Sipo e Agro T18, alleanza strategica per l’export di ortaggi

Al Fruit Logistica di Berlino le due aziende italiane Sipo e Agro T18 hanno siglato una partnership commerciale per sviluppare i mercati internzaionali

Edoardo Ramondo di Agro T18 (a sx) e Massimiliano Ceccarini di Sipo

Sipo e Agro T18 si alleano per affrontare il mercato mondiale. Le due aziende italiane sono specializzate sugli ortaggi e ciascuna presenta prodotti d’eccellenza e una grande attenzione al territorio di origine e alla filiera di produzione.

“Abbiamo scelto Berlino – dichiara Massimiliano Ceccarini, general manager di Sipo – perché volevamo presentarci ad una platea internazionale di operatori e abbiamo voluto organizzare una presentazione della nostra alleanza e dei nostri prodotti nella maniera più italiana che c’è: un aperitivo con degustazione in una location di grande fascino e certamente non convenzionale ma allegra e divertente”.

“Abbiamo deciso di presentarci in Germania ma abbiamo invitato anche i nuovi clienti esteri in Romagna a aggio in occasione di Macfrut 2018, premiando ben 4 buyers con il viaggio e il pernottamento. La nostra proposta – aggiunge Ceccarini – vuole centrare la domanda crescente del mercato internazionale di un prodotto di altissima qualità, garantito da esperienza e professionalità e disponibile con quella flessibilità che solo aziende dinamiche come le nostre possono offrire”.

“La scelta di unire le forze – afferma Edoardo Ramondo, amministratore delegato del Gruppo Agro T18 – è una grande occasione di crescita e di sviluppo per realtà come le nostre. Per affrontare le sfide del mercato di oggi occorre internazionalizzare, garantire continuità di fornitura e servizi, senza perdere il legame con il territorio e le tipicità e selezioni che caratterizzano le produzioni locali”.

 

Alla Gdo il 50% della produzione di Agro T18

La rete distributiva di Agro T18 opera al 50% con la Gdo e per il restante 50% presso normal trade, centri agroalimentari, ambulanti e HoReCa, sia italiani che esteri. “C’è spazio per ampliare i mercati di riferimento con prodotti che nascono da una cultura dell’eccellenza unica in Europa – precisa Ramondo – legata alla tradizione di generazioni di produttori ma anche aperta all’innovazione e alle più recenti tendenze del mercato. Innovazioni, nuovo packaging ma anche alleanze strategiche come quella tra noi e Sipo potranno offrire nuovi sbocchi su mercati finora poco presidiati dalla produzione italiana, mantenendo sempre la filiera corta ed il controllo diretto sulle produzioni”.

Agro T18, anch’essa fortemente legata al territorio d’origine e ricca della biodiversità che è la grande forza dell’offerta italiana, si presenta con un’ampia gamma di prodotto. Avendo consolidato negli anni rapporti con i produttori di varie zone d’Italia, T18 ha creato delle unità locali che sono in grado di proporre diversi prodotti locali selezionati quali carciofi, zucchine, prodotti della Sicilia, pomodori della zona di Pachino e tante varietà tipiche e legate al territorio piemontese. Offre produzioni a coltivazione integrata e anche biologica, assecondando la crescente domanda del mercato di tutta Europa.

 

Sipo specializzata in ortaggi coltivati in pieno campo

Sipo è un’azienda dal Dna territoriale, opera in Romagna, la culla dell’ortofrutticoltura italiana ed è specializzata sulle coltivazioni in pieno campo di ortaggi a foglia larga, insalate, indivie, radicchi oltre che su sedani, carote e cavoli a cui si va ad aggiungere un’ampia gamma di ortaggi di nicchia segmentati in famiglie di prodotti come nel caso delle erbe aromatiche che sono proposte con ben 12 specie diverse, in confezioni studiate per un consumatore curioso e attento all’innovazione.

Un’altra importante   famiglia di prodotti di nicchia che sta riscuotendo un grandissimo successo in questo periodo è quella dei funghi presentati in innovative preparazioni che vanno dal prodotto intero, al mix ricettato, al prodotto tagliato e pronto da cuocere. Vanta una superficie produttiva coltivata di ettari 200 e ben 100 produttori coinvolti   con un volume di produzione di 5 milioni di kg di ortaggi.

 

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