Sarà la patata il prodotto protagonista dell’edizione 2025 di Macfrut che si svolgerà alla Fiera di Rimini dal 6 all’8 maggio. E a essa verrà dedicato un simposio internazionale nel quale verranno discusse tendenze e prospettive della patata in Italia e nel resto del mondo con momenti di approfondimento che coinvolgeranno operatori e stakeholder internazionali. La tendenza per il 2025 sembra un po’ dappertutto una spinta nell’espansione delle colture pataticole: nel 2024 i quattro principali produttori dell’Ue, cioè Germania, Francia, Paesi Bassi e Belgio, hanno messo sul mercato 24,7 milioni di tonnellate con un incremento del 6,9%. Tuttavia il costo della produzione è schizzato da 12,5 a 30 euro per quintale sbandierando il rischio concreto della perdita di redditività. E se le rese per ettaro tendono costantemente a scendere mentre i costi aumentano la soluzione, vista la vitalità del mercato e la scarsità di alternative, sarà l’impianto di nuove colture. E l’Italia? L’Italia è 38esima nella graduatoria mondiale di produttori di patate, classifica che vede ai primi tre posti la solita Cina, l’India e, al netto degli eventi bellici, l’Ucraina. La produzione tricolore di patate, che abbraccia l’intero paese dalla Sicilia all’Alto Adige, si attesta attorno agli 1,3 milioni di tonnellate, con punte qualitative nella selezione delle varietà per il mercato fresco, le produzioni certificate, le soluzioni tecnologiche e l’industria di trasformazione. Anche per l’Italia il 2025 sarà un anno di nuovo impulso produttivo per le patate o prevarrà la prudenza?<
Selenella conferma volumi nella media
La campagna produttiva di Selenella – Consorzio Patata Italiana di Qualità ha presentato un quadro positivo, in linea con le aspettative e un conferito che è tornato ad essere quello delle medie storiche. “Quest’anno – spiega il presidente Massimo Cristiani – la produzione è risultata di buona qualità e secondo le previsioni, sia negli areali produttivi emiliano romagnoli che in quelli veneti, abruzzesi e nel Fucino. Fortunatamente non abbiamo avuto particolari problematiche, come era avvenuto in passato, ad esempio, per via delle alluvioni e anche la presenza di elateridi – che hanno colpito le coltivazioni in modo irregolare – è stata gestita senza particolari criticità grazie alla bravura dei nostri agricoltori”. Una campagna soddisfacente sia per qualità che per quantità, con un buon prodotto: non è stata un’annata di sovrapproduzione, ma dai risultati comunque positivi. La campagna è partita molto bene ed è proceduta speditamente. La stessa cosa può dirsi per la campagna commerciale: sia in termini di volumi che di prezzi, a giudicare dalle quantità di prodotto che si stanno ancora commercializzando, la pataticoltura italiana continua ad essere molto apprezzata dai consumatori. “Grazie anche alla competenza dei nostri produttori – conclude Cristiani – si sono avuti ottimi risultati in tutti gli areali. Una competenza che prevede, tra le altre cose, un incremento costante nella ricerca innovativa. Alle preoccupazioni per il cambiamento climatico si affiancano infatti, tra le altre, quelle per la difesa fitosanitaria, dato che ogni anno vengono eliminate molecole chimiche e, per continuare a fornire sempre un prodotto di qualità, occorre appunto lavorare costantemente sull’innovazione. Per il 2025, poi, in Sicilia le superfici sono già state tutte seminate ed è iniziata la semina anche negli altri areali più vocali d’Italia, ovvero in Veneto e in Emilia-Romagna; si proseguirà poi nel resto delle superfici coltivate. Altro dato significativo è che saranno mantenuti gli stessi ettari di semina dall’anno scorso. Non c’è stato alcun calo”.
