Il mercato premia l’innovazione e la sostenibilità, due direttive in cui si muove F.lli Orsero, come racconta Mattia Beda, direttore ufficio comunicazione e marketing e responsabile quarta gamma.
Parliamo di frutta di quarta gamma, come va il mercato, su quali prodotti convenience sta puntando l’azienda?
La fotografia del 2022, data da Nielsen a settembre, ci restituisce un mercato in crescita del 14% a volume rispetto all’anno precedente, in cui la frutta tagliata ha aumentato la sua diffusione e il numero di punti di vendita in cui viene commercializzata.
Relativamente allo stesso periodo, anche in Orsero registriamo un dato in positivo per la quarta gamma di frutta. L’introduzione di nuove referenze, come le insalate di frutta e i nuovi mix per le macedonie, sono stati accolti molto bene dal mercato, anche se la performance migliore è stata ottenuta dai grandi classici: ananas, cocco e macedonia tradizionale.
Ottimi risultati li ha registrati anche la Frutta da Bere, la nostra linea di spremute e frullati di frutta e verdura freschi, lavorati con la tecnologia Hpp (High Pressure Process). Un successo non solo in gdo ma anche nei canali di vendita legati al travel retail (ovvero quelli che coprono le tratte autostradali, o presenti all’interno degli aeroporti e delle stazioni) in cui l’offerta di prodotti salutari e pronti al consumo è in aumento per rispondere a una domanda sempre crescente.
Le referenze più alto vendenti sono gli smoothies fragola, mela, banana e il tropicale mango e passion fruit. Ottimi risultati anche per la novità dell’anno mela, sedano, spinaci e zenzero.
La frutta esotica, anche in quarta gamma, sta dando risultati positivi? Che aspettative e novità per il Natale?
La frutta esotica è protagonista in quarta gamma. La regina delle referenze è l’ananas, nei suoi diversi tagli e formati; la macedonia esotica, il cocco e il duo mango e papaya completano l’assortimento standard, e riscuotono sempre un grande successo. Durante le festività la gamma si amplia con i piccoli esotici, come physalis e dragon fruit, utilizzati anche per le preparazioni tipiche del periodo natalizio.
Quale packaging sta adottando F.lli Orsero? Ci saranno anche soluzioni compostabili?
Sin dall’inizio del nostro progetto di quarta gamma abbiamo posto attenzione al packaging, e scelto per la nostra frutta confezioni in Rpet.
Proponiamo i nostri prodotti anche in confezioni compostabili in pla, che hanno però limiti legati non solo al costo ma anche alla disponibilità e della gestione della materia prima, e quindi non risultano idonei per tutte le richieste e tutti i clienti.
Continuiamo a lavorare a contatto diretto con aziende e università sull’innovazione, per studiare nuovi approcci che ci permettano di offrire sempre la soluzione migliore in tema di circolarità del packaging.
F.lli Orsero è fortemente impegnata sullo spreco alimentare, dalla collaborazione con Too Good to Go, a quella con Apeel: che novità su entrambi i fronti?
La lotta allo spreco alimentare è al centro della nostra strategia di sostenibilità e si concretizza nel perseguimento di due obiettivi: sondare e testare innovazioni dedicate a questa causa e coinvolgere tutti i nostri stand di mercato in attività dedicate alla lotta allo spreco. Questi obiettivi si sviluppano in parallelo al lavoro che facciamo già nei i nostri magazzini di tutta Europa, nei quali ci impegniamo per recuperare le eccedenze e le doniamo ai banchi alimentari, grazie all’ accordo a livello europeo siglato con Feba (European Food Banks Federation)
Per quanto riguarda le innovazioni, collaboriamo da diversi anni con Apeel, azienda americana con la missione di ridurre lo spreco alimentare attraverso l’implementazione di innovazioni. Il progetto si concretizza in produzione presso Acapulco, l’azienda del Gruppo Orsero ubicata in Messico, che sta utilizzando la protezione a base vegetale di Apeel sugli avocado prodotti e distribuiti. L’innovazione permette di raddoppiare la durata di conservazione dei prodotti e ridurre notevolmente lo spreco lungo tutta la filiera.
Sui mercati, invece, abbiamo creduto nel progetto di Recup, una giovane realtà attiva a Milano e Roma che, grazie ai suoi numerosi volontari, opera anche nei mercati all’ingrosso, recuperando le eccedenze e suddividendo ciò che è ancora consumabile da ciò che non lo è, per poi donarlo ad associazioni come Banco Alimentare, Pane Quotidiano e Croce Rossa.
Tra le partnership siglate di recente e legate al mondo della lotta allo spreco, infine, c’è quella con Too Good To Go. Attiva sulle piazze di Milano, Verona e Pescara, la collaborazione si è fortificata nei mesi con l’obiettivo studiare insieme nuove attività congiunte e allargare il perimetro anche agli altri paesi europei in cui il Gruppo opera. Siamo stati molto felici di aver aderito al loro Patto contro lo spreco alimentare e aver condiviso anche con loro il nostro evento Reflection. L’installazione, realizzata nel maggio di quest’anno a Milano, è stato il nostro progetto di comunicazione e sostenibilità 2022, e aveva l’obiettivo di informare e sensibilizzare le persone sul tema dello spreco alimentare attraverso un’esperienza immersiva e l’incontro con i volontari di Banco Alimentare, Pane Quotidiano e Recup.
Dal fresco in edicola a quello in autogrill: qual è la strategia di distribuzione nei diversi canali?
Le referenze di quarta gamma non solo si prestano al mondo della gdo ma anche ai canali alternativi e al segmento del travel retail, dove si incontra una domanda crescente di prodotti ad alto contenuto di servizio, freschi, sani e di qualità, da consumare fuori casa.
Al fine di soddisfare anche occasioni di consumo on the go, la nostra strategia di distribuzione si allarga fino a canali alternativi, legati al mondo Fafh (Food Away From Home). Un segmento in cui si lavora con logiche e strumenti in parte differenti dalla vendita in gdo, ma in cui rimane come punto fermo la qualità del prodotto, che è ricercata dal consumatore e necessaria, anche per far crescere la categoria.
Ed è qui che il marchio fa la differenza, portando un forte valore aggiunto: è la firma a garanzia di qualità del prodotto. Dietro c’è la selezione di materie prime d’eccellenza, un lavoro di preparazione artigianale della frutta nei quattro siti dislocati sul territorio nazionale, e un servizio puntuale in A x A che ne assicura la freschezza.