Le etichette adesive diventano green e frutto di economia circolare grazie alla ricerca sui biopolimeri. Novità in questa direzione arrivano da Sfinge, azienda di Acquaviva (Repubblica di San Marino). Verranno presentate a Sanatech, il Salone internazionale della filiera produttiva del biologico e del naturale, in programma a Bologna dall’8 all’11 settembre 2022, organizzato da BolognaFiere, FederBio e Avenue Media, in concomitanza con Sana.
Una decina le novità che verranno lanciate alla Fiera
Per i vini biologici Sfinge ha da poco lanciato un’etichetta realizzata con gli scarti della lavorazione dell’uva e per il 40% da carta riciclata. Tra i nuovi materiali usati per le bioetichette, il PE Bio, un biopolimero ricavato dai residui della lavorazione della canna da zucchero. L’uso di un milione di mq di PE Bio permette il 97% di risparmio di combustibile fossile necessario per produrre un’analoga quantità di film in plastica, implica un risparmio di energia per produrlo del 40% e permette una riduzione degli scarti del 5%.
Biopolimeri e materiali green sono i percorsi battuti dall’azienda per la creazione di etichette rispettose dell’ambiente. Sfinge da circa un anno lavora su etichette sostenibili certificate Fcs (provenienti da foreste certificate perché gestite correttamente) e VeganOk (che escludono l’origine animale per gli inchiostri, le colle e tutti i materiali impiegati) e si presenta a Sanatech con molte bionovità: “Sono circa una decina le nuove etichette eco-friendly che presenteremo in fiera -racconta Michele Riccardi, responsabile marketing di Sfinge Spa-. E lanciamo per la prima volta un’etichetta che sfrutta gli scarti della produzione”.