Il successo di Iodì, la patata allo iodio firmata Pizzoli
Pizzoli, realtà italiana per eccellenza nel settore delle patate fresche e surgelate ha saputo cogliere importanti opportunità di sviluppo attraverso il proprio portfolio prodotti che si caratterizza per una segmentazione pensata per rispondere ai diversi driver di consumo. In particolare, il 2024 si è chiuso con oltre 350mila tonnellate vendute, segnando un incremento del +0,4% rispetto all’anno precedente (Circana Tot. ITA + Discount, AT Dic24). “Nell’ultimo periodo – spiega il direttore commerciale Andrea Marchesi – il mercato delle patate fresche ha confermato la propria anelasticità, registrando un lieve aumento dei volumi di vendita nonostante un contesto di prezzi elevati, già cresciuti significativamente negli ultimi anni. A partire da Iodì, la patata fonte di iodio, protagonista di una stagione particolarmente positiva e dalla linea premium composta dalle referenze Rossana, Aurea, Bianca e Viola: una selezione delle migliori varietà di patate in grado di garantire risultati eccellenti in cucina nelle più amate modalità di preparazione”. Continuano i buoni segnali anche dal segmento dei localismi all’interno del quale l’azienda, già importante promotrice della DOP di Bologna e della IGP della Sila, ha presentato alcune novità, fra cui la Patata del Fucino IGP e la Patata della Val Pusteria. Non da ultimo citiamo il recente lancio della referenza Selezione per Ristoranti: varietà dalle eccellenti performance in frittura e al forno.
Due nuove varietà nella linea èVita di Romagnoli
Per il 2025, Romagnoli prevede un quadro produttivo in equilibrio con l’anno precedente, con una leggera espansione delle superfici coltivate. L’azienda proseguirà nel valorizzare le singole varietà con l’obiettivo di allontanare le patate dalla percezione di commodity, seguendo l’esempio di altre categorie ortofrutticole. La campagna produttiva e commerciale 2024-25, si è caratterizzata da rese nella norma in tutti i comprensori nei quali la Romagnoli ha attivato le filiere, e con ottimo standard qualitativo. “Il mercato – sottolinea il presidente Giulio Romagnoli – ha risposto positivamente, con Do e Gdo che hanno premiato la qualità e il servizio offerto dall’azienda. Il successo della campagna si sta rendendo possibile dalla forte integrazione della filiera produttiva Romagnoli, con un supporto costante garantito alle aziende agricole coinvolte. Inoltre, determinante è stata la capacità di dialogo con la distribuzione.
La campagna che sta volgendo al termine sarà di grande soddisfazione per l’intera filiera con liquidazione della produzione di 1° qualità a valori remunerativi”. Sul fronte dell’innovazione, il 2024 ha visto l’ampliamento della gamma èVita con la linea Armonia Gourmet che include le varietà Melrose e Monique. Melrose, dalle caratteristiche organolettiche di eccellenza e altamente distintive, presenta buccia rosa e polpa giallo intenso ed esprime tutta la sua bontà e la straordinaria tenuta alla cottura soprattutto nei purè e negli gnocchi. Premiata con il GdoWeek New Entry Brands Award 2024 come novità dell’anno, è stata scelta da due primarie insegne della Gdo per una nuova referenza della loro PL, con risultati di vendita di assoluta soddisfazione. Monique invece è caratterizzata da polpa soda e buccia gialla brillante, particolarmente indicata per preparazioni al forno e per la bollitura, dove le sue caratteristiche di premiumness vengono valorizzate al meglio.
La Dop di Bologna presenta dati incoraggianti
Neppure le produzioni certificate Dop e Igp stanno ferme. La campagna produttiva 2024 della Patata di Bologna Dop si è conclusa positivamente: la varietà Primura coltivata nella provincia di Bologna ha registrato buone performance agronomiche e commerciali “Il 2024 non era partito al meglio – afferma Davide Martelli, presidente del Consorzio di Tutela – le temperature variabili e le piogge irregolari in primavera ci hanno messo alla prova. Alla raccolta la Primura si è distinta per la sua adattabilità alle condizioni climatiche, garantendo buona qualità e rese per ettaro superiori rispetto alle ultime annate”.
Grazie a queste premesse, la commercializzazione del prodotto, distribuito sulle insegne in maniera capillare dalla Lombardia alla Sicilia, ha seguito un andamento armonico, supportato dal mantenimento della qualità nella conservazione post-raccolto. La Patata di Bologna Dop ha mantenuto le caratteristiche tipiche della varietà, permettendo un calendario commerciale più lungo rispetto alle annate precedenti, che vedrà il prodotto disponibile sul mercato anche nella prima parte della primavera. “Sul fronte marketing e comunicazione – conclude Martelli – il Consorzio ha sviluppato un piano di attività variegato nell’ambito del progetto QUALIPAT2, finanziato dal Reg. UE 1144/2014: attraverso un mix equilibrato di touch point fisici e digitali, fuori e dentro il punto vendita, il prodotto ha intercettato il consumatore finale, mettendo in evidenza le caratteristiche uniche della prima patata italiana a ottenere il marchio Dop. Dentro al punto di vendita, un ricco programma di in-store promotion e digital signage con diversi retailer dislocati in tutta Italia. In sintesi, la campagna 2025 della Patata di Bologna D.O.P. ha confermato le qualità di una varietà storica, che, nonostante le complessità climatiche e un mercato competitivo, si ricava il suo spazio, forte di base sociale solida e di strategie promozionali efficaci.
Buone notizie dalla Sila
Anche dal fronte della Igp della Patata della Sila infine le notizie sono soddisfacenti al netto di qualche problema legato al clima. “La campagna 2024-2025 – dichiara Albino Carli, direttore del Consorzio – sta procedendo in modo abbastanza soddisfacente. Le produzioni sono risultate al di sotto della media a causa soprattutto del gran caldo estivo e della siccità. Tuttavia, i conferimenti complessivi di materia prima, non ne hanno risentito in maniera significativa poiché la programmazione della produzione aveva visto un incremento delle superfici che ha in parte compensato la perdita di resa. Con i prezzi in linea rispetto a quelli della precedente campagna anche i fatturati saranno leggermente in rialzo rispetto al 2023-2024. Nell’ambito dell’assortimento, il prodotto che si distingue per volumi e valore è sicuramente la Patata della Sila IGP nella classica confezione da 1,5kg. Il prodotto certificato, quest’anno supererà probabilmente i 100mila quintali di vendita al pubblico, garantendo pertanto una ulteriore crescita all’intero sistema pataticolo silano. Un’ulteriore spinta all’incremento dei volumi è stata la patata dolce di origine italiana, con circa 20mila quintali di prodotto complessivamente gestito. Stiamo credendo molto in questo progetto, perché la batata è un prodotto che piace sempre più al mercato interno che ne apprezza le caratteristiche nutrizionali eccellenti”.
In un contesto in cui la produzione italiana diminuisce a causa dei tanti problemi fitosanitari e climatici, un piccolo areale di produzione come la Sila è obbligato a puntare ad una valorizzazione spinta del prodotto. Investire costantemente nella qualità della materia prima, nel miglioramento dei processi di produzione, nella formazione e nel benessere dei dipendenti e soprattutto nel marketing, consente di qualificare con sostanza un’offerta che, nonostante un prezzo “premium” sul banco del supermercato, continua ad incrementare la propria quota di mercato e, conseguentemente, a garantire un futuro sostenibile all’intera filiera di produzione. •
****
2025: A turning point for Italian potato? Courage or caution are needed
Producers faced with the choice of increasing their crops or risking a decrease in profitability
Potato will be the star product of the 2025 edition of Macfrut, which will take place at the Rimini Fair from May 6th to 8th. An international symposium will be dedicated to it, in which trends and prospects for potato in Italy and the rest of the world will be discussed, with moments of in-depth analysis involving international operators and stakeholders. The trend for 2025 seems to be a push in the expansion of potato crops everywhere: in 2024, the four main EU producers, namely Germany, France, the Netherlands, and Belgium, put 24.7 million tons on the market, with an increase by 6.9%. However, the cost of production has skyrocketed from 12.5 to 30 Euros per quintal, creating an impression of concrete risk of a loss of profitability. And if yields per hectare tend to constantly decrease while costs increase, the solution, given the vitality of the market and the scarcity of alternatives, will be the planting of new crops. And what about Italy? Italy is 38th in the world ranking of potato producers, where as usual China, India and, net of war events, Ukraine, are in the first three places. The Italian potato production, which embraces the entire Country from Sicily to South Tyrol, stands at around 1.3 million tons, with qualitative peaks in the selection of varieties for fresh market, certified production, technological solutions, and processing industry. Will 2025 also be a year of new production boost for potatoes for Italy or will caution prevail?
