Bestack: tra tre anni solo imballaggi certificati

Da qui a 3 anni solo imballaggi certificati. È la promessa di Bestack, il consorzio no profit aperto tra aziende di produzione di imballaggi in cartone ondulato che rappresenta la quasi totalità (97%) del mercato dei cartonati destinati all’ortofrutta.

Le certificazioni. Il coinvolgimento di tutte le imprese che aderiscono al consorzio rappresenta lo step successivo allo studio di filiera realizzato in collaborazione con Wwf Italia per analizzare e migliorare la filiera di approvvigionamento delle materie prime dei propri soci in termini di certificazioni forestali. In particolare, le ultime due sono la certificazione FSC (ente non governativo che ha creato negli anni un sistema di controllo basato su stringenti regole di produzione e utilizzo del legname) e quella PEFC (marchio nato successivamente e creato dai gestori forestali europei).

L’impegno. Bestack, e le attuali nove aziende aderenti, si impegnano a garantire entro il 2018 il totale approvvigionamento di materia prima proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, con piani di reimpianto superiori a quelli di taglio: per ogni albero tagliato ne vengono piantati da 3 a 5.

Imballaggi e ortofrutta. «In questo modo sosteniamo la produzione ortofrutticola italiana nel mondo – spiega Claudio Dall’Agata, direttore di Bestack -. La nostra è una scelta strategica finalizzata a migliorare il posizionamento competitivo del settore imballaggi di cartone ondulato e dare elementi di miglioramento competitivo all’ortofrutta nel mondo perché la competitività passa non solo dalla qualità del prodotto ma anche qualità del prodotto-servizio con le skill ulteriori che questo può offrire».

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