Macfrut 2024 guarda sempre più al Medio Oriente

La Penisola Arabica destinazione strategica per l’export. L’uva da tavola il simbolo della 41esima edizione. Nasce la Macfrut Academy con videolezioni sulla filiera. Debutta l’Innovation Hub For Healthy Food

La presentazione a Doha, nel Qatar, di Macfrut 2024
La presentazione a Doha di Macfrut 2024

Da tre anni la location è nei Paesi arabi. Dopo Arabia Saudita e Dubai, presentata a Doha, capitale del Qatar, la 41esima edizione di Macfrut, fiera internazionale dell’ortofrutta in programma al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024. Erano presenti il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, l’ambasciatore Italiano in Qatar Paolo Toschi, Matteo Zoppas presidente di Ice Agenzia, Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, Francesca Patrignani dell’Università di Bologna, Massimo Gargano, direttore di Anbi, Andrea Primavera, presidente di Fippo. Fabio Nicolucci ha illustrato la candidatura di Expo Roma 2030.

Una finestra sulla Penisola Arabica

Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, interviene a Doha
Renzo Piraccini, presidente di Macfrut

L’illustrazione di contenuti e novità è avvenuta a Expo Doha 2023, rassegna universale dedicata all’orticultura, promossa dal Bureau International des Expositions, in programma sino al 28 marzo 2024, e dove l’Italia partecipa con un Padiglione (“il più grande tra quelli europei e il più avanzato tecnologicamente” ha detto l’ambasciatore Toschi) realizzato da Ice Agenzia, con il coordinamento del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci).

Nonostante il delicato equilibrio geopolitico innescato dal conflitto Israele-Palestina, la Penisola Arabica sarà al centro del focus internazionale, ospitando in fiera i principali importatori e le catene commerciali di quell’area. Al di là delle tensioni internazionali, l’area è  strategica  (la Penisola Arabica importa il 70% dei prodotti ortofrutticoli freschi) per l’ortofrutta italiana che ha visto incrementare le esportazioni dalle 68mila tonnellate del 2020 alle 97mila tonnellate dello scorso anno (+42,6%). Una crescita anche nel giro d’affari passato dai 73 milioni di euro ai 113 milioni dello scorso anno (+54,7%), secondo i dati Cso Italy. I prodotti italiani maggiormente esportati sono mele, con un certo rilievo anche per kiwi e uva da tavola.  “Per cercare vie alternative all’aumento dell’export, c’è anche l’identificazione di nuove destinazioni e ci sono aree di particolare interesse -ha sottolineato  il presidente di Ice Zoppas-.  Servono sei giorni di nave per arrivare in questi territori, tempi accessibili per la shelf-life di molti prodotti”.

“Macfrut è la fiera internazionale più frequentata dai buyer del Golfo Persico e della Penisola arabica, c’è tanta frutta italiana nei supermercati locali, in forte crescita -ha rimarcato Piraccini-. Puntiamo ad avere 100 buyer dai diversi Paesi della Penisola arabica e alla fiera ogni Paese sarà oggetto di approfondimenti con i buyer che inviteremo. Lo scorso anno abbiamo avuto per la prima volta la presenza dell’Arabia Saudita, soprattutto con i datteri di alta qualità”.

“Il Qatar è una nazione straordinariamente importante -ha affermato il ministro Lollobrigida– L’Italia è il paradigma della qualità, vogliamo stare nei luoghi che possono rappresentare la chiave d’accesso ai nuovi mercati”.

Una fiera di filiera che punta anche sulla conoscenza

Il presidente di Macfrut ha voluto rimarcare la diversità di Macfrut.Non è solo una fiera ma parte del sistema della filiera ortofrutticola: ci occupiamo di ortofrutta tutto l’anno. E non è solo fiera di contatti, prodotto e business, la conoscenza è uno degli asset fondamentali. La Spagna è leader con 15 miliardi di export d’ortofrutta, l’Italia è seconda con 5 per la produzione ma con la filiera, tecnologie e packaging, arriva a 20 miliardi. Ecco perché Macfrut scommette sulla filiera. L’anno scorso abbiamo fatto 120 eventi tecnici. Macfrut è la fiera più internazionale d’Italia, un terzo sono espositori stranieri, fortemente in crescita. Puntiamo alla leadership”. Sui numeri ci si aspetta un aumento ma moderato. “L’edizione dello scorso anno è stata la migliore degli ultimi dieci anni. Ci aspettiamo un incremento del 15% per il 2024: non avremo a disposizione più padiglioni perché abbiamo reso commerciali alcune aree”.

Al via le videolezioni di Macfrut Academy

Nasce Macfrut Academy, un’innovativa piattaforma digitale che coinvolgerà per l’intero arco dell’anno espositori e visitatori della fiera. Verranno approfondite tematiche relative ad alcune filiere, con videolezioni della durata di circa 30 minuti in quattro lingue (inglese, spagnolo, francese e italiano).  “È la novità più importante –ha affermato Piraccini-. Abbiamo 25 mila contatti professionali, di cui due terzi esteri e che contattiamo solo nei tre giorni della fiera. C’è domanda di conoscenza da Paesi in via di sviluppo. Sono videolezioni con cadenza mensile, fatte in modo professionale su alcune tematiche di filiera e gratuite per gli stakeholder”. La prima video Academy è in programma giovedì 9 novembre (ore 17 italiane) con un focus sulla filiera della patata, dalla raccolta al confezionamento; la seconda si svolgerà giovedì 14 dicembre (sempre alle 17 ora italiana) sul mercato europeo di avocado e mango. “Offriamo questa possibilità a nostri espositori che hanno vere novità da comunicare in ottica di filiera: ciliegie, mirtilli, uva da tavola, dove c’è tanta innovazione”.

Uva da tavola e Puglia protagoniste

L’uva da tavola sarà il simbolo di Macfrut 2024. L’Italia è il primo Paese in Europa nella sua produzione con circa 1 milione di tonnellate concentrate su tre regioni: Puglia (60%), Sicilia (35%), Basilicata (5%). A questa eccellenza Macfrut riserva un evento di caratura internazionale: il Simposio internazionale, Macfrut Table Grape Symposium. A coordinarlo, sarà Bruno Mezzetti dell’Università Politecnica delle Marche.

Quasi una conseguenza, la Puglia sarà la Regione Partner, concentrando tra l’altro anche il 60% della produzione nazionale di Uva da Tavola Igp. Tra le altre eccellenze, la Cipolla Bianca di Margherita Igp, Arancia del Gargano Igp, Lenticchia di Altamura Igp, Patata Novella di Galatina Dop, Carciofo Brindisino Igp, La Bella della Daunia Dop. La Regione sarà presente in fiera con un’importante area e durante la manifestazione promuoverà eventi.

I Saloni tematici: focus anche su healthy food, fotovoltaico, fiori eduli e prodotti funzionali

Novità anche tra i Saloni tematici.  La food-tech revolution, che rispondo ai driver dell’ambiente e salute, spinge  all’innovazione. Esordisce Innovation Hub For Healthy Food, dedicato ai prodotti ortofrutticoli innovativi, tecnologie di trasformazione sostenibili per la produzione di alimenti funzionali a elevato valore nutrizionale. È realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari (Distal), Campus Scienze degli Alimenti di Cesena. “L’hub sarà incentrato su approcci biotecnologici, trattamenti sostenibili per la produzione di vegetali innovativi minimamente trattati, per preservare una qualità molto elevata, con apporto funzionale. Ci sarà valorizzazione di scarti e sottoprodotti della filiera agroalimentare.  Verranno organizzati workshop tematici, momenti dimostrativi” ha aggiunto la professoressa Francesca Patrignani.

L’indipendenza energetica e da fonti rinnovabili è ormai una necessità per la produzione ortofrutticola. Altra importante novità riguarda la prima edizione del Salone dell’Agrivoltaico by Key, realizzato in partnership con Key-The Energy Transition Expo, la fiera di Rimini specializzata sulle energie rinnovabili. Sarà una vetrina verticale sulle opportunità offerte dalla possibilità di integrare la produzione agricola alla generazione di energia fotovoltaica.

Per quanto riguarda le conferme, torna Biosolutions International Event, il Salone dedicato ai prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante. Prevede una parte espositiva, un congresso internazionale sul tema Quali Biosolutions per ciliegie di qualità? e il riconoscimento destinato ai prodotti più innovativi, Biosolutions Innovation Award. A coordinare l’area è Camillo Gardini di Agri2000. “Le biosoluzioni stanno andando fortissimo, lo scorso anno c’erano 55 espositori, quest’anno saranno molti di più, è settore in grande spolvero” ha precisato Piraccini.

Seconda edizione, poi, di Pianeta Rosso, momento di incontro con a tutti gli attori della filiera del pomodoro. A coordinare l’area è Roberto Della Casa di Agroter.

L’innovazione della filiera vivaistica, con il comparto italiano molto attivo sul fronte export, è al centro di Plant Nursery area, salone specializzato per vivaisti, breeder che affronterà, in alcuni seminari, alcune  temi cardine. Tra le novità di quest’anno, un Simposio internazionale sulle innovazioni genetiche nel comparto portinnesti con le ultime novità su melo, pero, drupacee e agrumi. A coordinare Plant Nursery area è Stefano Lugli di SL Fruit Service.  Il Salone del Vivaismo si arricchirà anche della parte orticola coordinata da Assoplant (Associazione italiana produttori di piante in coltura protetta) e dal tecnico agronomo Marco Valerio Del Grosso.

Una conferma Spice & Herbs Global Expo. Tra le nuove proposte dell’edizione 2024 ci sarà la prima edizione della Botanical by-products gallery, una rassegna dei prodotti funzionali altamente innovativi provenienti dalle filiere agrarie; e un’area dedicata alle tecnologie per la lavorazione delle erbe, un viaggio alla scoperta dei fiori eduli. “L’Italia è al terzo posto per valore di spezie, piante aromatiche e officinali, 500 milioni di euro solo per la materia prima agricola, che arriva a 800 milioni per ulteriori trasformazioni. Il Settore ha grande potenzialità per i principi attivi  e molteplici usi, come nelle biosolution” ha ricordato Andrea Primavera presidente della Fippo che all’interno del Salone terrà il Forum biennale, giunto all’undicesima edizione. L’area è coordinata da Fippo, Erboristeria Domani e Cannamela.

Una conferma anche per Acqua Campus, salone in collaborazione con Anbi e Cer, dedicato alle innovazioni e alle tecnologie del risparmio idrico, che allestirà anche un campo prova per conoscere le più avanzate tecnologie. “Lo scorso anno la siccità ha fatto 6 miliardi di danni, siamo pronti a realizzare 10 mila invasi entro il 2030 -ha fatto sapere Massimo Gargano, direttore Anbi-. Lo scorso anno abbiamo presentato il progetto Goccia Verde, certificazione volontaria di sostenibilità di utilizzo nelle risorse. Abbiamo poi candidato l’Italia a ospitare il World Water Forum 2026-27, il forum mondiale dell’acqua, a Roma”.

Le aree dinamiche, infine, saranno dedicate all’uva da tavola, berry e coltivazioni fuori suolo. A coordinarle Luciano Trentini, esperto del settore.

 

 

 

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