Impressioni e insight da Fruit Logistica 2024

Nonostante scioperi incrociati, di Lufthansa all’arrivo il mercoledì e dei controllori di volo in Italia al rientro, con conseguenti voli cancellati, anche l’edizione 2024 di Fruit Logistica si è chiusa con un bilancio tutto sommato positivo. Luci e ombre? Ce ne sono sempre e ovunque, ma l’affluenza sin dal primo giorno è stata costante. Sempre molto visitati i padiglioni italiani, con le due grandi collettive di Cso e Italian Fruit Village e i loro momenti di approfondimento e confronto. Presenti anche in grandi forze le associazioni, da Confagricoltura a Coldiretti passando per Cia, senza dimenticare il passaggio del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare con gli immancabili selfie inclusi, stand dopo stand.

“C’è stata una presenza agli stand che mi ha sorpreso positivamente. È vero che la gdo italiana è stata assente ma l’avevamo incontrata da poco alla fiera Marca di Bologna” ha sottolineato Marco Salvi, presidente di Fruitimprese. Cosa ci rimane dunque della tre giorni in fiera? Qui proviamo a mettere in fila qualche tema, ma vi invitiamo a seguire il nostro speciale Fruit Logistica per scoprire tutte le novità attraverso i nostri articoli e videointerviste.

Tra i padiglioni a Berlino, guardando a cosa succede a Bruxelles

Diversi i temi nelle discussioni passando tra gli stand, al centro di tutto il regolamento imballaggi, una spada di Damocle che potrebbe creare un vero e proprio sconvolgimento nel settore. Molto interessante il dibattito al convegno di Profood, su cui torneremo con un articolo nei prossimi giorni. Secondo Luigi Scordamaglia, ceo di Filiera Italia, l’entrata in vigore del Ppwr porterebbe alla distruzione di 32mila posti di lavoro solo in Italia. Massimiliano del Core, presidente di Ortofrutta Italia, ha invece sottolineato l’importanza del packaging plastico nella difesa del valore dei prodotti e nel prolungamento della shelf-life, soprattutto per le aziende che esportano prodotti all’estero.

Tra vere aggregazioni, nuovi lanci e progetti innovativi

Aggregazione è da sempre il mantra che risuona nei convegni di questo settore, parola che fa fatica a concretizzarsi. Fa quindi piacere trovare aziende in grado di creare joint venture per dare vita a soggetti più grandi in grado di competere: nel mondo degli agrumi è il caso di All Citrus, che ha visto la fusione tra Agricola Lusia e La California Group. Oppure vedere come sta crescendo la rete di imprese La Grande Bellezza Italiana, che tramite il socio Geofur prova a sondare la quarta gamma con i mix di radicchio. Include anche la quarta gamma ma si amplia ad altre categorie il progetto Paniere Residui Zero, presentato da L’Insalata dell’Orto e da Evergreen Group, a Berlino aperto anche ad altri player. Da prendere in considerazione, per un ampliamento degli assortimenti a scaffale, sono il kiwi Dulcis, l’anguria Dolce Passione, il “mirtillone” Sekoya che commercializza SanLucar, il pomodoro Nama di Fogliati, lo zenzero italiano promosso da L’Orto di Eleonora e la mela Cosmic Crisp, vero game changer della categoria.

Sempre più robotica e automazione

Nei padiglioni del primo piano aumentano le aziende che introducono sistemi di automazione e di robotica con algoritmi e intelligenza artificiale per ottimizzare le operazioni. Un esempio lo troviamo in Sorma Group, con il braccio robotico da inserire a fine linea per il riempimento delle casse, ma anche Unitec sta introducendo via via le soluzione robotiche all’interno dei progetti, per ora si attesta a un 5% delle installazioni, quindi con un potenziale di crescita, mentre Tomra Food ha lanciato tre nuovi modelli basati sull’intelligenza artificiale per la classificazione di mirtilli, mele e ciliegie.

Aziende sementiere tra resistenze e qualità costante

Chiudiamo questa veloce rassegna andando all’inizio della filiera, dove il fill rouge tra le aziende sementiere è stata la ricerca su varietà resistenti, in particolare al Tomato Brown, vera e propria piaga nel mondo dei pomodori. Abbiamo visto per esempio come Syngenta ha sviluppato datterini resistenti al ToBrfv, Basf Nunhems continua il lavoro di ricerca su varietà che possano anche avere un successo commerciale, e ne parleremo nei Freshtalks del 2024, mentre con Rijk Zwaan siamo stati a visitare il retail center, quindi #staytuned per scoprirne di più nei prossimi giorni…

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