Selenella confirms its average production volumes
The production campaign of Selenella – Consorzio Patata Italiana di Qualità (Quality Italian Potato Consortium) presented a positive picture, in line with expectations, and delivered product was that of its historical average quantity again. President Massimo Cristiani explained: ‘This year production was of good quality and as expected, both in the production areas of Emilia Romagna and in those of Veneto, Abruzzo, and Fucino. Fortunately, we did not have any particular problems, as had happened in the past, for example, due to floods. The presence of wireworms, which affected the crops in an irregular way, was managed without any particular critical issues, thanks to the skill of our farmers’. The campaign proved to be satisfactory both in terms of both quality and quantity, with a good product: it was not a year of overproduction, but with positive results nonetheless. The campaign started very well and proceeded quickly. The same thing can be said for the commercial campaign: both in terms of volumes and prices, judging by the quantities of product that are still being marketed, Italian potato growing continues to be highly appreciated by consumers. Cristiani concluded: ‘Thanks also to the expertise of our producers, excellent results have been achieved in all areas. Their expertise includes, among other things, a constant increase in innovative research. In addition to concerns about climate change, there are also the ones concerning phytosanitary protection, given that chemical molecules are eliminated every year and, to continue to always provide a quality product, it is necessary to work constantly on innovation. Furthermore, for 2025 in Sicily all the surfaces have already been sown, and sowing has begun in the other more suited areas of Italy, too, namely in Veneto and Emilia-Romagna. The operation will then continue in the rest of the cultivated surfaces. Another significant fact is that the same hectares of sowing as last year will be maintained. There has been no decrease’.
The success of Iodì, iodine-rich potato by Pizzoli
Pizzoli, Italian company of excellence in the fresh and frozen potato sector, has been able to seize important development opportunities through its product portfolio, which is characterized by a segmentation designed to respond to different consumption drivers. In particular, 2024 ended with over 350 thousand tons sold, marking an increase by +0.4% compared to the previous year (Circana Tot. ITA + Discount, AT Dic24). Andrea Marchesi, commercial director, explained: ‘During the last period, fresh potato market has confirmed its inelasticity, recording a slight increase in sales volumes despite a context of high prices, which have already grown significantly in recent years. Starting with Iodì, iodine-rich potato, protagonist of a particularly positive season, and the premium line composed of Rossana, Aurea, Bianca, and Viola references, we are talking about a selection of the best potato varieties capable of guaranteeing excellent results in the kitchen in the most popular preparation methods’. Good signs also continue to come from the localism segment, within which the company, already an important promoter of PDO Bologna and PGI Sila, presented some new products, including ‘PGI Patata del Fucino’ and ‘Patata della Val Pusteria’. Last but not least, we mention the recent launch of ‘Selezione per Ristoranti’ (Selection for Restaurants) reference: a variety with excellent performance both fried and baked.
