serre totalmente naturali, in assenza di luce artificiale, riscaldamento e raffreddamento, emettiamo Co2 nel sistema in maniera ridotta rispetto agli altri protagonisti del settore.
Canada, Usa ma anche Europa obiettivi delle esportazioni
Macfrut è un’occasione molto importante per il Consorzio del Pomodoro di Pachino e tutti i soci, attualmente oltre 150. Ci presentiamo con una formula innovativa, facciamo assaggiare il pomodoro in tutte le salse, cosa molto gradita dai nostri clienti, rafforzando così i nostri rapporti, nella ricerca anche di nuovi sbocchi di mercato, in Europa e nel mondo.
Stiamo lavorando con le associazioni di categoria, il governo, per riaprire mercati importanti come Canada e Usa. Vogliamo esportare il più possibile: il nostro mercato di riferimento è l’Italia, ma dovrebbe essere anche l’Europa, dove siamo svantaggiati rispetto alla concorrenza che ha costi più bassi della manodopera”.