Smurfit Westrock Italia, il packaging in carta è una necessità #vocidellortofrutta

Il ceo Gianluca Castellini, protagonista a Macfrut, racconta i prossimi investimenti del Gruppo che intercetta la transizione sostenibile sull’imballaggio richiesta dal Ppwr

Giianluca Castellini, ceo di Smurfit Westrock Italia, con il ministro Lollobrigida a Macfrut 2025
Giianluca Castellini con il ministro Lollobrigida a Macfrut 2025

Smurfit Westrock, nuova realtà globale frutto della recente fusione tra l’irlandese Smurfit Kappa e l’americana WestRock, è diventato il primo Gruppo al mondo nel settore di soluzioni di imballaggio a base carta. A Macfrut 2025 la presenza è stata da protagonista, con il ceo di Smurfit Westrock Italia, Gianluca Castellini, a dibattere (Sostenibili per natura il titolo della tavola rotonda) con Cristian Moretti, direttore generale di Agrintesa, sui temi di attualità come il nuovo Ppwr che entrerà in vigore ad agosto 2026. A margine dell’evento abbiamo intervistato Castellini.

Il regolamento imballaggi spinge verso soluzioni sempre più sostenibili. Il mondo ortofrutticolo sta sposando questa scelta, anche se non mancano alcune critiche su un’eccessiva penalizzazione della plastica. Perché è giusta questa transizione?

In quanto produttori di carta e cartone, non abbiamo mai demonizzato la plastica e chi la produce. Sono due materiali con caratteristiche e funzioni diverse che possono coesistere, ma è altrettanto vero che negli anni si è abusato nell’uso di materiali ad alto impatto ambientale e oggi le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. E non ci voleva un regolamento europeo per farcelo notare. D’altra parte molti dei punti citati nel regolamento erano e sono già parte delle abitudini dei consumatori. Come, per esempio, la scelta di packaging in materiali cellulosici e, in particolare, l’acquisto di frutta e verdura o altri prodotti alimentari come pasticceria e gastronomia in vaschette a base carta anziché in plastica. Dai dati di un’indagine di Nomisma del 2024, secondo il consumatore l’imballaggio di un prodotto è sostenibile quando non ha packaging in eccesso (45% delle risposte), interamente riciclabile (43%), plastic free (29%). I nostri prodotti sono una risposta a una tendenza in atto da tempo e che oggi è diventata una necessità urgente.

Innovazione, controllo della filiera: quali sono i plus tecnologici di Smurfit Westrock?

SW è un esempio reale di economia circolare: a livello globale possiamo contare su un processo integrato che va dalla gestione delle foreste secondo i criteri dei più elevati standard internazionali alle cartiere; dagli stabilimenti di trasformazione agli impianti di riciclo. E anche in Italia. Credo siamo l’unico caso di azienda del settore packaging che racchiude tutte le attività cui si aggiungono il centro di R&S a Pastrengo e un nuovo Solution Centre ad Asti appena aperto e anche la divisione Machine Systems a Orsenigo (Como) che realizza macchine per gli imballaggi. Per restare leader ci vuole un’innovazione continua di processo e di prodotto e continui investimenti. Dopo aver già investito oltre 100 milioni di euro negli ultimi 4 anni, stiamo finalizzando il piano strategico che prevede ulteriori 100 milioni di investimenti entro il 2030: tra questi l’installazione di una nuova linea ondulatore di ultima generazione e muovi macchinari di trasformazione in Toscana.

Le vaschette Safe&Green di Smurfit Westrock offrono soluzioni personalizzabili per una vasta gamma di prodotti, fino a quelli più delicati come i frutti di bosco, oltre a fungere anche da veicolo di comunicazione del brand.

La linea di vaschette compostabili Safe&Green
La linea di vaschette Safe&Green

La nostra gamma Safe&Green nasce tenendo conto delle esigenze di tutti gli attori della filiera: dal coltivatore al trasformatore, dal trasportatore al consumatore finale. Ognuno con le sue esigenze e necessità che sono state analizzate dettagliatamente. Pensiamo ai vari tipi e dimensioni di frutti, alle necessità logistiche, alle modalità di trasporto. Abbiamo una gamma molti diversificata che si accresce continuamente anche perché uno dei nostri plus è la condivisione fra le nostre centinaia di experience centre in ogni Paese del mondo in cui SW è presente. Il successo è dovuto a moti fattori: principalmente il minimo impatto ambientale del materiale, la sua biodegradabilità, la riciclabilità e, molto apprezzata, la versatilità che rende una semplice vaschetta in cartone un mezzo di comunicazione di grande visibilità.

Better Planet Packaging è l’iniziativa lanciata da Smurfit Westrock per raccogliere i numerosi casi di successo volti a sostituire materiali ad alto impatto ambientale con soluzioni in carta e cartone. Ci può raccontare qualche best practice? Quali aziende italiane sono clienti o hanno oggi siglato delle partnership con Smurfit Westrock?

Una delle più recenti case history è stata realizzata con uno dei numeri uno della gdo in Italia, Coop, e con un loro fornitore, Freddi Dolciaria. Insieme abbiamo contribuito a eliminare oltre 4 tonnellate di plastica dalle confezioni di alcuni prodotti venduti nella linea Spesotti di Coop. Abbiamo sostituito il tradizionale sacchetto flow-pack in materiale plastico che racchiudeva le merendine con un imballaggio in cartoncino riciclato, stampato e fustellato. La stampa offset utilizza colori e vernici adatti ad avvolgere prodotti alimentari e assicura una grafica di grande impatto e visibilità sugli scaffali. Un altro caso di BPP recentissimo riguarda la Mazzilli Surgelati, azienda di pasticceria pugliese che per i suoi prodotti ha adottato una strategia mirata alla riduzione dell’impiego di plastica monouso nel packaging, pari a 21 tonnellate di materiale plastico a favore di soluzioni più sostenibili e responsabili. Fra queste le scatole realizzate in cartoncino nello stabilimento di Orsenigo.

Qual è il feedback ricevuto a Macfrut?

Macfrut per noi è una vetrina importante, perché negli anni la rassegna è diventata un punto di riferimento per il settore ortofrutticolo non soltanto nazionale. Qui sono presenti i nostri principali clienti con cui abbiamo instaurato una relazione di concreta partnership: ne è un esempio l’evento che abbiamo realizzato il primo giorno con Agrintesa, la cooperativa agricola che associa quasi 4.000 produttori di ortofrutta e uva da vino. A Macfrut abbiamo portato la visione di entrambi sulla sostenibilità che vede dei valori in comune, valorizzazione della filiera, innovazione di processo e un impegno verso i giovani. Essere in una fiera come Macfrut significa non soltanto sviluppare il proprio business, ma promuovere una cultura “green” ciascuno per la propria parte.

 

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