Spreafico punta sul premium e sul potenziale di crescita dell’avocado

L'Italia ha un consumo pro capite di 400 grammi, spiega l'ad Raffaele Spreafico, e fa ormai categoria a sé tra i frutti esotici

Fruit Logistica è tornata a essere un evento molto importante per tutta la filiera grazie al ritorno in presenza, secondo Spreafico, ed è stata l’occasione per presentare alcuni dei progetti principali. “La nostra specializzazione su diverse categorie di prodotto -racconta l’ad Raffaele Spreafico– ci ha portato a utilizzare la fiera per presentare alcune delle nostre novità: nella categoria pera la pera Fred; negli agrumi lo sviluppo del progetto di categoria Tango Fruit e altre che il gruppo sta portando avanti.

Le nostre proposte vogliono andare nella direzione di un alto di gamma, con alcune selezioni varietali e  di prodotto che consentano una differenziazione, in partnership con la nostra base di clienti. Tra i progetti più importanti c’è  lo sviluppo della categoria avocado, che sta uscendo da quella dei frutti esotici per assumere una dimensione propria. Il consumo di questo prodotto ha conosciuto tassi di crescita molto importanti. L’Italia oggi ha un consumo pro capite di 400 grammi, la Germania lo aveva cinque anni fa e ora ha superato il chilo. Gli Usa che conoscevano questo tipo di volumi nel duemila, ora consumano 4 kg pro capite. Il potenziale di crescita è quindi importante e grazie alla nostra expertise nel governo di questa filiera e nella disponibilità di una capacità di servizio a livello nazionale stiamo investendo molto per poter sostenere questo prodotto”.

La Fiera segna un momento importante per la filiera, che deve conciliare le politiche sostenibili con un’inflazione a due cifre. “Abbiamo deciso di realizzare il primo bilancio di sostenibilità proprio per approcciare la  filiera in modalità moderna, mettendo nero su bianco il nostro impegno e sostegno all’ambiente, persone e futuro del nostro comparto. I temi in gioco sono la sostenibilità nelle varie direttrici, e la valorizzazione, dopo un anno complesso come quello del 2022 per l’inflazione subita che ha impattato sull’andamento di tutta la filiera. Ora si sta prestando ancora più attenzione a soluzioni che permettano, grazie a un approccio molto più integrato di filiera, di trovare delle risposte innovative per dare sviluppo e sostegno al comparto”.

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