Dopo l’app iFruit e il Mercato Telematico Ortofrutticolo, Giorgio Gigliotti, giovane amministratore della storica azienda di famiglia, lancia l’idea di una piattaforma telematica che funzioni da centrale d’acquisto per produttori e dettaglianti, con un prezzo giusto a tutela dei piccoli agricoltori.
“Ci sono in Calabria tante produzioni di avocado ma non le commercializziamo, perché manca una rete commerciale”
La chiusura di T18 è stata, evidentemente, più di un campanello d’allarme. L’idea è stata proposta nel corso di un webinar cui hanno partecipato diversi produttori e dettaglianti, tra cui Franco Nicodemo di NicoFruit e Paolo Merci, direttore generale Veronamercato. Si tratta, ha spiegato, di un’innovazione nella commercializzazione, un’operazione che guarda in un’ottica circolare alla costituzione di una rete in franchising. E che salti le tante intermediazioni che innalzano i costi.Alla base la centrale che ritira il prodotto, una rete di negozi in tutta Italia, capace di aiutare le piccole produzioni.
“La crisi del settore agroalimentare è per le troppe mediazioni e il margine non è giusto. I mercati all’ingrosso devono trasformarsi in punti logistici. Il sistema è vecchio e fallimentare: voglio portare innovazione, scardinare gli equilibri e il modo in cui vengono commercializzati oggi i prodotti ortofrutticoli, dove è in corso una guerra tra poveri. Ci sono in Calabria, per esempio, tante produzioni di avocado ma non le commercializziamo, perché manca la comunicazione con una rete commerciale e dobbiamo veicolare il prodotto di Israele”.
Un prezzo giusto e maggiori guadagni per tutti
Il progetto conta già su un forte nucleo di produttori e una piccola rete di dettaglianti a Catanzaro, pronti a strutturarsi e ricevere altri affiliati. Per il futuro, ma si parla, tra almeno un paio, d’anni, l’idea di arrivare a un brand. “Siamo in una fase embrionale, non voglio correre. Dalla piattaforma gestiremo tutta la rete commerciale. È il prosieguo del Mercato Telematico Ortofrutticolo, che porta alla costituzione di una rete di produttori e dettaglianti affiliati. Un capitale circolare. Il produttore inserirà il proprio prodotto in piattaforma, la propria offerta e il dettagliante prenoterà da lì. Il prezzo di vendita sarà fissato con i produttori: una rivoluzione. Il produttore spedirà a noi che distribuiremo in tutta Italia”.
Un beneficio sarà anche il sistema dei pagamenti, che sarà a breve termine. Per il produttore ci sarà un vantaggio nelle vendite. Dovrà però rispettare certi quantitativi che vanno sulla piattaforma e determinati standard qualitativi, per esempio, sull’utilizzo di fitofarmaci. Il dettagliante potrà prenotare quote ad hoc. E avrà un guadagno del 40% sulla battuta, mentre una percentuale andrà alla logistica e al Consorzio. “Il dettagliante non ha queste percentuali di utile che abbiamo pattuito. E il vantaggio di non fare magazzino e avere accesso a prezzi uguali in tutta Italia”.