La rivoluzione del packaging, a che punto siamo

Il convegno dell'Associazione Nazionale delle Donne dell'Ortofrutta ha permesso di conoscere le storie di esponenti della produzione, industria e gdo

Alla luce della nuova normativa europea sulla riduzione dell’uso delle plastiche il mondo del packaging sta affrontando un momento di grande snodo tra esigenze di sostenibilità che devono però conciliarsi al contempo con il rispetto della normativa sul food contact e con le richieste dei produttori alimentari di mantenere o allungare la shelf life delle referenze.

Di nuovi materiali e del futuro della plastica si è parlato al convegno organizzato dall’associazione nazionale Le Donne dell’Ortofrutta in occasione dell’annuale appuntamento dell’8 marzo.

All’incontro, moderato da Raffaella Quadretti, giornalista di Edagricole Gruppo Tecniche Nuove, sono intervenuti i vari anelli del settore e tutti si stanno attivando per rispondere a una rivoluzione ormai in atto.

Come si muove la gdo: i casi di Coop Italia e Unes

Nel mondo della grande distribuzione Coop Italia ha avviato un piano molto preciso che prevede la riduzione dell’uso degli imballaggi in tutti i prodotti a marchio ed entro il  2025 l’utilizzo di 6.400 tonnellate di plastica riciclata al posto di quella vergine.

Unes sta cercando di incrementare le vendite di frutta e verdura sfuse concentrandosi sulla valorizzazione del prodotto, mentre per la linea Il Viaggiator Goloso il packaging diventa strategico per l’identificazione del brand e delle peculiarità dei prodotti e quindi l’insegna si sta orientando verso imballi di cartone ondulato o altri materiali biodegradabili.

Tra bioplastiche ed economia circolare

Sul fronte dei produttori di packaging Infia, produttore di vassoi in Pet 100% riciclabili, sottolinea l’importanza di sviluppare soluzioni pensate per essere facilmente e completamente riciclate; Bio-On, azienda che trasforma gli scarti agricoli in bioplastiche, ha avviato con Rivoira il progetto Zeropack rivolto espressamente al settore ortofrutticolo. il prossimo ottobre è previsto il lancio dei primi prodotti.

Cpr System sostiene la ricerca nel design industriale con il progetto Open innovation program. Mentre Bestack ha tenuto a sottolineare come l’utilizzo del cartone Attivo garantisca una shelf life più alta all’ortofrutta, in un’ottica antispreco.

Orsini & Damiani lanceranno in autunno una nuova linea di I gamma evoluta a marchio proprio con vassoio e film riciclabile mentre per Chiara Venturini, tecnologa alimentare, la ricerca nei prossimi mesi si concentrerà molto sull’applicazione su scala industriale dei film edibili.

I progetti per il 2019 dell’Associazione le Donne dell’Ortofrutta

Il convegno è stata anche l’occasione per Alessandra Ravaioli, presidente dell’Associazione Le Donne dell’Ortofrutta di annunciare i progetti per il 2019 tra cui la registrazione a livello europeo del proprio marchio non solo per i prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati, ma allargandolo anche alla cosmetica e agli eventi.

L’obiettivo? Favorire lo sviluppo di progetti di co-branding tra le associate e dare visibilità al mondo femminile professionale a tutti i livelli della filiera, dalle vivaiste alle comunicatrici.

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