Melannurca, ritardi e cali produttivi complicano l’avvio di stagione

Aop Luce ha portato le Donne dell’Ortofrutta in melaio per uno storytelling in loco. Il commento sulla prossima campagna commerciale della Melannurca

melaio melannurca

Ospite dell’assemblea dell’Associazione delle donne dell’ortofrutta, Aop Luce ha portato in campo le operatrici della filiera illustrando i passaggi della suggestiva tecnica della maturazione delle mele Annurca.

melaio melannurca
Il melaio, dove la melannurca prende il tipico colore rosso

In loco, lo storytelling ha funzionato ancora di più. Proprio in questi giorni le Melannurca Igp sono sottoposte alla tecnica dell’arrossamento in melaio.

“I frutti sono stesi su un letto di paglia per una quindicina di giorni e protetti solo da reti oscuranti per evitare le scottature -ha spiegato Serena Pittella, responsabile marketing della Aop- Una volta arrossata la faccia esposta, si provvede manualmente a girarli in modo da completare la colorazione che, grazie all’accumulo di polifenoli, va a esaltare le caratteristiche gustative e organolettiche delle mele”.

Il calo produttivo della Melannurca nella campagna 2019-2020

Le piante di Annurca sono solitamente soggette ad alternanza di produzione, ma quest’anno al calo previsto “di prassi” vanno ad aggiungersi i danni dovuti al meteo, in particolare alla primavera piovosa e fredda, prima, e all’eccessivo caldo estivo dopo.

visita melannurca campo
Un momento della visita sul campo

“Il calo produttivo sarà quindi superiore a quello previsto a livello nazionale, pensiamo al 30-40% in meno, proprio perché siamo in un anno di scarica -ha aggiunto Pittella, che è vicepresidente dell’Associazione delle donne dell’ortofrutta-. In più stiamo registrando 15 giorni di ritardo e calibri inferiori alla media. Il posticipo delle raccolte, poi, sta ritardando il processo di arrossamento che terminerà a novembre e non come sempre a fine ottobre”.

Aop Luce è nata dall’unione dell’Op campana Giotto e con quella laziale La Flacca per offrire ai clienti un paniere completo di prodotti ortofrutticoli, la frutta tipica della fascia costiera tra Lazio e Campania e i pregiati ortaggi della Piana di Fondi.

La visita allo stabilimento della Op Giotto

melannurca PIttella Galdiero
Serena Pittella con il suocero, Castrese Galdiero

Proprio alla Op Giotto di Sessa Aurunca (Caserta) le Donne dell’Ortofrutta hanno visitato lo stabilimento nel quale sono lavorate circa 15mila tonnellate di frutta. “Stiamo ultimando la superficie del magazzino -ha aggiunto Pittella- e presto avremo a disposizione cinque nuove e moderne celle di stoccaggio e conservazione”.

Ogni cella frigo ha una precisa finalità: “Abbiamo celle dove viene stoccato il prodotto che va conservato per un periodo lungo, come le mele Annurca (fino a 7 mesi) e le melagrane (5 mesi), altre dove viene depositato il prodotto semi lavorato per il quale si prevede la partenza entro 12-24 ore e, infine, la cella picking dove è collocato il prodotto pronto per essere caricato sui camion frigo”, ha concluso Serena Pittella.

La Aop Luce è fornita delle certificazioni più importanti, quali Ifs, GlobalGap e Grasp.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome