Il vivaismo italiano è un settore di eccellenza. Un esempio della sua qualità e dinamicità arriva da Vivai Bacchetto, azienda di Chioggia (Ve) con una produzione complessiva in costante crescita, di cui il 25% esportata. Oltre 50 specie vegetali commercializzate per 700 milioni di piante, di cui quasi 3 milioni innestate, dalle brassicacee alle cucurbitacee, dalle leguminose alle officinali, 200mila mq di serre. Circa 250 dipendenti, per un fatturato intorno ai 30 milioni e la ricerca e sviluppo come fiore all’occhiello: dalla scelta del seme, agli innesti in ambienti ad hoc completamente asettici con metodologie avanzate, l’impiego di un sistema di controllo automatico di temperatura, umidità, luminosità, condizioni atmosferiche, fino alla qualità dell’acqua. “I clienti di medie e grandi dimensioni ci seguono per il servizio e a la qualità delle piante” rimarca Roberto Boscolo, socio e amministratore di Vivai Bacchetto.
Quali sono i progetti in corso?
Nei prossimi 2-3 anni amplieremo le serre di altri 50mila metri mq, un investimento da 14 milioni, di cui 6 già spesi, tra capannoni e un blocco serra. Compreremo presto nuovi macchinari per essere ancora più efficienti dal punto di vista logistico, servono per la movimentazione dei contenitori all’interno dell’azienda, e costruiremo un secondo laboratorio di innesto.
Le garanzie derivanti dall’attuazione di programmi di certificazione genetico-sanitaria sono tra gli aspetti più importanti per chi fa vivaismo. Come Vivai Bacchetto garantisce piante sane e robuste?
La sanità è primaria sul vivaio, bisogna testare tutte le materie prime, oltre alla fase organizzativa di pulizia, igiene del vivaio. Occorre fare dei test su tutte le materie prime, i contenitori, il terriccio e soprattutto i semi, per evitare la propagazione di malattie. Noi facciamo test a campione, grazie a laboratori di analisi, che verificano la purezza dei semi e l’esenzione da patogeni.
Quali tecnologie innovative adotta e quali sta sperimentando?
Per la sanità delle piante disinfettiamo l’acqua con l’osmosi inversa, abbiamo protocolli interni specifici in base alla pianta, un laboratorio di innesto. Utilizziamo anche 5 mila metri di serra a luce artificiale che ci permette di accrescere lo sviluppo delle piante quando c’è poca luce in inverno.
Su quali prodotti l’azienda sta puntando in Italia e all’estero?
Per l’estero andiamo dalla Germania, Svizzera, Austria, fino all’Est Europa, Balcani compresi. I prodotti che esportiamo in quelle aree spaziano dalle brassiche, cipolla, anguria, melone, molto sedano rapa per il mercato polacco e Repubblica Ceca e pomodoro da industria. Per il mercato italiano facciamo tutte le orticole: i prodotti di punta sono pomodoro da industria, di cui siamo leader, poi radicchio, dove siamo sempre primi, e tutte le cucurbitacee e brassicacee.
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Roberto Boscolo (‘Vivai Bacchetto’ Nurseries); ‘We are investing 14 million Euros to offer increasingly healthy and quality plants’
The administrator of this Veneto-based company talked about the growth plans that include the expansion of another 50 thousand square meters of greenhouses and a second grafting laboratory
Over 50 plant species marketed for 700 million plants, of which almost 3 million are grafted, from brassicas to cucurbits, from legumes to medicinal plants; 200 thousand square meters of greenhouses: these are some of the numbers of Vivai Bacchetto, a company based in Chioggia (Venezia) with an overall production in constant growth, of which 25% is exported. It boasts around 250 employees, for a turnover of around 30 million Euros and research and development as its flagship: from the choice of seeds, to grafts in completely aseptic ad hoc environments with advanced methodologies, the use of an automatic control system for temperature, humidity, brightness, atmospheric conditions, up to the quality of the water. Roberto Boscolo, partner and director of Vivai Bacchetto, explained: ‘Medium and large-sized customers follow us for both service and quality of our plants’.
What are your ongoing projects?
In the next 2-3 years, we will expand our greenhouses by another 50 thousand meters, an investment of 14 million Euros, of which 6 already spent, between warehouses and a greenhouse block. We will soon buy new machinery to be even more efficient from a logistical point of view; they are used for the movement of containers within the company, and we will build a second grafting laboratory.
The guarantees deriving from the implementation of genetic-health certification programs are among the most important aspects for those who work in the nursery sector. How does Vivai Bacchetto guarantee healthy and robust plants?
Health is primary in the nursery, all raw materials must be tested, in addition to the organizational phase of cleaning and hygiene of the nursery. Tests must be done on all raw materials, containers, soil, and especially seeds, to avoid the spread of diseases. We do sample tests, thanks to analysis laboratories, which verify both purity of the seeds and exemption from pathogens.
What innovative technologies are you adopting and which are you experimenting with?
For the health of our plants, we disinfect the water with reverse osmosis, we have specific internal protocols based on the plant, a grafting laboratory. We also use 5 thousand meters of greenhouse with artificial light that allows us to increase the development of the plants when there is little light in the winter.
What products is your company focusing on in Italy and abroad?
As for foreign Countries, we go from Germany, Switzerland, Austria, to Eastern Europe, including the Balkans. The products we export to those areas range from brassicas, onion, watermelon, melon, a lot of celeriac for the Polish market and the Czech Republic, and industrial tomatoes. For the Italian market, we produce all the vegetables: our flagship products are industrial tomatoes, of which we are leaders, then radicchio, where we are always first, and all the cucurbits and brassicas.
