I player della quarta gamma si riorganizzano a fonte di alcune difficoltà di questo mercato: la fase di trasformazione dei prodotti di Cultiva Op sarà presa in carico da Sab nelle proprie strutture di Telgate (Bg).
Incide il caro energia
Secondo quanto comunica l’azienda, Cultiva concentrerà le attività in ambito agricolo, ovvero i conferimenti di materia prima in Italia e all’estero. Lo stabilimento di Taglio di Po (Ro) al momento resterà inattivo in attesa di una riqualificazione.
La collaborazione, fa sapere, ha lo scopo primario di creare maggiori economie di scala per gestire al meglio il difficile momento del comparto. Incidono, notoriamente, i forti rialzi del costo dell’energia che ha causato anche diverse chiusure anche sul fronte delle vertical farm internazionali. Si punta anche ad avere una maggiore continuità produttiva nei periodi più critici e a ottimizzare la logistica.
“È stata una decisione difficile da prendere ma necessaria. La viviamo vicini al nostro personale con la consolazione che il progetto garantisce la continuità dell’azienda” ha fatto sapere il presidente di Cultiva Giancarlo Boscolo Sesillo.
Le due società manterranno le attuali ragioni sociali, i relativi punti di fatturazione, la relazione con i clienti e la proprietà delle rispettive Op.