Dole Italia e l’Atalanta spiegano la dieta dell’atleta

Il ruolo fondamentale della frutta nello sportivo in un incontro cui hanno partecipato il nutrizionista Dennis Dell’Unto e lo chef Gabriele Calvi, nel team della società orobica

Il nutrizionista Denis Dell’Unto e lo chef Gabriele Calvi, nel team dell'Atalanta
Il nutrizionista Denis Dell’Unto e lo chef Gabriele Calvi

Filosofie che si incontrano, non solo una partnership. L’Atalanta e Dole Italia hanno organizzato un incontro sui temi della nutrizione al Training Center Achille e Cesare Bortolotti di Zingonia, in provincia di Bergamo. A spiegare il rapporto tra sport e corretta alimentazione due figure che rientrano nel team della società orobica, il nutrizionista Dennis Dell’Unto e lo chef Gabriele Calvi. “Condividiamo con Dole Italia il corretto stile di vita”, ha ricordato il direttore marketing dell’Atalanta Romano Zanforlin.

Banana superfood 

La frutta esotica di Dole
La frutta di Dole

Da due anni Dole Italia è official healthy food sponsor della prima squadra dell’Atalanta. Una collaborazione che si esplica in diverse iniziative che coinvolgono anche i ragazzi. “La sinergia tra sport e alimentazione è un tema che ci sta a cuore -ha detto Cristina Bambini, responsabile marketing di Dole Italia-. Siamo uno dei più importanti player di frutta fresca in Italia, parte di Dole Plc, principale produttore e distributore mondiale di frutta fresca. Comunichiamo in tutte le nostre attività uno stile di vita corretto basato su alimentazione equilibrata e sport. Facciamo tante attività di sponsorizzazioni sportive. I dati Gfk, dicono che per esempio c’è un’esplosione del consumo frutta esotica: la penetrazione è passata dal 41% del 2017 al 58% di oggi. La banana è poi il frutto perfetto per lo sportivo, secondo una ricerca che abbiamo fatto realizzare. Su 2,8 milioni di tonnellate di frutta consumate in Italia, l’81% è dato dalla banana”.

“La banana è un superfood e a seconda se è acerba o meno cambia l’indice glicemico -ha ricordato Dennis Dell’Unto-. Può essere data anche durante una competizione, come di endurance. Ha alto contenuto di potassio, anche di ferro, fibre che fanno bene al microbiota intestinale. Un atleta l’apprezza anche perché rilassa il sistema nervoso periferico, grazie al triptofano, un amminoacido”.

Le virtù di avocado, mango e frutti di bosco

Dole è tra i massimi player mondiali della frutta
Dole è tra i massimi player di frutta fresca

Nella frutta esotica l’avocado è ormai costantemente presente sulle tavole degli italiani, ma è anche un ottimo frutto per lo sportivo. “È ricco di potassio, omega 3 e 9, contrasta le lipoproteine dannose, le Ldl ed è privo di colesterolo. È un altro superfood, ideale, per esempio, nelle colazioni sopra una fetta di pane tostato integrale”. Altro frutto in ascesa il mango. “Lo utilizziamo anche come concentrato nelle preparazioni; disidratato è proposto dopo una prestazione perché ha indice glicemico alto, fresco anche prima”.

Parole di elogio anche per i frutti di bosco, lamponi e mirtilli, fragole.  “I frutti rossi hanno indice glicemico basso, sono ottimi come spuntino o colazione, come del resto la frutta secca. I lamponi hanno attività antiossidante, vitamina C, E, hanno poi proprietà antinfiammatorie, come i mirtilli, utili anche per le vie urinarie”.

Dieta mediterranea

A dispetto del claim proteico, un trend, la dieta mediterranea rimane il pilastro su cui si fonda anche l’alimentazione sportiva. “Sono fautore della dieta mediterranea, basata su un certo equilibrio dei macronutrienti, grassi, carboidrati e proteine: ovvero 45-50% di carboidrati, 25-35% grassi, e 15-20% proteine. Queste variano in base all’attività. Per esempio prima della prestazione occorre un carico di carboidrati per ripristinare le scorte di glicogeno; durante servono altri carboidrati e per il post si può optare per un aumento delle proteine per contrastare il catabolismo muscolare”.

Idratazione fondamentale (“Dai 2 ai 3 litri, uno sportivo può arrivare anche a 4”). Come il ruolo di frutta e verdura, dalle due alle tre porzioni. “Usiamo molto la frutta, negli spuntini, oltre che nei pasti principali. Ha polifenoli, antiossidanti, vitamine, acqua fibre, minerali, non solo fruttosio: c’è un equilibrio. Può essere impiegata anche con succhi detox, con zenzero, cetrioli, menta, in sinergia con banana, fragola: sono molto apprezzati dagli atleti.

Fondamentali anche i legumi. E usiamo anche le spezie, come la curcuma che è antinfiammatoria, il pepe nero”. Attenzione va riservata alle cotture della frutta, perché molte vitamine sono termolabili. “Consumiamo frutta fresca; in cottura per marmellate, crostate, mele e pere per fare dolci, frutti bosco per il plumcake della colazione, mango per i concentrati -ha ricordato lo chef Gabriele Calvi-. L’obiettivo è andare verso la personalizzazione della dieta, evitando fritture e grassi cattivi, facendo attenzione alle cotture, che devono essere rapide, e impieghiamo solo farine integrali. Con i trucchi del mestiere si possono poi rendere i piatti più gustosi”.

 

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