Sui social scoppia il caso #Orangegate

È stato definito #Orangegate, lo scandalo dell’arancia. Una vera e propria rivolta che si è sviluppata in poche ore sui social ed ha portato una delle più grandi catene mondiali della Gdo, Whole Food Markets a ritirare un prodotto innovativo da poco messo sul mercato. Si tratta di un mandarino già sbucciato e messo dentro delle confezioni di plastica sigillate.

Sono i paradossi del mercato che nella foga di proporre il prodotto più innovativo, più convenience e più fresh, alle volte fa il cosiddetto buco nell’acqua.

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La storia comincia il tre marzo con un post della blogger americana Nathalie Gordon che, dopo essere entrata in un supermercato Whole Food Markets era rimasta scandalizzata dalle confezioni di mandarino già sbucciato al punto tale da fotografarlo e postare un tweet che recitava testualmente: «Visto che la natura ha trovato un modo per coprire questi mandarini (ndr con la loro buccia) non si capisce il motivo per il quale si debba sprecare così tanta plastica su di loro».

Un’osservazione senza dubbio ineccepibile al punto tale che in poche ore ha creato una vera e propria rivolta sui social incassando più di 100mila like in poche ore e decine di migliaia di condivisioni e commenti al vetriolo.

La rete ha parlato di «Il più sfacciato atto di vandalismo mai visto». O ancora di «Insulto alla sanità mentale» «Perché pelarle per poi ricoprirle di plastica. Perché?».

Un putiferio avvalorato dal fatto che mandarini, così come anche le arance non hanno bisogni di essere lavati per essere consumati e basta solo pelarli dalla loro naturale buccia. Sicché pelarli e ricoprirli di una buccia artificiale ha indignato tutto il mondo della rete, su entrambe le sponde dell’Atlantico, che con l’ashtag #Orangegate che in pochissimo ha raggiunto decine di migliaia di commenti ha spinto l’azienda a ritirare il prodotto e a prendere seri provvedimenti sulla presenza di un prodotto eticamente in contrasto con i principi dell’azienda, dei consumatori e con la modalità dell’offerta.

Walmart ritira il prodotto

Questo il tweet di risposta dell’azienda arrivato dopo poche ore: «Ci scusiamo per il nostro errore. Il prodotto è stato ritirato. Abbiamo deciso di darvi ascolto e lasceremo le arance nel loro packaging naturale ossia la buccia».

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