Ortomad, agricoltura 4.0 per essere ancora più sostenibili #vocidellortofrutta

La società del gruppo La Linea Verde investe nel green e nel digitale, come raccontano Gianluca Boccagna, direttore di stabilimento, e Clotario Maddalo, responsabile ufficio estero

Le coltivazioni in serra di Ortomad, società partecipata da La Linea Verde
Le coltivazioni in serra di Ortomad

Circa 13.500 tonnellate di prodotti orticoli, 500 ettari di produzione da fornitori di filiera, prevalentemente in serra, di cui 170 di proprietà e una decina in bio; 41 milioni di euro di fatturato di cui il 50% maturato con l’export; una grande esperienza sulla pl, due stabilimenti produttivi, uno a Pontecagnano e l’altro a Bellizzi, 350 dipendenti.

Questi i numeri di Ortomad, società del gruppo La Linea Verde, nata nel 1998, con sede nella Piana del Sele, a sud della Costiera Amalfitana. Una green-clad company, amministrata dalla famiglia Maddalo, specializzata nella produzione di insalate 12 mesi l’anno, prima e quarta gamma. Il focus è sull’ambiente: disciplinari rigorosi; un percorso di certificazioni volontarie e un Csr (Codice di responsabilità sociale), per essere un affidabile fornitore della gdo italiana ed estera; impianti e macchinari di ultima generazione, elettrici ed ecologici, un parco automezzi a basso impatto ambientale, come racconta Gianluca Boccagna, direttore di stabilimento, insieme a Clotario Maddalo, responsabile ufficio estero.

Questo “abito verde”, di cui Ortomad è vestita, in cosa si traduce nella pratica?

Rispettiamo i disciplinari di lotta integrata, con un limite di residuo chimico del 70% in meno dei valori consentiti per legge. Applichiamo ferrei disciplinari di produzione per un prodotto di assoluta qualità.

Quali sono i prodotti più alto vendenti della vostra produzione?

Insalate Ortomad, prima e quarta gamma
Insalate Ortomad

(risponde Clotario Maddalo)

Tra le baby-leaf, sicuramente rucola e misticanza. Tra i prodotti a cespo, iceberg, seguito dall’insalata mista.

Quali le referenze che crescono di più?

(risponde Clotario Maddalo)

Da tre-quattro anni il trend estero premia la famiglia dello spinacio, dal baby spinach, al teen spinach, allo spinacione. La rucola consolida la sua posizione.

Sull’agricoltura 4.0 quali soluzioni adottate per ridurre l’uso di agrofarmaci e minore impatto dell’ambiente?

Gianluca Boccagna, direttore di stabilimento di Ortomad, azienda specializzata nella prima e quarta gamma
Gianluca Boccagna, direttore di stabilimento di Ortomad

Quest’anno stiamo portando avanti un progetto importante di agricoltura di precisione, in un contesto di industria 4.0. Stiamo brevettando un software per la gestione completa delle macchine agricole da un lato, e per l’irrigazione controllata e pianificata dall’altro, grazie a un’integrazione delle tecnologie Iot. Questo ci permette di verificare tutte le fasi, dalla semina alla raccolta, e di essere supportati nella gestione idrica e nel corretto utilizzo dei presidi fitosanitari.

Sul fronte della sicurezza del prodotto quali sono le azioni messe in campo?

Coltivazioni insalate Ortomad
Coltivazioni a foglia verde Ortomad

Abbiamo selezionatrici ottiche di ultima generazione su tutte le linee di produzione. L’attenzione al prodotto comincia già in campo, dove impieghiamo diversi macchinari e applicativi. La nostra esperienza sulla quarta gamma ci permette di avere un know-how avanzato per affrontare ogni aspetto della sicurezza del prodotto. Abbiamo affinato diverse tecniche in campo, perché anche il mercato della I gamma è particolarmente sensibile alla questione dei corpi estranei sulla materia prima, che sono sostanzialmente il nemico numero uno.

Dove e cosa commercializzate all’estero?

(risponde Clotario Maddalo)

Il nostro fronte estero sulla prima gamma è ampio e solido, va dal Regno Unito alla Bielorussia. Il nostro business copre 50 Paesi: l’Europa, ma anche mercati extraeuropei, come Ucraina ed Emirati Arabi. L’estero rappresenta circa il 50% delle vendite di Ortomad.

Dove state allora investendo?

Il nostro investimento sul fronte delle certificazioni è uno di quelli cui teniamo maggiormente: l’ultima, l’ambientale Iso 14001, ci rende molto soddisfatti, chiudendo il cerchio disposto già dalla Global Gap, Ifs e da tutte le altre.

Ortomad investe in ricerca e tecnologia
Ortomad investe in ricerca e sviluppo

Investiamo in infrastrutture, con una nuova sala di lavorazione che raggiungerà circa 1.000 mq; sul fronte degli impianti, con l’aggiunta di una linea ad alta prestazione per il confezionamento in flowpack, che ci consentirà di aumentare la produttività mantenendo lo stesso consumo energetico. Il risparmio energetico, infatti, è da sempre un fronte che abbiamo a cuore: da meno di due mesi è stato finalmente completato il nostro impianto fotovoltaico da 520kw, che ricopre l’intera struttura.

In ultimo, ma non per importanza, l’investimento in termini di ricerca e innovazione di processo: la nostra linea pre-lavata è quella in cui possiamo esprimere al meglio la nostra capacità di fare la differenza. Qui, infatti le tecnologie fondamentali per la lavorazione della quarta gamma sono integrate nel processo di prima gamma, realizzare un prodotto realmente innovativo, che risponde ai mercati più esigenti.

Covid-19 e gestione dell’emergenza, come state procedendo?

Ortomad, fase di confezionamento
Ortomad, confezionamento

Abbiamo deciso di aderire al protocollo di vaccinazione per le aziende gestito dalla Confagricoltura Salerno. Prevediamo di poter essere contattati entro il mese di maggio, Nel frattempo abbiamo raccolto un’adesione su base volontaria che supera il 60% dei nostri dipendenti.

 

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