Nel 2021 continua la crescita del bio in gdo

Il 56% degli acquisti nella distribuzione moderna, i negozi tradizionali perdono 20 punti in dieci anni, secondo il Focus Bio Bank 2021

Rallenta la corsa del bio nel primo trimestre 2021
Rallenta la corsa del bio nel 2021

Il bio passa dai canali tradizionali alla grande distribuzione. In dieci anni l’incidenza dei due canali sul totale delle vendite al dettaglio si è capovolta: nella distribuzione moderna è salita dal 31% al 56%, mentre nei negozi specializzati è scesa dal 53% al 26%. Lo rileva il Focus Bio Bank – Supermercati & Specializzati 2021.

L’ortofrutta rappresenta il 22% delle referenze bio in gdo. Cresce anche la mdd, Coop sul podio per numero di referenze

Nel nuovo rapporto di Bio Bank il biologico continua a crescere e in Italia ha raggiunto i 4,6 miliardi di euro
Nel nuovo rapporto di Bio Bank il biologico in Italia ha raggiunto i 4,6 miliardi di euro

Negli ultimi dieci anni le vendite dei prodotti biologici nelle catene retail sono quasi quadruplicate arrivando a 2,2 miliardi di euro, mentre nel canale storico ruotano intorno a un miliardo di euro, come nel 2012. L’ortofrutta rappresenta il 22% di tutte le referenze bio nelle marche della gdo.  Lo switch ricalca un trend comune anche in altri Paesi, dalla Francia alla Germania.

In crescita, secondo il dossier, anche i prodotti bio a marchio del distributore con un’offerta che si è quindi moltiplicata per nove in vent’anni. Considerando che per ogni prodotto bio mdd ne entrano quasi tre con le marche dell’industria (Idm), si stima un totale di 22mila referenze bio, variamente distribuite in circa 24mila punti di vendita, solo nelle 27 catene censite. Coop si conferma al primo posto con 950 referenze, al secondo Dm con 605, al terzo Esselunga con 485.

Comodità e convenienza sono i fattori vincenti del prodotto bio nel largo consumo. Nei negozi, fa notare il report, gli ampi assortimenti non sono più determinanti se manca l’attenzione ai prezzi, personalizzazione dell’offerta con attenzione al local, conoscenza dei prodotti e dei produttori, accoglienza e preparazione del personale.

Il numero di negozi bio è sceso a quota 1.291 nel 2020, in calo da tre anni consecutivi (-10% in totale). I negozi legati alle catene specializzate sono il 41% del totale, in calo per il secondo anno consecutivo, con una flessione totale del 16,6%. Due i principali fattori. Da un lato la riduzione del numero di catene operanti in Italia, con il passaggio di Biobottega e Piacere Terra sotto l’insegna NaturaSì nel 2019, e la chiusura dei 16 negozi Bio c’ Bon nel 2020. Dall’altro il progressivo passaggio d’insegna tra Cuorebio e NaturaSì, con la conseguente razionalizzazione della rete di negozi sul territorio.

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