Made in Italy, è nata l’alleanza salva spesa

Coldiretti, Filiera Italia e gdo per garantire regolarità delle forniture e combattere le speculazioni. Prandini: "Aperti alle altre organizzazioni"

Il neopresidente nazionale dell'associazione Coldiretti, Ettore Prandini
Il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini

Coldiretti e Filiera Italia insieme alla grande distribuzione lanciano l’alleanza salva spesa made in Italy, un’iniziativa contro tutte le forme di speculazione sul cibo lungo la filiera in tempo di Coronavirus. L’adesione da parte della Gdo è massiccia, con le insegne Conad, Coop, Auchan, Bennet, Cadoro, Carrefour, Decò, Despar, Esselunga, Famila, Iper, Italmark, Metro, Gabrielli, Tigre, Oasi, Pam, Panorama, Penny, Prix, Selex, Superconti, Unes e Vegè tutte schierate.

“L’idea è avere agricoltori, industrie alimentari e distribuzione commerciale impegnati per garantire regolarità delle forniture alimentari agli italiani e a combattere ogni forma di speculazione”, spiega Ettore Prandini, presidente della Coldiretti.

E, se in questi momenti di particolare emergenza la catena produttiva, logistica e distributiva è riuscita a garantire i beni necessari per tutte le famiglie italiane, ora la filiera chiede di “contraccambiare il favore”. Come? Chiedendo alle famiglie, per senso di responsabilità, di comprare prodotti italiani ogni volta che possono.

Premiare le pratiche corrette e trasparenti

“Da parte nostra – continua il presidente Coldiretti – vigileremo perché lungo l’intera filiera sia premiato e valorizzato chi adotta pratiche commerciali corrette e trasparenti. Escludendo e denunciando chiunque, in un momento così delicato, speculi o approfitti di situazioni di carenza o di surplus di prodotto, abbassando il prezzo dei prodotti più richiesti”.

Intanto, a Governo e autorità si chiedono provvedimenti chiari e semplici che permettano con la massima sicurezza possibile la continuità della raccolta, della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei prodotti di largo consumo.

“Per questi obiettivi – conclude Prandini – faremo tutti gli sforzi necessari e invitiamo tutte le altre organizzazioni dell’agroalimentare ad aderire a questi impegni e ad unirsi a noi in questa battaglia fatta nell’interesse di una filiera virtuosa, dei cittadini italiani e, più in generale, del nostro meraviglioso Paese”.

La filiera agroalimentare vale 538 miliardi di euro, pari al 25% del Pil, e offre lavoro a 3,6 milioni di persone impegnate a garantire ogni giorno le forniture alimentari attraverso 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari e 230mila punti di vendita in Italia.

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