InKarta rivoluziona il pack di frutta e verdura #vocidellortofrutta

Un involucro interamente smaltibile nella carta, con finestra trasparente in idrato di cellulosa: 100% riciclabile e migliore qualità del macero grazie alla tecnologia Now dell’azienda Policarta AFC. “Sulle patate e carote raddoppia la shelf-life” racconta il ceo Giuseppe Merloni

Il packaging di Inkarta, è già utilizzato su molti prodotti ortofrutticoli
Il packaging di InKarta

Realizzare un packaging in carta per l’ortofrutta nelle sue diverse declinazioni: fresco, secco, surgelato. Un prodotto innovativo, 100% riciclabile, senza alcuna presenza di materiali di origine fossile. Con questo obiettivo è nata a Cesena inKarta, fondata da un gruppo di persone con pluridecennale esperienza nel campo dell’automazione e del packaging industriale per ortofrutta. inKarta ha reso questo materiale “lavorabile” sugli impianti di confezionamento esistenti in diversi magazzini ortofrutticoli. I risultati sui primi prodotti testati sono molto positivi. A cominciare dalle patate, cipolle e carote con una shelf-life raddoppiata, come racconta il ceo Giuseppe Merloni.

Spieghiamo che cosa fa InKarta e qual è l’innovazione della tecnologia Now.

Kiwi con packaging Inkarta
Kiwi con pack InKarta

InKarta è una new company che propone un’alternativa sostenibile agli imballaggi a base fossile. È nata dopo 5 anni di ricerca in collaborazione con l’azienda Policarta AFC Packaging, in provincia di Viterbo, certificata FSC, che produce bobine in carta. Questa azienda ha diversi brevetti tra cui il Now (No Waste Tecnhology), un trattamento in grado di ripulire tutta la fibra di cellulosa dai materiali necessari a rendere la carta saldabile, stampabile, resistente all’acqua e non solo. Quando la carta finisce nel macero il NoW si attiva e toglie gli inchiostri, i trattamenti anti-umido e i materiali saldanti, lasciando la fibra di cellulosa pulita. E anche la qualità del macero risulta così ottima (Aticelca 501/20 classe A; Standard WMU).

Come si distingue l’involucro di InKarta?

InKarta ha messo in atto un progetto per il settore ortofrutticolo usando solo carta NoW. Si distingue per il logo NoW, ma soprattutto per la macchinabilità di questo involucro: lo abbiamo reso lavorabile sugli impianti di produzione esistenti, sviluppando un ulteriore brevetto dell’involucro sulla saldabilità, la resistenza all’umidità e la finestra ampia e trasparente, che è in idrato di cellulosa. Per l’ortofrutta abbiamo deciso di usare carta Kraft vergine, completamente riciclabile con fibra di prima qualità, che migliora anche la qualità del materiale del riciclato.

Qual è il problema del prodotto in carta sul mercato?

La carta che oggi si usa è prevalentemente accoppiata o laccata, “sporca” di materiali di origine fossile per permetterne la saldabilità o la barriera all’umidità. La carta accoppiata con polimeri a base fossile o laccature è difficile da riciclare, l’accoppiamento dei due materiali rende la qualità del riciclato bassa. Noi non usiamo  materiale di origine fossile, ma una tecnologia innovativa che ci permette di ottenere risultati brillanti come tenuta, saldatura, resistenza al vapore d’acqua. E stampiamo con inchiostri ad acqua.

Per quali prodotti è indicata?

Fagiolini con packaging Inkarta
Fagiolini con pack InKarta

I prodotti testati, per cui già viene utilizzata, sono: patate, cipolle, carote, aglio, scalogno, fagiolini, noci, castagne, kiwi, pomodori, albicocche, prugne, fragole, finocchi. Abbiamo iniziato i test con il radicchio, erbe aromatiche e sedano. Esiste anche un trattamento speciale, Chef pack, indicato per prodotti da forno, e/o microondabili come le patate, carote, fagiolini, che possono andare in forno e cuocere ad alta temperatura in pochi minuti.

Che vantaggi ha la carta, oltre la sostenibilità?

È porosa e traspirante adatta al contenere frutta e verdura, è uno degli ambienti più inospitali per batteri e virus, non favorisce l’insorgenza di muffe. È uno dei circuiti di riciclaggio più virtuosi sia in Italia che in Europa e costa poco.

Che garanzie dà di shelf-life?

Due esami fatti dal laboratorio Astra su carote e patate hanno dato risultati straordinari. Abbiamo fornito un prodotto lavato e completamente bagnato. Nonostante ciò la shelf-life è aumentata più del doppio rispetto agli imballaggi tradizionali in plastica. Non solo, dopo 14 giorni le analisi sensoriali hanno dimostrato che non ci sono sapori determinati dall’effetto dell’invecchiamento, i prodotti in carta risultano più gradevoli. È migliorata la freschezza, grazie al microclima che si crea all’interno del sacchetto. Con la carta il prodotto non subisce ossidazione da raggi UV, causa di inverdimento delle patate da solanina, che è una sostanza tossica.

L’involucro di InKarta è utilizzabile per prima e quarta gamma?

Sulla quarta gamma gli studi fatti finora non hanno dato risultati brillanti, attualmente le insalate di IV gamma sono condizionate in atmosfera modificata con un film barriera e questo ancora le nostre carte non lo permettono. Sulla prima gamma stiamo facendo delle ricerche e i primi risultati sono incoraggianti.

Costi rispetto al prodotto attuale sul mercato?

Siamo l’alternativa più economica alle plastiche, gli aumenti delle materie prime e la tassazione sulle materie plastiche hanno ridotto notevolmente il gap che oggi non è di fatto un limite per la svolta. C’è anche una ricerca tecnologica sugli spessori e l’involucro è assolutamente idoneo sia per prodotti delicati come le fragole quanto per le patate. Per le fragole occorrono vassoi in cartone di protezione con flowpack sempre in carta e idrato di cellulosa.

Da dove viene la carta? Oggi si parla di forti rincari delle materie prime.

Nord Europa. In questo periodo soffriamo come tutti gli aumenti delle materie prime, gli aumenti più importanti sono sul prodotto riciclato, circa il 50%, anche perché gruppi mondiali del settore della distribuzione e logistica ne hanno fatto incetta soprattutto durante la pandemia. Quella vergine ha avuto un aumento inferiore e sul prodotto finito incide meno. Stiamo promovendo i nostri materiali per farli arrivare sui banchi dei supermercati: una busta di patate da 1,5 kg di plastica costa circa 6 centesimi, in carta circa 9, la plastica paga 659 €/ton di Conai, la carta soltanto 25 €/ton.

Quali aziende utilizzano già i vostri prodotti e in quali catene della distribuzione si trovano?

Carote Selenella con packaging Inkarta
Carote Selenella con pack InKarta

Selenella ha adottato il nostro involucro per le carote. Ort.la Parma fornisce patate, cipolle e carote alla grande distribuzione. Ci sono insegne come Magazzini Gabrielli che usano il nostro involucro nella selezione qualità delle patate; Kiwiny, produttore di kiwi bio; poi l’Azienda Agricola Farina Marina per la patata del Trentino di qualità; Ambrosi & Sdei, che fornisce la piattaforma Coop del Centro Italia, per le carote e cipolle; Futuragri patate e cipolle, Jolly Frutta per le noci, CCORAV per i legumi secchi. Abbiamo già clienti soprattutto in Francia, Svizzera e Germania e anche Stati Uniti.

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