Spreafico, avanti con le filiere controllate made in Italy #vocidellortofrutta

“Saranno una delle iniziative che con forza porteremo avanti e coltiveremo per il futuro” annuncia l’amministratore delegato Raffaele Spreafico dopo il lancio del progetto melagrana italiana. Gli investimenti sui pack ecosostenibili per la vendita di frutta di prima gamma, a cominciare dal kiwi. “È un obiettivo importante che vogliamo declinare anche su altre referenze”

L’Ad Raffaele Spreafico
L'amministratore delegato Raffaele Spreafico

“Le continue richieste da parte degli acquirenti finali di prodotto italiano ci hanno dato la spinta per avviare e credere ancor di più in questo percorso”. Raffaele Spreafico, amministratore delegato, spiega il new deal dell’azienda Spreafico, volto alla valorizzazione della filiera italiana, dopo il recente lancio del progetto melagrana made in Italy. E annuncia investimenti sul fronte dei packaging ecosostenibili per la vendita di frutta di prima gamma, a cominciare dal kiwi: “È un obiettivo importante che vogliamo declinare anche su altre referenze”.

Spreafico recentemente ha lanciato il progetto di filiera della melagrana italiana ma anche I Piccoli per la valorizzazione a scaffale dei berries. È un cambio di strategia verso il controllo delle filiere, puntando soprattutto al prodotto made in Italy?

Il percorso che stiamo intraprendendo, volto alla valorizzazione della filiera italiana, è un progetto molto ambizioso che, in effetti, abbiamo avviato da qualche tempo. Uno dei nostri valori principali, che caratterizza il nostro Dna, è proprio la produzione agricola e sostenere quella italiana, a nostro avviso, è fondamentale. Negli anni il settore agroalimentare è stato fortemente penalizzato e le continue richieste da parte degli acquirenti finali di prodotto italiano ci hanno dato la spinta per avviare e credere ancor di più in questo percorso.

Quali sono i prodotti Spreafico made in Italy?

Melagrana Spreafico di filiera made in Italy
Melagrana Spreafico di filiera italiana

Spreafico, dal 1970, produce e commercializza prodotti italiani coltivati nelle proprie aziende agricole come kiwi, pere, mele e frutta a nocciolo. Di recente ha deciso di arricchire la propria offerta con referenze quali piccoli frutti e melagrana coltivati e prodotti in Italia, concentrandosi sull’opportunità di seguire da vicino la filiera nazionale.

L’impegno si concretizza in diverse attività strategiche: dal fornire assistenza ai produttori, mettendo a disposizione le competenze dei nostri tecnici che possono suggerire varietà adatte ai terreni coltivati, fino a dare consigli circa le tecniche di coltivazione. Oltre a dare assistenza commerciale, grazie all’esperienza acquisita negli anni dall’azienda. Ovviamente, questi supporti – soprattutto quelli tecnici e-agronomici – vengono attuati in base alle esigenze dei nostri partner. In futuro prevediamo di attuare questo stesso approccio anche per i partner stranieri che da più tempo collaborano con noi.

Come lavora Spreafico sull’import?

Spreafico lavora molto anche nell’importazione: in questo caso il rispetto della qualità e delle norme è ancora più importante e il controllo della filiera è forse ancor di più. Alcuni dei requisiti fondamentali che ricerchiamo per avviare collaborazioni durature e di successo Oltreceano sono avere certificazioni Global Gap e Grasp; progetti che supportino il tessuto sociale in cui si trovano, oltre ad attuare metodi di coltivazione che rispettino la natura e l’ecosistema circostante. Sono caratteristiche fondamentali per avere la certezza di proporre ai nostri clienti e consumatori finali prodotti di qualità.

Su quali prodotti state puntando e quali in Gdo hanno le migliori performance?

Sicuramente in questo momento le referenze su cui l’azienda sta intensificando le attività sono sicuramente i frutti di stagione coltivati nelle proprie aziende agricole come pere e kiwi. Il prodotto nazionale, insieme al progetto melagrana Italia firmata Spreafico, rappresentano per noi i prodotti più importanti sui quali investire.

Qual è il vostro impegno sul packaging e sulla sostenibilità?

Progetto I Piccoli Spreafico
I Piccoli Spreafico

Il tema della sostenibilità è molto delicato e in continua evoluzione, dettata anche dalla pandemia. Durante i primi mesi del 2020 la velocità di acquisto ha modificato le dinamiche. La necessità di fornire prodotti confezionati, sicuri e dall’animo eco, ci ha messo nell’ottica di trovare soluzioni che potessero soddisfare queste essenziali necessità.

In questo momento stiamo facendo investimenti e lavorando alla finalizzazione di pack ecosostenibili per la vendita di frutta di I gamma – in particolare per i kiwi – che siano il più naturali possibili riducendo il coinvolgimento di materie plastiche. È un obiettivo importante che vogliamo declinare anche su altre referenze.

Quali sono i progetti su cui state lavorando?

Stiamo lavorando su diversi fronti, sia in termini di relazione con i nostri partner sia su nuove attività. Abbiamo colto l’occasione per rivedere la natura di alcuni progetti che ci piacerebbe poter rilanciare nei prossimi mesi, rendendoli più attuali e in linea con le nuove esigenze e necessità. Il progetto di filiera sarà, sicuramente, una delle iniziative che con forza porteremo avanti e coltiveremo per il futuro.

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