AgriPat, la distribuzione partecipi al rincaro dei costi della materia prima

Appello della Op di patate che associa mille aziende agricole: aumenti insostenibili

Il settore pataticolo italiano è in difficoltà
Il settore pataticolo italiano chiede attenzione

L’aumento dei costi di energia, trasporti, materiali di imballaggio stanno diventando inostenibili. AgriPat società agricola cooperativa, Organizzazione di produttori di patate che associa circa mille aziende agricole, chiede alla distribuzione organizzata nazionale un approccio condiviso. Altrimenti il settore pataticolo italiano presto non sarà più nelle condizioni di produrre, fa sapere.

Gas, energia, trasporti, imballaggi: “Gli aumenti non possono scaricarsi sul’anello più debole della filiera”

L'Op AgriPat associa circa mille aziende agricole
AgriPat associa circa mille aziende agricole

I  numeri dei rincari, citati da AgriPat nel raffronto tra ottobre 2021 e ottobre 2020, sono inequivocabili: +254% del costo della materia prima gas; +106% per la componente energia; +20,9%, per i materiali di imballaggio (carta, cartone e plastica); e +15% dei trasporti.

Le difficoltà coinvolgono anche produzioni di eccellenza, come i Consorzi Patata di Bologna Dop e Patata Italiana di Qualità, conosciuto con il marchio Selenella, di cui AgriPat è stato socio promotore e costitutore. “Chiediamo una strategia di gestione partecipativa concreta e un confronto puntuale sull’aumento dei costi di produzione e trasformazione, che non può restare a completo carico delle aziende agricole, l’anello più debole della filiera. Auspichiamo che le posizioni di chiusura della distribuzione organizzata, registrate negli ultimi mesi, vengano rapidamente superate per consentire una più equa distribuzione del valore all’intera filiera” scrive Agripat.

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