Two new varieties in Romagnoli ‘èVita’ line
For 2025, Romagnoli expects a production framework in line with the previous year, with a slight expansion of cultivated areas. The company will continue to enhance the individual varieties with the aim of distancing potatoes from the perception of a commodity, following the example of other fruit and vegetable categories. The 2024-25 production and commercial campaign was characterized by normal yields in all the areas in which Romagnoli has activated its supply chains, and with excellent quality standards. President Giulio Romagnoli underlined: ‘The market has responded positively, with organized distribution and large-scale distribution that have rewarded both quality and service offered by the company. The success of the campaign is being made possible by the strong integration of Romagnoli production chain, with constant support guaranteed to the agricultural companies involved. Furthermore, the ability to dialogue with distribution has been crucial. The campaign that is coming to an end will be of great satisfaction for the entire chain, with the liquidation of 1st quality production at remunerative values’. On the innovation front, 2024 saw the expansion of ‘èVita’ range with Armonia Gourmet line, which includes Melrose and Monique varieties. Melrose, with excellent and highly distinctive organoleptic characteristics, has pink skin, intense yellow pulp, and expresses all its good taste and extraordinary cooking resistance especially in purees and gnocchi. Awarded with GdoWeek New Entry Brands Award 2024 as best new product of the year, it was chosen by two leading large-scale retail chains for a new reference of their PL (??), with sales results of absolute satisfaction. Monique variety is characterized by firm pulp and bright yellow skin, particularly suitable for baked preparations and boiling, where its characteristics of premiumness are best enhanced.
PDO Bologna presents encouraging data
PDO and PGI production, too, are fully active. The 2024 production campaign of PDO Bologna Potato ended positively: Primura variety grown in the province of Bologna recorded good agronomic and commercial performances. Davide Martelli, president of the Protection Consortium, said: ‘2024 did not begin very well. Both variable temperatures and irregular rainfall in spring put us to the test. At harvest, Primura variety stood out for its adaptability to climatic conditions, guaranteeing good quality and higher yields per hectare compared to recent years’. Thanks to these premises, the marketing of this product, distributed to the different brands in a capillary manner from Lombardy to Sicily, has followed a harmonious trend, supported by the maintenance of quality in post-harvest conservation. PDO Bologna Potato has maintained the typical characteristics of the variety, allowing a longer commercial calendar compared to previous years; the product will therefore be available on the market also in the first part of spring. Martelli concluded: ‘On the marketing and communication front, the Consortium has developed a varied activity plan within QUALIPAT2 project, financed by EU Reg. 1144/2014: through a balanced mix of physical and digital touch points, inside and outside the store, the product has intercepted the final consumer, highlighting the unique characteristics of the first Italian potato to obtain the PDO mark. Inside the store, a rich program of in-store promotion and digital signage, with various retailers located throughout Italy, is proposed. In short, the 2025 campaign of PDO Bologna Potato has confirmed the qualities of a historic variety, which, despite the climatic complexities and a competitive market, carves out its space, thanks to a solid social base and effective promotional strategies.
Good news from Sila
Finally, even from PGI Sila Potato there is satisfactory news despite some problems related to climate. Albino Carli, director of the Consortium, said: ‘The 2024-2025 campaign is proceeding quite satisfactorily. Production was below average due mainly to the great summer heat and drought. However, the overall supplies of raw materials were not significantly affected, since the production planning had seen an increase in surfaces, which partly compensated for the loss of yield. With prices in line with those of the previous campaign, turnover will also be slightly higher than it happened in 2023-2024. As for our assortment, the product that stands out for volumes and value is certainly PGI Sila Potato in the classic 1.5kg package. This year, the certified product will probably exceed 100 thousand quintals of sales to the public, thus ensuring further growth for the entire Sila potato system. A further push to increase volumes was given by sweet potato of Italian origin, with approximately 20 thousand quintals of product managed overall. We strongly believe in this project, because sweet potatoes are a product that is increasingly popular on the domestic market, which appreciates their excellent nutritional characteristics’. In a context in which Italian production is decreasing due to many phytosanitary and climatic problems, such a small production area as Sila is obliged to aim for a strong valorization of its product. Constantly investing in the quality of the raw material, in the improvement of production processes, in the training and well-being of employees and above all in marketing, allows producers to substantially qualify an offer that, despite a ‘premium’ price on the supermarket shelf, continues to increase its market share and, consequently, to guarantee a sustainable future for the entire production chain.