Coldiretti Piemonte e Noberasco: accordo di filiera per valorizzare il mirtillo piemontese

Partiti i primi 30 mila chili di prodotto: la coltivazione regionale è in forte crescita

Sono più di mille le aziende, per oltre 600 ettari, che coltivano il mirtillo piemontese. Grazie a un accordo di filiera con Coldiretti Piemonte, sarà utilizzato da Noberasco
Sono più di mille le aziende, per oltre 600 ettari, che coltivano il mirtillo piemontese

Dare sostegno alla crescita del mirtillo piemontese. Con questo obiettivo, dopo l’accordo di filiera tra Coldiretti Piemonte e Noberasco, siglato lo scorso maggio, sono partiti i primi 30 mila chili di prodotto alla volta della Liguria.

Il boom salutistico spinge ad aumentare la superficie coltivata nella regione: 600 ettari per oltre 10 mila quintali 

“Un ulteriore passo avanti per valorizzare la produzione frutticola piemontese – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale –. Nella nostra regione stiamo registrando una crescente attenzione alla coltivazione dei mirtilli. Tanto che la superficie coltivata è in aumento: circa 600 ettari, condotti da più di mille aziende, per una produzione di oltre 10 mila quintali”.

“Siamo convinti che la sinergia con Coldiretti Piemonte sia un positivo volano per incrementare questo trend – ha sottolineato Mattia Noberasco, Ad di Noberasco –. E insieme a partner come loro e Filiera Italia è possibile soddisfare le aumentate richieste dei consumatori, anche grazie all’innovazione varietale proprio come nel caso dei mirtilli piemontesi. Oggi – ha aggiunto – anche grazie alla maggiore conoscenza delle proprietà salutistiche del frutto il consumo è cresciuto”.

Con sole 45 calorie ogni 100 grammi, i mirtilli sono al centro della ricerca, grazie alla ricchezza di polifenoli e sostanze antiossidanti, con effetti positivi a livello cardiovascolare e sul sistema immunitario.

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