Nutrizionisti tra i carrelli con Melinda per spiegare la mela Renetta #vocidellortofrutta

Il progetto scientifico ha toccato un centinaio di punti di vendita di alcuni retailer, come racconta il presidente di Ainc Domenicantonio Galatà. “A giugno saremo nei supermercati per spiegare i prodotti fermentati della Corea” 

Nutrizionista e promoter in un punto di vendita di un supermercato
Nutrizionista e promoter in un punto di vendita

Il progetto Nutrizionisti tra i carrelli, lanciato nel 2019, è entrato in una nuova fase: dalla formazione dei professionisti dei retailer si sposta alle aziende in chiave B2c. L’iniziativa dell’Associazione italiana nutrizionisti in cucina (Ainc), che coinvolge una cinquantina di soci in tutta Italia (tutti biologi), si è tradotta in una collaborazione con Melinda, per veicolare nel punto di vendita informazioni scientifiche ai consumatori sulla mela renetta del Consorzio. Domenicantonio Galatà, presidente Ainc, ci spiega l’evoluzione del progetto e com’è andata la partnership.

Perché questo cambio di prospettiva?

Quando abbiamo lanciato il progetto, che abbiamo proposto alla Federazione nazionale dell’ordine dei biologi, l’idea era quello dei nutrizionisti come figura di formazione per gli stakeholder, category, buyer, addetti alle vendite. Prima di informare i consumatori l’obiettivo era di formare gli addetti ai lavori. Abbiamo svolto alcune attività con Coralis, il Gruppo La Doria. Sostanzialmente abbiamo testato il progetto che era forse troppo innovativo per i tempi. Ma sapevamo che questa proposta legata al benessere e alla dieta avrebbe preso piede. Abbiamo così catturato l’attenzione di Melinda che ci ha coinvolto nella comunicazione scientifica della loro mela renetta che ha particolari caratteristiche nutrizionali.

Quali catene sono state coinvolte?

Domenicantonio Galatà, presidente Associazione italiana nutrizionisti in cucina
Domenicantonio Galatà, presidente Ainc

Varie insegne per circa 100 punti di vendita, Carrefour, Conad, Pam, Pewex, Gala Superstore e Basko. Il progetto è partito l’8 febbraio e si è concluso il 29 marzo. In questo primo step sono state coinvolte catene fino al Lazio. Il prossimo anno dovrebbe ampliarsi al Sud. Quando abbiamo lanciato la candidatura, si sono candidati 500 nutrizionisti: ne abbiamo selezionati 100, uno per negozio.

Qual è stata l’attività dei nutrizionisti nei supermercati?

Abbiamo affiancato dei promoter nei pdv, raccontando gli aspetti nutrizionali e scientifici della renetta che ha 200 milligrammi di polifenoli per ogni 100 grammi di prodotto buccia inclusa: fanno bene nel contesto di una dieta sana ed equilibrata. Abbiamo utilizzato la fascia oraria 9-12 il sabato, con qualche esperimento anche nel pomeriggio. Ci siamo presentati in camice con un badge per qualificarci, abbiamo cercato di contestualizzare l’ingrediente nella dieta ovvero suggerire come consumarla nei vari pasti, non solo quelli principali, ma anche per la colazione, dove pochi utilizzano la frutta, come spuntino. La renetta è molto utilizzata in cucina e pasticceria, abbiamo dato dei consigli su come impiegarla nelle ricette: per esempio  mischiandola con lo yogurt e cannella, dopo averla cotta al microonde, e succo di limone per non ossidarla. Questo ci dava anche l’occasione di spiegare perché la mela si annerisce, si ossida. Tante domande hanno riguardato il consumo della frutta a fine pasto o lontano dai pasti.

I giovani mangiano poca frutta e verdura, in base a uno studio Cso Italy. Quale interesse hanno manifestato?  

L’80% dei consumatori era over 40, anche per la fascia oraria del sabato mattino. Hanno però dimostrato grande interesse, anche perché c’era l’abbinamento dell’informazione con la promozione, soprattutto per le qualità nutrizionali.

Il lato sostenibile-bio è stato affrontato?

Qualche domanda è arrivata sul consumo della buccia, ma in realtà la mela è un frutto già percepito come naturale, è un’icona della sana alimentazione e del benessere. E la buccia della renetta, che non ha colorazione omogenea, la fa percepire come un prodotto di per sé coltivato in modo naturale.

Il progetto Nutrizionisti tra i carrelli andrà avanti con altre aziende?

A giugno saremo in altri supermercati italiani per promuovere i prodotti di fermentazione coreana, come il kimchi. Un progetto avviato con il ministero dell’Alimentazione e della Cultura di quel Paese.

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome