La svolta di Sab: più bio e più marca

Da Fruit Logistica la conferma del nuovo riposizionamento: dal mercato private label alla valorizzazione del prodotto a marchio

Insalata superba Fast&Fresco, brand di punta di SAB, Società agricola bergamasca
Insalata superba Fast&Fresco, brand di punta di SAB. Contiene anche bacche di aronia, un nuovo superfood coltivato anche in Italia

SAB pensa in grande. Da trent’anni sul mercato e forte di un’affidabilità conquistata nel mercato private label, ora punta decisamente a valorizzare i propri brand SAB – Verdure pronte a tutto e Fast&Fresco, guardando anche ai mercati internazionali, come la Germania.

Il restyling dell’immagine dell’azienda e delle linee produttive durati un anno

SAB punta a valorizzare il proprio brand Fast&Fresco, anche se continuerà a produrre come private label
SAB punta a valorizzare il proprio brand Fast&Fresco

“Sab nasce trent’anni fa – spiega Ilaria Mazzola che si occupa di trade marketing per l’azienda e ha curato il restyling dell’immagine e delle linee prodotto –. Da subito è stata riconosciuta come partner affidabile per la private label. Lo siamo tuttora, ma alla luce di alcuni cambiamenti, abbiamo deciso di riposizionarci. Da un lato la nascita di Fast&Fresco, nostro brand di punta per il mondo del convenience. Dall’altro la maggior sensibilità del consumatore verso il prodotto di marca.

A partire dal novembre 2017 – continua – abbiamo fatto un lavoro di revisione dell’immagine  e razionalizzazione  delle linee e che è durato circa un anno. L’ultimo restyling era datato una decina di anni fa. Abbiamo puntato sui valori agricoli e del territorio dove siamo radicati. SAB è un acronimo e sta per Società agricola bergamasca. Quindi rispetto per l’ambiente, affidabilità grazie al fatto che da 30 anni siamo sul mercato. E sicurezza, visto che abbiamo una filiera controllata”.

Focus sul bio e obiettivi di internazionalizzazione

SAB punta sul controllo della filiera e i valori del territorio locale
SAB punta sul controllo della filiera e i valori del territorio

I soci conferitori conferiscono il prodotto alla Op Il Tricolore. Parte delle aziende agricole sono della famiglia Forini, proprietaria del gruppo.  Il bio è uno dei punti cardine.

“Crediamo molto nel bio – afferma Giorgio Sartori responsabile Op Il Tricolore per SAB –. Abbiamo investito nelle aziende di proprietà e non solo. Oggi il bio incide per quasi il 50% delle superfici aderenti alla Op. C’è forte richiesta, dalla Germania soprattutto”.

Non a caso dopo il primo stabilimento produttivo storico di Telgate, l’headquarter, e quello di Monterotondo, aperto nel 2015 per soddisfare le esigenze del Centro e Sud Italia, SAB ha aperto un nuovo impianto in Germania, ad Aufkirchen, nei pressi di Monaco di Baviera. “Puntiamo molto sulla Germania e il concetto di internazionalizzazione – sottolinea Ilaria Mazzola –. Il focus business rimane la quarta e quinta gamma, in particolare il convenience”.

SAB insomma vuole continuare a proporsi come partner affidabile per la private label ma la strategia è di valorizzare il prodotto a marchio. “Cerchiamo l’eccellenza nei nostri prodotti. L’ultimissima linea sviluppata riguarda la valorizzazione del prodotto laziale, a km zero. Valorizzazione delle eccellenze locali, quindi. Ma teniamo d’occhio anche il mercato, cercando di individuare tendenze e stili di consumo che i nostri prodotti possano soddisfare. Come i superfood che, in alcuni casi, non sono più una moda passeggera”.

SAB offre, dunque, prodotti ad alto contenuto di servizio ma anche ricchi di benefici funzionali.  “Con il brand Fast&Fresco abbiamo una linea di ciotole che valorizza i prodotti Igp e DOP ma anche superalimenti come la bacca di aronia, i mirtilli rossi e le mandorle”.

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome