Op Campania Patate, a ogni varietà-brand una diversa destinazione d’uso #vocidellortofrutta

Da Crisps4all, adatta alle fritture, a Crock4all per gnocchi e crocchè, a Talentine, per insalate e da forno, fino all’autoctona Ricciona: l’Organizzazione dei produttori Campania Patate lancia un progetto valoriale innovativo, come racconta il presidente Giuseppe D’Aniello

La varietà Crisps4all, la patata della Op Campania
Crisps4all, la patata della Op Campania Patate, ideale per friggere
Giuseppe D'Aniello, alla guida della Op Campania Patate
Giuseppe D’Aniello, presidente Op Campania Patate

Op Campania Patate, sede ad Angri, in provincia di Salerno, riunisce una sessantina di produttori soci, prevalentemente in Campania, su un estensione totale di circa 350 ettari e rapporti di collaborazione con produttori francesi, con la sottoscrizione di accordi di fornitura varietale. Il prodotto commercializzato dall’Op supera i 250 mila quintali, quantità queste che risultano in forte crescita, con circa 6 milioni di euro di fatturato.

L’idea innovativa è un progetto che punta a segmentare il prodotto in base alla destinazione d’uso, facendo leva non sul brand ma sui nomi delle varietà: “Il 90% delle confezioni di patate nella Gdo riporta solo il nome dell’azienda che confeziona il prodotto, con una descrizione generica ‘adatta a tutti gli usi’. Noi abbiamo ribaltato il concetto: partiamo dalla destinazione d’uso in base alla varietà” racconta il presidente Giuseppe D’Aniello. “Sta nascendo un interesse sul varietale grazie all’utilizzo. Portiamo innovazione nel comparto patate: altri hanno generato un brand, noi diamo nome e cognome, quest’ultimo garantito dalla paternità del seme delle aziende sementiere” aggiunge il responsabile commerciale Antonio Galeota.

Presidente, come è strutturata l’Op Campania Patate?

Campania Patate si è costituita nel 2009 e io ne sono il presidente, oltre a essere anche un produttore, con la società agricola Fratelli D’Aniello. Le Op sul territorio nazionale nascono prevalentemente per vocazione industriale: la nostra invece, oltre a fornire tutto il comparto industriale, sviluppa il fatturato maggiore con l’horeca e la gdo.

Un progetto basato sulla destinazione d’uso delle patate: quali i prodotti lanciati?

La patata Ricciona della Op Campania PatatePuntiamo sui nomi delle varietà, partendo dalla destinazione d’uso. Il brand Crisps4all proviene dal nome di una varietà di seme olandese. È a buccia gialla e pasta gialla molto chiara ed è indicata solo per la frittura “chips e stick”; Talentine, buccia gialla e una pasta giallo paglierino, soda, ideale per insalata e da forno; Crock4all, buccia rossa e pasta gialla, è destinata al crocchè e gnocchi: dopo la cottura rimane compatta alla lavorazione.

La Ricciona è una patata di gusto, a pasta bianca, tradizionale del territorio. Peculiarità della varietà è che ha gli occhi incavati. È una varietà scomparsa dai nostri territori a fine anni 50 con l’avvento delle varietà più produttive. È stata ritrovata presso piccoli produttori montani a fine anni 90; tenuta in vita con piccole riproduzioni nella piana Sele fino agli inizi degli anni 2000, quando è stata riportata in Scozia presso il centro Sasa per il risanamento e  la fornitura del seme pre-base da moltiplicare in Italia presso le strutture indicate (DM 11/04/2012 gazzetta ufficiale n. 101 del 02/05/2012). Essendo le quantità prodotte limitate, come prescritto dal DM, viene distribuita attualmente solo in Campania presso i punti di vendita dei supermercati. Per le altre varietà sono invece presenti in tutta la Gdo e ristorazione italiana.

Come lavora l’Op in campo?

Gli associati sono seguiti dai nostri tecnici, adottando i disciplinari di lotta integrata della Regione Campania. Alcuni sono certificati anche per la produzione del bio, che maggiormente viene destinato alle industrie di trasformazione. La produzione è prevalentemente ottenuta da campo aperto tranne per il novello precoce che viene prodotto in serra nella piana del Sele.  Facciamo anche molto stoccaggio, avendo celle di nuova generazione con l’utilizzo di ozono ed etilene nella struttura di Eboli (Sa) .

Quali i progetti futuri?

Investire nel trasformato, ricercando nuove progettualità nella IV gamma. Sul packaging stiamo, invece, investendo in nuove macchine adatte al confezionamento con materiali innovativi.

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