Partite le nuove campagne delle albicocche e dei meloni: iniziata anche la vendita della varietà liscia. Partenza anticipata per la campagna delle nettarine italiane. Volumi ancora bassi per le pesche, cultivar Platicarpa o Tabacchiera. Domanda su bassi livelli anche per le angurie. Per le fragole la richiesta è spostata sul prodotto premium della Basilicata. Zucchine in ribasso anche del 40 % rispetto al 2024.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 19 maggio 2025. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 19 maggio 2025 in PDF cliccando qui
Albicocche: prezzi in calo
Al via la nuova campagna delle albicocche, presente sia prodotto spagnolo sia nazionale. La qualità non è ancora su buoni livelli, fattore che non stimola la domanda. Il clima favorevole però sta portando a un veloce miglioramento. Prezzi che stanno calando con i quantitativi in aumento.
Angurie: prezzi in calo
Mercato non ancora molto attivo per le angurie. Il clima incerto soprattutto nelle regioni del Centro-Nord Italia ha trattenuto la domanda su bassi livelli. Prezzi che sostano ancora su alti livelli. Produzione che procede regolare, con buon ingresso di prodotto provenienti dalla Sicilia ma anche dal Marocco. In entrata anche qualche partita di prodotto senza semi.
Cetrioli: prezzi in leggero calo
Con l’aumento delle temperature, la produzione dei cetrioli prende il suo ritmo. Prezzi in leggero calo e quantitativi abbondanti. Domanda che risente del clima non ancora pienamente estivo.
Ciliegie: prezzi in aumento
Primi arrivi per le ciliegie Durone, Ferrovia che affiancano le ultime partite di Bigarreau. Qualità del prodotto italiano non ottimale, prezzi che sono leggermente inferiori allo scorso anno. Quotazioni più alte in confronto per il prodotto spagnolo, che presenta inoltre un livello qualitativo più alto e una migliore presentazione. Domanda non molto alta ma in aumento col proseguo della campagna.
Fragole: prezzi in discesa
Continua ad alto ritmo la campagna delle fragole. Prezzi che registrano un deciso calo in questo avvio di settimana, grazie a un’abbondanza di prodotto a fronte di una richiesta statica. Richiesta spostata maggiormente sul prodotto di pregio della Basilicata.
Meloni: prezzi in calo
Partita in anticipo la campagna dei meloni italiani. Entra nei mercati anche il prodotto proveniente da altre zone di produzioni oltre la Sicilia, come il Lazio. Non ancora iniziata la raccolta della Lombardia. Prezzi in ribasso con la domanda che ha subito una leggera frenata rispetto le scorse settimane. Iniziata anche la vendita dei meloni lisci. Qualità già su livelli ottimali.
Nettarine: prezzi in discesa
Partenza anticipata per la campagna delle nettarine italiane, che entra nei mercati quasi in contemporanea col prodotto spagnolo. Prezzi, che a causa di una domanda ancora bassa, subiscono un deciso calo in questa settimana per far avvicinare l’interesse del consumatore.
Pesche: prezzi in calo
In calo anche i prezzi delle pesche, come per le nettarine. Produzione italiana che sta aumentando lentamente. Quantitativi ancora molto bassi per la varietà Platicarpa o Tabacchiera, entrando nei mercati con un livello dei prezzi alto. Col clima che sta migliorando, e le temperature in aumento, la domanda dovrebbe aumentare velocemente.
Pomodori: prezzi in calo
Quotazioni dei pomodori in continuo calo. Buona partenza per le produzioni in piena area, soprattutto del Lazio. Buona presenza di pomodori ciliegino, che segnano un buon ribasso. Mantiene un livello dei prezzi ancora medio alto il pomodoro tondo a grappolo siciliano. Richiesta nella media del periodo.
Zucchine: prezzi ancora in ribasso
Nessuna ripresa per il mercato delle zucchine, che segnano anche questa settimana un leggero calo. Abbondanti quantitativi in entrata nei mercati e domanda statica su bassi livelli. Prezzi che hanno raggiunto livelli molto bassi per il periodo, in ribasso anche del -40 % rispetto al 2024. Nel prossimo mese dovrebbe partire la produzione in piena area.