Macfrut diventa sempre più internazionale

Presentata a Roma la quarantesima edizione, in programma all’Expo Centre di Rimini dal 3 al 5 maggio. Raddoppiano gli espositori dall'estero, tante le novità

Presentazione di Macfrut 2023, quarantesima edizione
Presentazione di Macfrut 2023

Presentata a Roma, presso l’Agenzia Ice, l’edizione 40 di Macfrut, in programma all’Expo Centre di Rimini dal 3 al 5 maggio. Numeri da record: 1.100 espositori, +35% di aree espositive (e +20% rispetto al 2019, con due padiglioni in più), +50% di espositori esteri (il 30% del totale), due campi prova per un totale di 2800 mq, 1500 buyer da tutto il mondo, un centinaio di eventi ospitati nel corso della fiera.

Tra le novità in tema di presenze, il Padiglione Sudamerica, diverse new entry, tra cui l’Arabia Saudita, il Messico, una maxi area dedicata all’Egitto e il ritorno della Cina. Calabria Regione Partner. “È una fiera più grande, attrattiva nei contenuti e internazionale” ha detto  il presidente Renzo Piraccini.

Nuovi partecipanti

Grazie al lavoro di promozione di Macfrut e Ice nel mondo, con 50 presentazioni internazionali, raddoppia la presenza estera. Una novità il Padiglione interamente dedicato al Sud America, con new entry come Messico (12 aziende) e Salvador (6 imprese), insieme a Perù, Cile, Venezuela, Costarica, Brasile, Cuba, Repubblica Dominicana e Colombia con una ventina di aziende. “La grande crescita internazionale si vede a cominciare dall’America Latina, con 11 Paesi rappresentati e un padiglione con una serie di eventi”.

Altri Paesi del Sud America saranno presenti nello stand istituzionale di Iila (Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana). Una novità il Foro Pymes, promosso da Iila e dedicato alle filiere agroalimentari, che consoliderà i rapporti tra le pmi italiane e latino-americane. Il focus con il Sud America è organizzato in collaborazione con Iila, ministero per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale (Maeci), Aics e Ice Agenzia.

Un altro Padiglione  fondamentale è quello dedicato all’Africa da sempre ampiamente rappresentata a Macfrut, con 19 Paesi presenti. Tra le novità lo stand ampliato dell’Egitto (con 22 imprese). “L’Africa è poi il nostro cavallo di battaglia, con 19 Paesi, tra cui l’Egitto che per la prima volta con l’associazione degli esportatori prende un’area importante di oltre 200 metri, con 22 aziende. Poi l’Algeria, Paese chiave, oggi nostro principale fornitore di gas, che per la prima volta sarà a Macfrut in maniera importante. Quindi il Ghana con 400 metri e 30 aziende presenti”.

Attenzione anche al Golfo Persico con lo stand dell’Arabia Saudita. “La vera novità è uno stand nazionale con 10 imprese dell’Arabia Saudita. Ed è ritornata la Cina, 400 metri con 30 imprese”. In fiera anche una nutrita presenza di insegne della moderna distribuzione mondiale come nel caso di Lulu Supermarket, gruppo retail con supermercati in tutta la Penisola arabica.

I Saloni tematici

Frutto simbolo dell’edizione 2023 sarà il mirtillo. L’International Blueberry Days farà di Macfrut la capitale mondiale: aperto da una giornata di studi all’Università Politecnica della Marche (Ancona), il Forum ospiterà il Simposio (3 maggio) con i più grandi studiosi e ricercatori del blueberry e i top player del settore di tutto il mondo, da Costa  a Driscoll’s. Il salone è coordinato dal professor Bruno Mezzetti dell’Università Politecnica delle Marche, con Thomas Drahorad di NCX Drahorad.

Una novità è il Salone internazionale del vivaismo e dell’innovazione varietale. Sono previsti workshop su cinque tipologie di prodotti (actinidia, uva da tavola, melo, ciliegio, fragola), e due “tavole calde” su temi d’attualità come la pirateria varietale e le nuove biotecnologie. Parteciperanno 30 vivaisti con un’area dedicata, grazie anche al coinvolgimento di Civ-Italia, che rappresenta il 95% delle aziende vivaistiche italiane. Sarà presente un campo prova, una mostra pomologica sulla fragola e saranno presentati 50 programmi di miglioramento genetico da tutto il mondo. A coordinare il salone Stefano Lugli di SL Fruit Service.

Altra novità il Pianeta Rosso dedicato alla filiera del pomodoro, che farà incontrare i player del settore, dalle imprese sementiere ai responsabili della distribuzione moderna, con un’area espositiva e la presentazione di una ricerca di mercato. A coordinare il nuovo format è il professor Roberto Della Casa dell’Università di Bologna.

Seconda edizione di Spice & Herbs Global Expo, il primo salone in Europa dedicato al mondo delle spezie, erbe officinali ed aromatiche, che in fiera si presenta con 50 aziende rappresentative di tutta la filiera, di cui il 60% estere.

Biosolutions International Event si conferma il salone dedicato ai prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante: raddoppiata l’area espositiva con la presenza di 51 aziende (lo scorso anno erano 28). Biosolutions International Congress vedrà i top player mondiali del kiwi parlare di novità per la sostenibilità della coltura; Biosolutions Innovation Award  è dedicato all’innovazione. A coordinare l’area è Agri2000 NET di Bologna.

