Plus utilizzerà la blockchain per tracciare la filiera delle banane

La catena di supermercati olandese punta alla trasparenza verso il consumatore

Le banane fair trade sono il prodotto più venduto nella catena di supermercati olandese Plus
Le banane sono il prodotto più venduto nella catena di supermercati olandese Plus

Entro l’autunno del 2019 Plus, catena di supermercati olandese, userà la blockchain per tracciare la fornitura di banane del commercio equo e solidale, provenienti dalla Colombia. E informare così i consumatori sul percorso della filiera. Il progetto coinvolge Supply Chain Information Management (Sim), come partner tecnologico, e il fornitore Fyffes.

Dal 2010 vende banane del commercio equo e solidale. Il prossimo obiettivo: prodotti Fairtrade a impatto zero

Plus vende banane del commercio equo e solidale dal 2010
Plus vende banane Fairtrade dal 2010

Plus è un retailer molto attento ai temi della sostenibilità. Vende banane del commercio equo e solidale dal 2010, scelta pionieristica in quel Paese. Un prodotto che in Olanda è molto apprezzato, con 1,3 miliardi di frutti consumati all’anno.

Recentemente è stato nominato supermarket più responsabile dei Paesi Bassi per il quinto anno consecutivo. Plus ha anche annunciato un progetto per introdurre le prime banane Fairtrade a impatto zero. L’obiettivo è ridurre l’impatto di Co2 nelle coltivazioni.

Dai retailer alla ristorazione, al governo: la blockhain è una tecnologia strategica

Sulla tracciabilità attraverso la blockchain si muovono diversi retailer. Carrefour, dopo averla introdotta per agrumi e limoni, punta a estenderla a tutte le filiere a marchio entro il 2022. Su questa tecnologia, finanziata dall’Ue attraverso il Settimo programma quadro per la ricercaHorizon 2020 con 340 milioni di euro, scommette anche il governo italiano. Dal primo gennaio 2019 al ministero dello Sviluppo economico è insediato un tavolo di lavoro, con l’obiettivo di creare una strategia nazionale. Ci crede anche la ristorazione. Antonello Colonna, chef-imprenditore, alla guida dell’omonimo  e stellato resort & spa di Labico, è il primo ad avere certificato una ricetta con la blockchain.

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