Phenix Italia, la app antispreco punta ai retailer #vocidellortofrutta

La piattaforma, che valorizza l’invenduto, da aprile è attiva su Milano e riunisce 200 punti di vendita, per un terzo di frutta e verdura, e conta 35mila download. L’obiettivo è coinvolgere la gdo. “Abbiamo acquisito Myfoody“ annuncia il country manager Italy, Julien Fanara

La app di Phenix Italia con il filtro frutta e verdura
La app di Phenix Italia

Dalla Francia, dove è nata, passando per Spagna, Portogallo, e Belgio, ora anche in Italia. Phenix vuole unire tutti i player della filiera agroalimentare, retail, industria, consumatori, associazioni caritatevoli, in un progetto a 360 gradi contro lo spreco alimentare. Nel nostro Paese ha lanciato una app di geolocalizzazione che permette di acquistare la merce invenduta della giornata a prezzi dimezzati, in negozi di frutta e verdura.

Da Milano, dove la piattaforma è attiva da aprile con 35 mila utenti iscritti, punta all’espansione al Nord Italia e soprattutto al coinvolgimento di catene di supermercati, come accade nel Paese transalpino con insegne del calibro di Carrefour, Auchan, Leclerc, Intermarché. Il primo passo è l’acquisizione di Myfoody, che lavora con 200 punti di vendita sparsi in tutta Italia di Lidl e Unicoop Tirreno, come annuncia Julien Fanara, country manager Italy per Phenix.

Nasce Phenix Italia, con quali obiettivi?

Julien Fanara, country manager di Phenix Italia
Julien Fanara

Phenix è stata fondata nel 2014 in Francia per affrontare il tema dello spreco alimentare e fare da ponte tra gdo e le associazioni di beneficenza, sulla scorta anche della legge francese che obbligava oltre i 4000 mq a stringere legami per donare, con la spinta di importanti incentivi fiscali. Ci siamo poi espansi in altri Paesi, come Spagna, Portogallo, e da quest’anno anche Belgio e Italia. L’obiettivo è arrivare nel 2023 a dieci Paesi. La strategia è il consolidamento del mercato europeo e l’Italia è un mercato fondamentale.

Come funziona il sistema? Da cosa differisce rispetto ad altre app come To Good To Go, che connettono produzione e distribuzione alimentare con i consumatori?

Punto di forza che ci contraddistingue è un approccio globale a 360 gradi dello spreco. Siamo partiti dalla gdo, come ponte verso le associazioni ed è tuttora la nostra attività principale. In Francia rappresentiamo il 5% delle donazioni annuali, come volumi. Abbiamo però sviluppato altri servizi per la gdo, tra questi la possibilità di controllare le date di scadenza con un tool digitale, veloce e affidabile. E altri prodotti con lo scopo di arrivare allo zero spreco. L’ultimo di questi che abbiamo lanciato è l’app antispreco. In Italia abbiamo cominciato con questa, mentre non abbiamo ancora stretto accordi con enti caritatevoli.

Come funziona questa app?

La app di Phenix Italia con il filtro frutta e verdura
La app di Phenix Italia

Siamo partiti dall’area metropolitana di Milano, che ci dà visibilità e ha cicli di vendita veloci. Attraverso l’app e il servizio di geolocalizzazione l‘utente entra in contatti al momento con circa 200 punti di vendita: un terzo sono negozi di quartiere di frutta e verdura, il resto, panetterie, pasticcerie e altro (non abbiamo ancora catene di supermercati, anche se è la nostra priorità). E può vedere quali di questi offrono prodotti rimasti invenduti durante la giornata e che si possono acquistare tramite box.

Nelle box c’è frutta e verdura, mediamente per 2-4 pasti, e alcune sono a sorpresa in base alle rimanenze. Il prezzo medio è cinque euro rispetto ai dieci di base, quindi lo sconto è del 50% ma può arrivare anche a due terzi. Abbiamo calcolato che un consumatore può risparmiare circa 700  euro all’anno. L’app dispone di filtri e si può selezionare, in base alle preferenze, per esempio, prodotti bio o vegani o halal. L’orario di ritiro lo stabilisce il negozio ma è tutta merce fresca di giornata.

C’è anche un servizio di delivery delle box?

Lo abbiamo testato ma avviamo deciso di non proporlo perché economicamente non sostenibile, visti i bassi prezzi delle box. Vogliamo favorire l’interazione sociale, incontrare il fruttivendolo sotto casa e tornarci. Forniamo noi il packaging in carta Kraft riciclata e brandizzata Phenix ai negozi.

Quali numeri vi ponete come obiettivo?

Siamo partiti a Milano ad aprile e abbiamo 35 mila utenti, più di 200 negozi, in crescita, di cui un terzo relativi a frutta e verdura. Veicoliamo prodotti anche di fruttivendoli storici, che in alcuni casi sembrano gioiellerie. Da Milano vogliamo scalare altre città al Nord, come Torino. L’obiettivo è crescere mese dopo mese. Abbiamo acquisito un player italiano, Myfoody, che lavora con 200 punti di vendita sparsi in tutta Italia di LidlUnicoop Tirreno. Ci aiuterà a fare il salto verso la gdo che rimane il nostro obiettivo anche per l’Italia. In Europa serviamo 10 mila negozi e 1500 sono punti di vendita di catene dell’alimentare. In Francia, ci sono, per esempio, Carrefour, Auchan, Leclerc, Intermarché, con uno o più servizi. Phenix vuole unire tutti i player della filiera agroalimentare, industriali, gdo, consumatori, associazioni.

Feedback dai clienti?

I negozianti apprezzano il fatto che sia un’iniziativa che dà visibilità al loro negozio: spesso non c’è questa possibilità di farsi conoscere anche se hanno prodotti buonissimi. E poi perché attirano una fetta più giovane di clientela, valorizzando prodotti che sarebbero destinati allo spreco. I clienti sono ovviamente attirati dallo sconto ma apprezzano anche il sistema dei filtri e quello per cui più acquisti box o inviti amici più accumuli punti e hai diritto a ulteriori sconti.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome