Macfrut, tutti i numeri dell’edizione 3.2

Tutto è pronto per l’inaugurazione della trentaduesima edizione del Macfrut, soprannominata 3.2 proprio per porre l’attenzione sulle grandi novità che la caratterizzeranno.

Le novità. Innanzitutto il passaggio nella nuova sede di Rimini fiera che porterà a 33mila i mq espositivi contro i 20mila della vecchia sede cesenate. Ma poi anche l’innovativo format ‘Fruit veg fantasy show’, presentato in anteprima a Rimini Wellness che sarà qui replicato nella versione trade e nel quale saranno coinvolti i cuochi più famosi del gambero rosso. Altra novità 2015 sarà la prima edizione del premio Macfrut Innovation Award che premia le innovazioni tecniche più significative in termini di sostenibilità ambientale ed economica e miglioramento della qualità dei prodotti.

Piraccini 3

La fiera in cifre. I numeri annunciati dal patron, Renzo Piraccini, nella conferenza stampa di questa mattina, lasciano presagire che quella di quest’anno sarà un’edizione record alla cui inaugurazione officerà il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina.

Superato l’obiettivo dei mille espositori che Piraccini s’era prefissato: degli oltre mille attesi provenienti dai cinque continenti, uno su cinque sarà straniero. Complessivamente rappresenteranno una quota di mercato globale di 30 Paesi. Più di 350 i buyer attesi da tutto il mondo.

Obiettivo export. Macfrut è l’emblema dell’Italia – ha spiegato Piraccini – un’anima locale in un’ottica globale. Locale perché mantiene ben salde le sue origini, essendo ancora organizzata da Cesena Fiera. Globale perché viene ospitata in una sede di livello europeo, come la Fiera di Rimini, e perché ha fatto dell’internazionalizzazione la sua scommessa».

Insomma è chiaro che l’internazionalizzazione è una delle chiavi di volta dell’edizione 3.2 ed ha portato alla sigla della partnership strategica con Unicredit proprio con l’obiettivo di fornire uno strumento per favorire l’export ortofrutticolo che, in Italia, rappresenta, dopo quello enologico, il secondo settore vocato all’export dell’intero comparto agro-alimentare e produce un giro d’affari di circa 4,1 miliardi di euro ogni anno.

Il partner strategico. «L’orizzonte export e la valorizzazione del Made in Italy – ha precisato Carlo Marini, responsabile ufficio group clients internationalization di UniCredit – costituiscono un elemento fondamentale per lo sviluppo della produttività anche per il settore agroalimentare. Per questa ragione abbiamo deciso di sostenere l’edizione 2015».

Undici i settori espositivi distribuiti nei padigliono, copriranno tutta la filiera ortofrutticola (Sementi, Novità vegetali & Vivaismo, Tecnologie produttive, Produzione, Commercio & Distribuzione, Macchinari & Tecnologie, Materiali & Imballaggi, IV gamma, Frutta secca, Logistica, Servizi) distribuiti in sei padiglioni, 4 post-raccolta e 2 pre-raccolta.

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