#vocidellortofrutta, Guidi (Agribologna): “Lavoriamo per un modello di irrigazione 4.0”

Il Consorzio ha attivato il progetto Sapience, una ricerca applicata sul risparmio idrico attraverso le tecnologie dell’agricoltura di precisione, con sensori in campo che utilizzano l’Internet of Things. “L’evoluzione che porta a un'agricoltura digitale si concretizzerà nel prossimo decennio” racconta il presidente di Agribologna

L'attuale presidente di Agribologna Lauro Guidi
Lauro Guidi, presidente di Agribologna

“Nel settore orticolo, a pieno campo e con serre tradizionali, le evoluzioni tecnologiche spinte stanno prendendo corpo e si sostanzieranno sul corretto utilizzo dell’irrigazione e fertirrigazione. Con sistemi di rilevazione e monitoraggio continuo dello stato di salute delle piante e sistemi di raccolta con utilizzo di robot. L’evoluzione che porta a un’agricoltura davvero 4.0 si concretizzerà nel prossimo decennio”.

Lauro Guidi, presidente di Agribologna, guarda avanti. Il Consorzio ha attivato il progetto Sapience (Sustainable Agricultural Pratices and Incentives for Environmental Care Ecosystems): è partner, con la fondazione Bruno Kessler di Trento, in una ricerca applicata sul risparmio idrico attraverso le tecnologie dell’agricoltura di precisione. Ovvero sensori in campo che utilizzano l’Internet of Things. Ma Sapience, attraverso test di terreni “a doppio cieco”,  si propone di dimostrare che una distribuzione idrica ragionata è in grado di consentire, oltre al risparmio di risorse idriche del 30-50%, un minor consumo energetico e l’ottimizzazione dei concimi utilizzati.

Le colture monitorate nella prima fase del progetto sono zucchina, melanzana e cetriolo: a quando i risultati?

Progetto Sapience per il risparmio idrico, melanzane
Progetto Sapience, sensori in campo di melanzane

Il progetto ha l’obiettivo di monitorare il grado di umidità dei terreni durante la coltivazione, di conseguenza gli agricoltori avranno uno strumento oggettivo per prevedere il fabbisogno idrico delle piante a differenza di quanto accade oggi. Attualmente l’agricoltore utilizza l’esperienza acquisita per irrigare, definendo così le cadenze temporali. I risultati li verificheremo al termine della prima campagna agraria (fine anno). Dati alla mano, valuteremo come proseguire nella campagna 2021.

I sensori di rilevazione sono solo il primo passo che ci dovrà portare a un modello irriguo davvero nuovo. Ovvero i sensori dovranno rendere disponibili i dati da trasferire alle centraline di comando degli impianti irrigui, per arrivare a una irrigazione automatica e intelligente. Chiaramente serviranno test in campo per trasformare il dato in volume di irrigazione da fornire alle piante, tenendo conto di molte variabili: specie, stato fenologico della pianta, temperatura dell’ambiente.

Per arrivare a un modello irriguo intelligente, dovremo coinvolgere anche imprese della meccanica idraulica e fertirrigazione per portare a termine il progetto: tempo stimato per estenderlo su vasta scala 3/5 anni.

Quanto state investendo nell’agricoltura 4.0 e perché è fondamentale non solo per il risparmio idrico?

Progetto Sapience, sensori in campo di zucchine
Sapience, Sensori in campo di zucchine

I sistemi tecnologici avanzati nella filiera agricola sono utilizzati in particolare a valle della fase agronomica (lavorazione, confezionamento, logistica distributiva e in tutto il settore dell’industria di trasformazione). Troviamo inoltre soluzioni tecnologicamente avanzate nelle colture in serra, con coltivazioni su substrati inerti, idroponica, aeroponica, oppure su colture intensive (cereali), dove sono già in corso progetti di agricoltura di precisione.

Nel settore orticolo, a pieno campo e in serre tradizionali, le evoluzioni tecnologiche spinte stanno prendendo corpo in questo periodo e si sostanzieranno sul corretto utilizzo dell’irrigazione e fertirrigazione. Con sistemi di rilevazione e monitoraggio continuo dello stato di salute delle piante e sistemi di raccolta con utilizzo di robot. Da quanto premesso, l’evoluzione che porta a un’agricoltura davvero 4.0 si concretizzerà nel prossimo decennio.

Che impatto ha avuto per Agribologna la pandemia?

Mini peperoni a marchio Agribologna
Mini peperoni Agribologna

La nostra società sviluppa i propri business su vari canali commerciali. La cooperativa, a livello di vendite di prodotti di prima gamma, nei mesi di marzo, aprile, maggio ha beneficiato di un aumento generalizzato della domanda di beni alimentari del settore privato. Per lavorare in sicurezza abbiamo avuto un incremento dei costi di gestione, come pure le nostre aziende agricole dei soci. Nei mesi indicati, si è registrato un andamento inflattivo dei prezzi.

Il mercato delle quarte gamme, nei mesi coinvolti, ha subito una contrazione generalizzata, in quanto i consumatori hanno preferito gli approvvigionamenti di prodotti alimentari basici – e che potessero durare nel tempo – penalizzando i prodotti freschissimi con bassa shelf-life. Nel canale della ristorazione, che presidiamo con la società controllata Conor, abbiamo subito una pesante riduzione dei volumi di vendita, dovuta al blocco quasi totale delle attività.

Che novità ci attendono sul brand Fresco Senso e su quarta gamma?

Nell’impianto di produzione di quarta gamma non sono previsti investimenti strutturali in macchinari: in questi periodi di contrazione della domanda s’investe nel miglioramento dei processi di produzione e nel conseguente contenimento dei costi.

Su cosa concentrerete gli investimenti nella seconda metà del 2020?

Nell’annualità 2020 non erano previsti nuovi investimenti già prima della pandemia. L’anno in corso era e sarà dedicato a progettare nuove attività di business e a migliorare e razionalizzare ulteriormente tutti i processi aziendali. Sono in corso di ideazione progetti innovativi nella logistica distributiva dei nostri prodotti in alcuni canali specializzati.

 

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