Joinfruit, l’Op del futuro è una casa che risolve i problemi #macfrut2025

Dalla formazione alla fiscalità internazionale, alle certificazioni, l’Organizzazione di produttori ortofrutticoli di Cuneo punta su un modello innovativo di gestione

L’innovazione non solo come insieme di tecnologie, ma anche come modello di gestione. È questa la visione di Joinfruit  condivisa a Macfrut. L’Organizzazione di produttori ortofrutticoli nata nel 2015, con sede a Verzuolo (Cuneo), è composta da 200 soci per 1.800 ettari di superfici coltivate in Piemonte, Veneto, Lazio, Marche ed Emilia-Romagna, con una produzione annuale di oltre 80mila tonnellate di frutta. “Tutti gli operatori presenti a Macfrut sono fuoriclasse nel gestire i prodotti, noi vogliamo essere un po’ diversi per fornire uno strumento di crescita per le aziende agricole che sono disponibili a capire che per sapere cosa sarà il dopodomani bisogna pensarlo già adesso” ha raccontato Bruno Sacchi, direttore di Joinfruit.

Capire le tecnologie, dall’agricoltura simbiotica all’Ai

“Per noi l’innovazione è un approccio che si declina in vari aspetti della vita aziendale. Riguarda quello con le persone, la loro valorizzazione, la formazione. Quest’ultima è uno strumento per far crescere tutti gli stakeholder, dalle aziende agricole ai dipendenti. Da due anni facciamo una formazione specifica interna per esempio, sulla fiscalità internazionale: i nostri operatori di magazzino devono sapere in che contesto ci stiamo muovendo a livello normativo.

Facciamo formazione agli agricoltori per fargli capire cosa gli riserva la tecnologia, dall’agricoltura simbiotica ai progetti con l’intelligenza artificiale nella gestione delle immagini. Così come è innovativo l’approccio alla certificazione, vivendola come strumento di crescita: abbiamo deciso di fornire a tutti i nostri soci un servizio che li guida a certificarsi. E siamo stati, tra l’altro, la prima Organizzazione di produttori in Italia che ha investito nella certificazione della parità di genere.

Innovazione non vuol dire meramente utilizzare le tecnologie che ci arrivano dal mercato, ma creare un modello innovativo nella gestione delle relazioni con le aziende agricole. Ed è quello che vogliamo fare nei prossimi anni. Dobbiamo diventare un luogo accogliente e attrattivo per le aziende agricole, che non hanno tanto bisogno di piani operativi, quanto di una casa capace di risolvere concretamente i loro problemi“.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome