Al via un nuovo corso Its per formare gli esperti della trasformazione ortofrutticola

Parte a Cuneo la quarta edizione: 680 ore di stage in aziende, focus anche su certificazioni, sicurezza alimentare ed etichettatura

Cresce la necessità di aziende e territori di avere figure professionali esperte nella trasformazione ortofrutticola
Cresce la necessità di aziende e territori di avere figure professionali esperte nella trasformazione di frutta e verdura

A Cuneo parte un nuovo corso biennale Its dedicato alla trasformazione ortofrutticola. I diplomati acquisiscono le competenze specifiche, teoriche e pratiche, relative al ciclo completo della trasformazione dei prodotti ortofrutticoli, dalla seconda fino alla quinta gamma. Con una conoscenza approfondita dell’intero processo produttivo, anche sui temi della gestione qualitativa collegata alle certificazioni volontarie e della sostenibilità ambientale, dalla materia prima fino alla distribuzione finale. “È il quarto percorso della trasformazione ortofrutticola -fa sapere Rossella Briano, coordinatrice dei corsi Its -: ogni anno parte un biennio.  Siamo in fase di selezione e in attesa della conferma del finanziamento della Regione Piemonte. Abbiamo una buona richiesta, l’obiettivo è arrivare a una trentina di allievi. Possono partecipare interessati al settore da tutta l’Italia”.

Il territorio ha necessità di figure con competenze tecniche

La gamma dei trasformati elaborati nel corso Its va dalla seconda alla quinta gamma
La gamma dei trasformati va dalla seconda alla quinta gamma

Il corso nasce per rispondere alla necessità delle aziende di inserire persone con competenze non solo scientifiche ma anche tecniche. “L’Università forma benissimo dal punto di vista teorico ma manca  la parte pratica. Il corso prevede 680 ore di stage in aziende e circa 300 ore di laboratorio dove i ragazzi svolgono, insieme ai docenti, tutti i processi di trasformazione, della seconda alla quinta gamma”.

Il territorio ha necessità di trasformazione: mele, pesche, kiwi, Fagiolo Cuneo Igp, cavoli, carote. “Lavoriamo molto la castagna, dolce e salata, legumi, trasformati vegan. Si fanno prove per la quarta gamma usando diversi tipi di coating con test di shelf-life. Poi confetture, marmellate e canditi, liquori per la frutta, succhi, succhi e polpa, macerati da gemmoderivati, giardiniere, paté, hummus, pesti, salse di noci e frutta secca. C’è anche una parte sui fermentati, molto in voga, kombuche, cipolle, crauti”.

Sempre più importanti stanno diventando le competenze sulla sicurezza alimentare e controllo qualità. “La parte igiene e Hccp è cruciale: ci sono 40 ore. Quest’anno approfondiamo poi le certificazioni, Global Gap, Biologico, Brc,  Iso 9001, sostenibilità ed economia circolare; c’è poi una parte relativa al controllo della spesa per la materia prima ed etichettatura: spesso le piccole aziende non hanno competenze su comunicazione e marketing”.

Gli sbocchi professionali

I percorsi ITS sono corsi post diploma di formazione terziaria, che guardano a sbocchi professionali. Sono fortemente connessi con le aziende del settore e sono gratuiti, in quanto interamente finanziati da Fse, Miur e Regione Piemonte. Le opportunità lavorative sono, per esempio, relative alle mansioni di controllo qualità, non solo in piccole cooperative ma anche in medie e grandi aziende, in laboratori di sperimentazione nuovi  prodotti. “Serve anche per chi vuol aprire una propria azienda e diventare imprenditore”. Il superamento di un esame, alla fine del biennio, lo equipara a uno svolgimento di praticantato, necessario per gli albi professionali. Le candidature al corso sono aperte e termineranno il 15 ottobre 2020.

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