L’area dinamica, vetrina dedicata all’innovazione nelle prove in campo, raddoppia la proposta (2800 mq) e si articola per la prima volta su due padiglioni. Focus sul tema del risparmio idrico, vivaismo, sensori, tecniche di intervento, ricerca, breeding. I settori coinvolti sono il vivaismo (kiwi, ciliegio, uva da tavola, melo, fragola, e castagno), spezie, erbe aromatiche e officinali, mirtillo, Pianeta Rosso. L’area dedicata alle start up e innovazione vede 24 aziende coinvolte.

Torna Acquacampus, in collaborazione con Anbi e Cer, dedicato alle innovazioni e alle nuove tecnologie irrigue. Tra le novità la presentazione della certificazione Goccia Verde. L’area è coordinata da Luciano Trentini, esperto del settore.

Calabria Regione Partner

Calabria sotto i riflettori grazie alle sue eccellenze. Dei 15 miliardi di produzione di ortofrutta circa 1 arriva da questa regione. Tanti i plus. Il 37% delle sue superfici agricole sono in regime biologico, ben oltre il parametro del 25% fissato dalla Commissione europea. È prima in Italia nella produzione di clementine (tra le quali il clementino Igp) e  anche nella coltivazione dei kiwi a polpa gialla (quasi 900 ettari). Vanta 35 mila ettari dedicati agli agrumi, altre decine di migliaia riservati a pesche e nettarine, 3000 ai kiwi. Molte le produzioni Dop e Igp, tra cui il Finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto, la Patata della Sila Igp e la Cipolla rossa di Tropea Igp, il Cedro Dop di Santa Maria del Cedro ed è in corso il riconoscimento dell’Igp per il Peperoncino di Calabria. Senza dimenticare il settore della trasformazione, con i succhi d’arancia.

Gli interventi

Alla presentazione della nuova edizione sono intervenuti Renzo Piraccini, presidente Macfrut & Fieravicola, Gianluca Gallo, assessore Agricoltura Regione Calabria, Antonella Cavallari, segretario generale Iila, Roberto Luongo, direttore generale agenzia Ice, Lara Sanfrancesco, direttrice Unaitalia, Stefano Gagliardi, direttore Assoavi.

“Come quella del 2015 è stata una svolta, portando la fiera da Cesena a Rimini, sarà anche questa del 2023 una fiera della svolta: dal punto di vista internazionale è un vero boom -ha spiegato Piraccini-. È una fiera diversa, è di filiera. Gli espositori esteri sono cresciuti del 50%. La sfida è portare il sistema ortofrutticolo italiano a essere più globale. La Penisola arabica sarà un punto strategico: hanno il 70% delle importazioni di ortofrutta, non a caso abbiamo fatto a Riyadh la fiera di presentazione. Oggi siamo co-leader con la Spagna, ma il valore alla produzione ortofrutticola va oltre i 15 miliardi, se consideriamo tutta la catena: è circa 3 volte, pensando all’importanza delle tecnologie”.

L’Ice è tra gli artefici del successo dell’internazionalizzazione di Macfrut. “La filiera ortofrutticola è strumento fondamentale per penetrare i mercati mondiale, è fondamentale l’internazionalizzazione di queste manifestazioni per portare nel breve e medio periodo risultati tangibili alle nostre esportazioni -ha sottolineato Roberto Luongo-. Nel 2025 vogliamo far sì che Macfrut diventi il principale competitor delle altre fiere del settore. L’Italia come filiera è il primo Paese al mondo e le sue eccellenze vanno portate all’evidenza mondiale”.

Sui rapporti con l’America Latina, Iila partecipa a Macfrut con uno stand ma soprattutto con una nuova iniziativa Foro Pymes dedicato alla trasformazione della filiera agroalimentare in senso sostenibile, anche economico e sociale. “Abbiamo i rappresentanti di 18 Paesi con 120 delegati, di cui 75 imprenditori -ha raccontato Antonella Cavallari-. È una formula vincente che mette insieme gli imprenditori con chi prende le decisioni politiche. Vogliamo favorire lo scambio di buone pratiche per sicurezza alimentare, sostenibilità, resilienza al cambio climatico. Il Foro prevede sei workshop e ci sarà anche una tavola rotonda su strumenti dedicati alla finanza rurale”.

Parlando della Calabria Gianluca Gallo ha rimarcato la specificità“Avremo uno degli stand più grandi in assoluto, il nostro è un territorio da scoprire con numeri importanti. Dal 2016 siamo regione no glifosate. Esporta molto e ha il porto più grande d’Europa, quello di Gioia Tauro, e vuole guardare anche verso il Sudest asiatico e Medio Oriente”.

I numeri dell’ortofrutta

Con 15 miliardi di valore della produzione, di cui 10 (tra freschi e trasformati) verso l’export (+8% nel 2022), l’ortofrutta è un settore chiave del made in Italy. Lo scorso anno in Italia, in base ai dati Ismea, gli acquisti al dettaglio di ortofrutticoli sono però calati del 2,7% rispetto al 2021 a causa dell’inflazione, con l’aumento del 7% dei listini medi al dettaglio. Tra i principali prodotti si registra la flessione degli acquisti di uve (-6%), pomodoro (-4,4%) e patate (-1,3%), mentre sono cresciuti gli acquisti di mele (+3,1%) e kiwi (+0,2%). L’acquisto pro capite è stato di 126 kg con una spesa di 313 euro.

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