Il regolamento Ue imballaggi mette a rischio la filiera della quarta gamma

Il Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food chiede una modifica dopo la votazione della commissione Ambiente dell'Europarlamento

Andrea Battagliola, eletto neopresidente di Ortomad
Andrea Battagliola, neopresidente di Ortomad

Il Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food chiede un confronto allargato ai diversi settori, per ottenere un cambio di posizione dopo il voto della commissione Ambiente dell’Europarlamento che ha approvato la proposta di regolamento sulla riduzione dei rifiuti da imballaggio. Con questa normativa di fatto si vieta l’utilizzo di confezioni monouso per frutta e verdura dal peso inferiore a 1 kg. La prossima votazione plenaria del Parlamento europeo sulla proposta è prevista per metà novembre.

Il comparto vale in Italia quasi un miliardo

Unione Italiana Food ha ripetutamente richiesto, a vari livelli, la modifica della proposta di regolamento che potrebbe avere un impatto fortemente negativo sul settore della quarta gamma, che nel 2022 in Italia ha registrato un valore complessivo di 982 milioni di euro (dati Nielsen) e dà lavoro a circa 30 mila persone, raggiungendo regolarmente ben 20 milioni di famiglie italiane.

L’imballaggio per la quarta gamma, fa notare l’associazione, svolge un ruolo fondamentale garantendo la sicurezza igienico-sanitaria e la qualità organolettica degli alimenti, la conservazione e contribuisce a ridurre gli sprechi alimentari.

Al momento non risulta ancora individuato un materiale che possa rappresentare una valida alternativa alla plastica, né in termini di garanzia igieniche, né in termini economici. Il settore ha investito e investe costantemente nella ricerca delle migliori soluzioni che consentano un effettivo riciclo dell’imballo. Già oggi la maggior parte delle confezioni di quarta sono riciclabili e alcune realizzate con plastica riciclata.

 

 

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