Fabio Rolfi: “Su forti incrementi di vendite la gdo sia responsabile”

L’assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia chiede alla grande distribuzione di sostenere le filiere e privilegiare il prodotto lombardo e italiano di fronte alle impennate a doppia cifra

L'assessore di Regione Lombardia Fabio Rolfi
Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia

“Oggi è fondamentale lavorare in tutti i comparti: manodopera, sostegno all’export, meno burocrazia, anche per i finanziamenti ai Piani dello sviluppo. Semplifichiamo il lavoro delle imprese”.  Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia, indica la strada per superare l’emergenza Coronavirus. Promette, una volta superata la fase acuta, di incrementare le risorse a bilancio, per attività promozionale a sostegno di alcune filiere, tra cui quella dell’ortofrutta. Ma intanto chiede alla gdo, che beneficia di impennate di vendite a doppia cifra, di svolgere un ruolo responsabile. E di privilegiare il prodotto lombardo e italiano a tutela del lavoro nelle campagne.

Assessore, qual è la situazione della manodopera nelle campagne? C’è effettivamente carenza di personale?

“Qualche segnalazione critica c’è. La Lombardia, come la Pianura Padana, ha produzione intensive, fortemente vocate all’internazionalizzazione e all’export. Dunque la manodopera ha un ruolo fondamentale, seppur in un contesto in cui c’è stata una forte industrializzazione del ciclo produttivo”.

Quali comparti sono più in sofferenza di manodopera?

“Le segnalazioni che arrivano sono più che altro legate al pomodoro. Sono preoccupazioni in divenire, soprattutto quando ci sarà la fase di raccolta. Diventa, pertanto, fondamentale contenere il più possibile questa emergenza e trovare soluzioni più incentivanti possibili”.

Che tipo di controlli vengono garantiti affinché il suo utilizzo sia regolare e in sicurezza?

“In Lombardia abbiamo protocolli operativi con tutte le autorità impegnate nei controlli, dall’Inps all’Inail, Guardia forestale per la silvicoltura: c’è una collaborazione operativa datata e fruttuosa. Su questo siamo determinati”.

Le aziende stanno rispettano le misure di sicurezza?

“Le aziende sono tutte mobilitate anche se scontano talora la difficoltà a reperire mascherine a sufficienza. Ma c’è grande impegno a garantire la sicurezza dei propri dipendenti”.

Abbiamo autosufficiente alimentare?

“Non lo siamo completamente, anche se ci sono filiere che sono molto cresciute. Il comparto ortofrutticolo, per esempio, anche se ha avuto problemi di natura fitopatologia, pensiamo alla cimice asiatica per le pere. Mi auguro che il Covid-19 abbia fatto capire l’importanza della filiera agroalimentare”.

Quali iniziative Regione Lombardia sta mettendo in atto per favorire le filiere?

“Sin dai primi passi di questa vicenda siamo stati la Regione che ha chiesto da subito di chiudere tutto, anche se siamo stati ascoltati solo dopo 15 giorni. Abbiamo domandato che la filiera agroalimentare, con annessi e connessi (agrofarmaci, concimi, contoterzismo), fosse ritenuta essenziale. Così è e oggi le filiere possono tranquillamente operare”.

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L'assessore regionale Rolfi promette sostegno alle filiere ortofrutticole
L’assessore Rolfi promette sostegno alle filiere ortofrutticole

“Questa apertura ad altre categorie sarebbe una grande misura. Consentirebbe di dare respiro in un anno in cui avremo, comunque, problemi di manodopera. Sono convinto che con questo virus dovremmo conviverci, magari non più in una fase emergenziale e acuta. Oggi è fondamentale lavorare in tutti i comparti, manodopera, vicinanza alle imprese, sostegno all’export, con canoni diversi, anche dal punto di vista burocratico. Con meno burocrazia e procedure, per esempio, anche per i finanziamenti dei Piani dello sviluppo. Semplifichiamo il lavoro delle aziende”.

L’export, da quello che raccontano le imprese, è in tracollo: pensate a misure di sostegno ?

“Il bazooka ce l’ha il governo: le Regioni devono interessarsi di altre tematiche ma qualcosa possiamo fare. Quando sarà finita questa fase di emergenza, selezioneremo alcune filiere, tra cui quella dell’ortofrutta, per concentrare le risorse messe a bilancio, magari incrementandole per attività promozionale su azioni mirate, per esempio le fiere più importanti che ripartiranno, certi mercati”.

Qual è oggi la principale emergenza?

“Oggi in campo agricolo è consentire alle aziende di produrre nel migliore dei modi, collocando il prodotto, evitando sprechi e cadute di prezzo, pensiamo al fresco. E lavorando in maniera più stretta e virtuosa con la gdo, che oggi sta avendo forti incrementi di volume. La grande distribuzione deve essere responsabilizzata, come attore importante della filiera, a privilegiare il prodotto lombardo e italiano”.

Alcune associazioni lamentano un rialzo dei prezzi.

“Qualche segnalazione è arrivata anche a me. C’è come sempre qualcuno che ha atteggiamenti speculativi. La cosa interessante da segnalare, vedendo anche i dati Nielsen, sono i numeri a doppia cifra degli incrementi dei volumi di vendita. Se questo avviene, è giusto chiedere una condivisione dei valori”.

 

 

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