#vocidellortofrutta, F. Petrillo (Aop Luce): “Per le albicocche produzione dimezzata”

Per le Drupacee oltre il 30% in meno di produzione, stima Felice Petrillo, presidente del consorzio Aop Luce.  A incidere le gelate: “Avremo bisogno di meno lavoratori per la raccolta estiva. La gdo eviti le promozioni”

Felice Petrillo, presidente del consorzio Aop Luce
Felice Petrillo, presidente di Aop Luce

Drupacee in sofferenza per le gelate di inizio aprile. “Mediamente oltre il 30% in meno di produzione – è la stima di Felice Petrillo, presidente del consorzio Aop Luce -: per le albicocche arriviamo anche al 50%. Avremo bisogno di meno lavoratori per la raccolta estiva. Migliora la domanda per le fragole, + 50% a volume da inizio pandemia per le zucchine. Tra le richieste per la Fase 2, campagne di comunicazione istituzionali per valorizzare l’ortofrutta italiana e stop a promozioni da parte della Gdo.

Qual è il focus business di Aop Luce?

Aop Luce è un consorzio localizzato al confine tra Lazio e Campania, specializzato nella produzione e commercializzazione di un’ampia varietà di prodotti ortofrutticoli. Principalmente Drupacee (pesche, albicocche e susine), mele, in particolare la Melannurca Campana Igp, fragole, melagrane e kaki per quanto riguarda la frutta. E sul versante delle orticole un’ estesa gamma di pomodori (tondi e lunghi, verdi e rossi, lisci e costoluti), lattughe, melanzane, sedano e zucchine.

La produzione avviene nei circa 200 ettari di serre di ortaggi, 450 ettari di frutteti e 50 ettari di serre di fragole. E viene lavorata in 2 stabilimenti produttivi: a Fondi, in provincia di Latina, e a Sessa Aurunca (Caserta). La produzione di ortaggi si concentra principalmente nella piana di Fondi-Sperlonga, fascia costiera caratterizzata dal terreno sabbioso e da un microclima ideale per la coltivazione di verdure. I frutteti invece sono localizzati al confine tra Lazio e Campania, zona vulcanica i cui terreni sono particolarmente ricchi di minerali e climaticamente ideale per la  frutticoltura.

Come è cambiata la domanda in emergenza Coronavirus?

Tra i nostri prodotti, a risentirne di più sono state soprattutto le fragole, considerate a elevata deperibilità. Dopo la ‘settimana di svuotamento’ dei supermercati (tra l’8 e il 15 marzo), in cui hanno seguito un trend in linea con il generale incremento delle vendite, per tutto il mese di marzo la situazione è stata critica: consumi significativamente ridotti, prezzi per nulla remunerativi e forte concorrenza spagnola (che si è poi attenuata dagli inizi di aprile).

Fortunatamente dalla settimana prima di Pasqua la situazione è decisamente migliorata grazie a un aumento dei consumi che temevamo fosse legato solo alla ricorrenza, ma che invece sta tenendo anche nelle settimane successive. Ci auguriamo di poter chiudere positivamente almeno il mese di aprile, per compensare le perdite di marzo.

E per le orticole?

Coltivazione di pomodoro Aop Luce in serra
Coltivazione di pomodoro in serra

Diverso è stato l’impatto sugli ortaggi, che hanno registrato sin da subito un aumento delle richieste e un sostanziale cambio nelle unità di vendita, con un incremento importante del prodotto confezionato. Le zucchine, per esempio, dopo un febbraio disastroso per l’eccessiva produzione, da metà marzo in poi (complice anche l’ondata di freddo che ha determinato una riduzione dei volumi), hanno avuto una significativa ripresa di quotazioni e consumi, che si è protratta fino a Pasqua.

Il clima mite ha comportato un nuovo eccesso produttivo che ha fatto peggiorare la situazione in termini di prezzi mentre la domanda rimane sostenuta (registriamo quasi +50% a volume da inizio pandemia rispetto allo stesso periodo del 2019; l’incremento a valore è inferiore).

È iniziata bene la campagna dei pomodori verdi, nello specifico del tondo liscio e del costoluto; il nostro prodotto si presenta molto competitivo, anche perché il mercato non risente della marcata presenza di merce estera.

A breve entreranno in piena produzione anche i rossi a grappolo, il ciliegino, il mini-plum e l’oblungo verde dell’areale fondano. Da segnalare, sia per le zucchine che per i pomodori a grappolo, prima della pandemia venduti principalmente sfusi, il notevole incremento di richiesta del prodotto confezionato, che noi commercializziamo in vassoio di cartoncino personalizzato filmato.

Qual è il calendario della raccolta?

A breve saremo in raccolta con tutta la gamma dei pomodori, siamo in dirittura di arrivo con le lattughe, mentre per le zucchine andremo avanti fino alla fine di maggio con il prodotto da coltura protetta e in estate cominceremo la produzione dello zucchino in pieno campo. Per quanto riguarda la frutta, continueremo con le fragole fino a giugno, mentre dopo la metà di maggio inizieremo la raccolta di pesche e nettarine, e successivamente albicocche e susine, per le quali prevediamo un calo produttivo medio superiore al 30% a causa delle gelate di inizio aprile.

Uno dei temi caldi, in vista della raccolta estiva, è la carenza della manodopera: qual è la situazione?

Sicuramente in un’annata “normale”, in termini di volumi produttivi di Drupacee, la carenza di manodopera dovuta agli effetti del Covid-19 sarebbe stata per noi tragica. Le gelate che ci hanno colpito hanno però ridotto in modo significativo i volumi che prevediamo di realizzare, quindi il diradamento sarà naturale e non meccanico e avremo bisogno di meno lavoratori per la raccolta estiva rispetto al solito. Dovremmo quindi riuscire a gestire la questione manodopera senza eccessive difficoltà.

Per quanto riguarda l’altra nostra importante campagna nel periodo estivo, ovvero quella dei pomodori nella piana di Fondi, abbiamo una base di manodopera abbastanza costante durante l’anno, sia per la raccolta che per la successiva lavorazione in stabilimento; il problema si verificherà per quegli stagionali, che in questa zona sono principalmente di provenienza indiana, che sono tornati al loro Paese per trascorrere i mesi invernali e non riusciranno a rientrare in Italia (rappresenteranno circa il 20%).

Ci sarà una riduzione della produzione di albicocche, fragole, pesche a scaffale?

Fragole prodotte dal consorzio Aop Luce
Fragole Aop Luce

Per le fragole siamo in piena produzione e la raccolta procede regolarmente; le coltivazioni sono tutte sotto serra e il freddo ha solo rallentato la maturazione nelle prime settimane di aprile ma la situazione produttiva ora è regolare. Per le Drupacee avremo importanti riduzioni nei quantitativi per effetto delle gelate di inizio aprile: prevediamo oltre il 30% di prodotto in meno (per quanto riguarda le albicocche addirittura quasi il 50%). Tutta la nostra produzione è a lotta integrata.

Che cosa chiedete per la Fase 2?

Nella Fase 2 avremo bisogno che venga valorizzata l’ortofrutta italiana con campagne di comunicazione istituzionali; che la GDO evitasse le promozioni se non necessarie per reali eccedenze, perché in una situazione come questa sono troppo difficili da pianificare e gestire; remunerazioni adeguate per i nostri prodotti: per effetto delle misure di contenimento del Covid-19 i costi di produzione sono significativamente aumentati e non possono essere assorbiti solo dalla produzione; una semplificazione amministrativa delle regole di accesso al lavoro da parte della manodopera extracomunitaria; riduzione degli oneri contributivi per le aziende.

 

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