Gli espositori dell’area collettiva Cso Italy promuovono Fruit Logistica

Pareri positivi per l’ultima edizione, anche se non manca qualche appunto

Lo staff di CSO Italy presente in fiera a Berlino, da sinistra: Luca Mari, project manager, Sarah Bellentani, marketing e comunicazione, Elisa Macchi, direttore, Paolo Bruni, presidente, Bianca Bonifacio, responsabile fiere e internazionalizzazione, Daria Lodi, statistica e osservatorio di mercato, Simona Rubbi, responsabile legislazione e progettazione, Chiara Bignami, ufficio fitosanitario
Lo staff di Cso Italy presente a Berlino: (da sinistra) Luca Mari, Sarah Bellentani, Elisa Macchi, Paolo Bruni, Bianca Bonifacio, Daria Lodi, Simona Rubbi, Chiara Bignami

Sono in larga parte positivi i commenti delle aziende espositrici presenti a Fruit Logistica con la collettiva Italy The Beauty of Quality che Cso Italy organizza da molti anni in collaborazione con Fruitimprese.

Bene la forte presenza istituzionale

Per Marco Salvi, Gruppo Salvi, presidente di Fruitimprese, “c’è stata una presenza che mi ha sorpreso positivamente. È  vero che la gdo italiana è stata assente ma l’avevamo incontrata da poco alla fiera Marca di Bologna”.

Non era mai successo che un nostro ministro dell’Agricoltura si fermasse a Berlino due giorni, incontrando molte aziende e cercando con gli imprenditori le soluzioni ai problemi” afferma Davide Vernocchi, presidente Apo Conerpo e coordinatore del settore ortofrutta di Alleanza delle Cooperative. Preoccupano sempre le criticità esacerbate dal cambiamento climatico. “Fino a qualche anno fa il problema era collocare il prodotto, adesso è riuscire a produrre: abbiamo poco prodotto di stagione da esportare, considerati i problemi accusati dalle pere in particolare e dal kiwi”.

“La fiera è andata bene e non possiamo che dirci soddisfatti del nostro lavoro a Fruit Logistica 2024” concorda Matteo Mazzoni, direttore commerciale Gruppo Mazzoni.

“Fruit Logistica 2024 ha funzionato -rileva Ernesto Fornari, direttore generale del Gruppo Apofruit-. La presentazione del progetto Dulcis, destinato a dire cose importanti nel mercato del kiwi, è stata molto affollata. Siamo un Gruppo che nel convenzionale come nel biologico esporta il 40% della propria produzione. Gli appuntamenti internazionali sono irrinunciabili”.

Il vantaggio di Madrid

Qualche considerazione negativa arriva invece da Alessandro Zani, Gruppo Zani: “Fruit Logistica si è confermata una fiera importante, ma non più strategica a livello europeo. Gli operatori dell’Emisfero Sud che erano presenti a Madrid in buona parte non si sono visti, del resto sono in piena raccolta. Madrid ha anche il vantaggio di svolgersi nel momento in cui si programmano le nuove campagne europee”.

Infine Paolo Bruni, presidente di Cso Italy: “Confermo una decisa ripresa di Fruit Logistica rispetto agli ultimi anni segnati dal Covid e dalla concorrenza di Madrid, che ne avevano in parte appannato l’immagine. Una performance positiva sia per numero di presenze sia per qualità delle medesime, oltre che, da parte italiana, per una forte presenza istituzionale governativa”.

Speciale Fruit Logistica 2024

 

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