Imballaggi, via il divieto di confezionamento sotto il chilo e mezzo

L’Europarlamento salva la quarta gamma. Vittoria del modello di riciclo italiano

L'Ue apre alle tecniche di evoluzione assistita (Tea)
L'Ue apre alle tecniche di evoluzione assistita

Pericolo sventato sul regolamento imballaggi che tanto aveva preoccupato il settore ortofrutta e la quarta gamma. L’Europarlamento, riunito in plenaria a Strasburgo, ha approvato il nuovo regolamento togliendo il divieto di confezionamento sotto 1,5 kg.

Tutelate anche le bioplastiche

Il Parlamento europeo, a larga maggioranza, ha approvato un testo più morbido, rispetto alla proposta iniziale della Commissione. Marcia indietro, dunque, rispetto al riuso spinto, tutelando il modello del riciclo, con diverse esenzioni per i prodotti soggetti ad alto tasso. Una vittoria che fa bene all’Italia dove il tasso di riciclo complessivo degli imballaggi  ha raggiunto quota 73,3% nel 2021, superando l’obiettivo del 70% fissato per il 2030.

Nel regolamento il Parlamento ha sostenuto obiettivi generali di riduzione degli imballaggi: il 5% entro il 2030, il 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040. Dal 2030 gli imballaggi  in pet dovranno poi contenere almeno il 30% di materiale riciclato, percentuale che dovrà salire al 50% dal 2040. Ottenuta, inoltre, la tutela delle bioplastiche totalmente compostabili e biodegradabili. Le modifiche alla norma consentiranno, pertanto, la prosecuzione degli investimenti in innovazione.

Simona Caselli (Areflh): “Normativa non vessatoria” 

Simona Caselli (Areflh)
Simona Caselli, presidente Areflh-Assemblea delle regioni frutticole, orticole e floricole europee

Soddisfazione è stata espressa da Coldiretti, che con altre assoicazioni, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, ha spinto sullo stop alle restrizioni, garantendo la tutela del settore agroalimentare e di asset strategici per il Paese. “Un risultato di fondamentale importanza a salvaguardia di una filiera che, dalle imprese agricole fino alla ristorazione, vale il 30% del Pil italiano” ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

“Come Areflh  -ha affermato Simona Caselli, presidente dell’Associazione delle Regioni europee dell’ortofrutta- siamo estremamente soddisfatti del voto di oggi e ringrazio tutti i deputati, in particolare dei comitati Agri e Itre, oltre che coloro che hanno votato oggi gli emendamenti da noi sostenuti, per averci ascoltati. Aver tolto il divieto di confezionamento sotto il chilo e mezzo è una vittoria per noi di Areflh che ci abbiamo lavorato fin dall’inizio con grande dedizione. È un risultato molto importante e siamo grati ai parlamentari che ci hanno ascoltato: De Castro e Toia sono stati fondamentali”.

Ora abbiamo una normativa europea chiara, non vessatoria, che aiuterà a raggiungere risultati concreti e importanti nella riduzione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio, senza effetti collaterali indesiderati sullo spreco alimentare e la sicurezza dei prodotti. I nostri esportatori potranno operare con regole certe. Il settore ortofrutticolo resta ovviamente impegnato nella riduzione degli imballaggi e nell’innovazione dei materiali per ridurre l’impatto e migliorare la sostenibilità”.

Si tratta, è bene ricordare, del primo via libera all’Eurocamera. Con il voto di oggi il Pe ha definito la sua posizione negoziale, il Consiglio Ue la definirà il 18 dicembre. “Bisogna evitare che gli Stati membri ignorino il voto del Parlamento. Il voto non è definitivo, andrà avanti il lavoro del Consiglio europeo ed è importante che sia coerente con quanto deciso dal Parlamento nel Trilogo con la Commissione”.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome