Fake news, mele delle Val di Non lavate con idrocarburi e maturate con gas tossici

L’etilene scambiato per un pericoloso gas, la tracciabilità che diventa il lavaggio con i solventi: i danni delle bufale sul web

Le mele Melinda della Val di Non e Val di Sole, con il bollino blu, che trasmette qualità da 25 anni
Le mele Melinda della Val di Non e Val di Sole, identificate dal bollino blu, che trasmette qualità da 25 anni

Le mele della Val di Non lavate con solventi e idrocarburi e maturate in cella con gas tossici. Peccato che sia una bufala come tante che girano sul web. Un danno enorme per l’industria agroalimentare.

15 milioni di italiani che cercano sul web informazioni relative alla salute a rischio di incappare in bufale

Secondo una ricerca del Censis, sono 15 milioni gli italiani che cercano informazioni relative alla salute sul web. Le fake news nel mondo alimentare occupano una buona parte e rischiano di deviare molti di loro su convinzioni totalmente infondate. Tanto che Coldiretti con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, ha lanciato la campagna #stopfakeatavola, per contrastare le tante falsità.

Gira sui social network, come esempio, un post virale, scovato dal blog Butac, che si dedica alla lotta contro le bufale. In perfetto stile complotti stico, racconta  un segreto sulle mele Melinda: quando appare cerchio con una “F” al suo interno significherebbe lavaggio con “idrocarburi e trifluoro-tricloroetano (solventi R113 e idrocarburi)”. Peccato che invece il simbolo serva a identificare  la cooperativa che l’ha coltivata.

Il bollino identificativo delle mele Melinda

Il nostro inconfondibile bollino blu, la nostra carta d'identità. Tutto quello che dovete sapere sulle nostre mele… è scritto qui. Ecco come leggerlo!

Publiée par Melinda Val Di Non sur Mardi 22 janvier 2019

Su un altro sito, riporta Butac, si racconta che le mele prima di venire messe sul mercato vengono mantenute con un gas tossico. Sfugge anche in questo caso che il gas tossico sia l’etilene, un ormone vegetale gassoso rilasciato dalle piante che stimola la maturazione della frutta. Ed è  prodotto tra l’altro naturalmente  e in grande quantità dalle mele. È infatti buona abitudine, se si ha in casa della frutta acerba, metterla vicino a mele, o anche kiwi, per accelerarne la maturazione. “La banana, a 15 °C, produce 5 microlitri di etilene per kg ogni ora”, ricorda per esempio il chimico e saggista Dario Bressanini.

Melinda, Consorzio che raggruppa sedici cooperative ortofrutticole alle quali confluiscono le proprie mele 4mila soci frutticoltori della Val di Non e Val di Sole, è da sempre un brand apprezzato e conosciuto non solo per la qualità ma anche per gli investimenti innovativi nella sostenibilità. Come i 30 milioni di euro spesi  per celle naturali in cave sotto le Dolomiti. Qui, dove la temperatura è costante a 10 gradi, sono state ricreate particolari condizioni d’aria, umidità e temperatura che permetteno di conservare le mele un anno.

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