
La fusione di Fruit Modena Group in Agrintesa è realtà: l’assemblea straordinaria del 24 ottobre, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi, ha approvato una delle più importanti operazioni di aggregazione cooperativa dell’ortofrutta emiliano-romagnola.
Un catasto ortofrutticolo di oltre diecimila ettari
Gli effetti giuridici si avranno partire da gennaio 2026, portando il catasto ortofrutticolo della cooperativa a 10.500 ettari, cui si aggiungono 7.300 ettari di vigneto. La collaborazione tra le due realtà era già in corso dal mese di maggio, con una cogestione del prodotto e un’integrazione gestionale e commerciale progressiva: le due cooperative sono socie della stessa Organizzazione di produttori, Apo Conerpo, e fra le fondatrici del Consorzio Opera la Pera.
Fruit Modena Group, realtà specializzata nella produzione e lavorazione di pere con un catasto di oltre 1.100 ettari e moderne strutture dedicate, porta in dote una consolidata esperienza su questo frutto. “Il Consiglio di amministrazione e l’assemblea dei soci -spiega Adriano Aldrovandi, presidente di Fruit Modena Group- hanno ritenuto che la fusione in Agrintesa rappresentasse la strada migliore per garantire continuità alla nostra storia e, al tempo stesso, ampliare le opportunità per i nostri produttori. L’operazione consentirà una diversificazione del paniere, una razionalizzazione delle attività e un miglioramento dei risultati complessivi”.
Tre processi di fusione in un anno e mezzo, approvato il bilancio
“In soli diciotto mesi Agrintesa ha portato a termine tre processi di fusione -ricorda Aristide Castellari, presidente di Agrintesa-: prima Osas in Calabria e Ortolani Cofri in Romagna, ora Fruit Modena Group. La concentrazione delle produzioni e diversificazione dei territori sono i pilastri per garantire continuità e solidità al sistema ortofrutticolo. Questa fusione incrementa in modo significativo il nostro peso specifico nel comparto pere, rendendo Agrintesa ancora più protagonista della filiera”. Soddisfazione anche da parte del direttore generale Cristian Moretti, che sottolinea come la fusione rappresenti “una conferma della capacità di Agrintesa di dare risposte efficaci e di qualità ai produttori associati”.
Approvato anche il bilancio della cooperativa relativo all’esercizio 2024-2025. “Fotografa il ritorno a un’annata produttiva in regime ordinario -spiega Moretti-, con un valore della produzione pari a 404 milioni di euro (448 milioni il consolidato), un incremento del 28% del liquidato ai soci, un patrimonio netto in crescita a 147 milioni e un utile d’esercizio di 840 mila euro (2 milioni consolidato). Significativi gli 11,3 milioni di euro investiti per potenziare ulteriormente automazione e digitalizzazione”.











