Basf porta la blockchain nella filiera del riso

Il progetto Riso Chiaro primo esempio in Europa per valorizzare la risicoltura italiana

Con Riso Chiaro Basf applica, prima in Europa, la blockchain alla filiera del riso. Il progetto ha come partner la start up digitale EZ Lab e l’azienda risicola Coppo e Garrione
Con Riso Chiaro Basf applica, prima in Europa, la blockchain alla filiera del riso

Basf lancia Riso Chiaro, il primo esempio  in Europa di tecnologia blockchain applicata alla filiera del riso. Un’iniziativa che mira a tutelare, valorizzare e promuovere la risicoltura italiana.

Il progetto in partnership con la start up tecnologica Ez Lab e l’azienda piemontese Coppo e Garrione che per prima utilizzerà Riso Chiaro

Il progetto, che parte dalla Divisione Agricultural Solutions di Basf, vede come partner Ez Lab, start up padovana specializzata in soluzioni digitali avanzate per il settore Smart Agrifood, e l’azienda agricola piemontese Coppo e Garrione, eccellenza piemontese con mille ettari coltivati a riso.

Riso Chiaro utilizza una piattaforma software che applica la tecnologia blockchain per registrare tutti i dati di coltivazione del riso e tracciare ogni fase del processo. Per esempio, l’area geografica di produzione, le varietà piantate, le estensioni, i programmi di irrigazione, fertilizzazione e protezione della coltura. Sarà l’azienda agricola Coppo e Garrione a testare e utilizzare per prima l’innovazione. Ma presto Basf la renderà disponibile a tutti gli attori della filiera che vorranno utilizzare la  tecnologia blockchain.

“Sono orgoglioso di presentare questo primo e innovativo progetto di blockchain che contribuisce a difendere e valorizzare il riso italiano e chi lo produce – ha commentato Alberto Ancora, head of business management agricultural solutions South Europe e responsabile della divisione per l’Italia –. Abbiamo la responsabilità di promuovere nuovi modelli in grado di certificare buone pratiche di coltivazione, provenienza e qualità del riso made in Italy. Ci siamo riusciti mettendo a fattor comune le nostre competenze con quelle dei partner di progetto, per un’agricoltura sempre più sostenibile.

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