Andamento prezzi ortofrutta al 14 novembre

In calo le quotazioni delle arance, clementine, cavolfiori e lattughe; in rialzo melanzane e zucchine. Stabili mele, pere e pomodori

Ancora debole la domanda per le arance, buona per le clementine
Cresce la domanda per le clementine

Procede a buon rito la campagna delle clementine: richieste soprattutto quelle provenienti dalla Calabria. Ancora sottotono la domanda delle arance bionde siciliane. Per le mele sono arrivate le varietà Fuji e Scilate, in aumento i quantitativi della varietà Annurca. Vanno verso la fine produzione le pere Coscia siciliane. Le temperature non ancora fredde frenano la richiesta del cavolfiore.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 14 novembre 2022. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 14 novembre in PDF cliccando qui

Arance: prezzi in calo

Aumentano i quantitativi per le arance bionde siciliane, ma la domanda resta sottotono, portando così a un calo delle quotazioni. Tuttavia, si va verso un aumento della richiesta con l’abbassarsi delle temperature. I prezzi sono comunque in linea col periodo. È presente anche prodotto spagnolo in quantità minori rispetto a quello italiano.

Cavolfiori: prezzi in calo

Scendono ulteriormente le quotazioni dei cavolfiori, complice l’aumento del raccolto favorito dalle temperature non ancora fredde che hanno velocizzato la produzione, e una domanda ancora su bassi livelli.

Clementine: prezzi in discesa

Produzione che procede spedita con alti quantitativi nei mercati. I prezzi risultano nella media del periodo. Sono particolarmente richieste le clementine provenienti dalla Calabria, non ancora presenti con alti quantitativi. Presente la varietà Oronules spagnola che sostituisce le Clemenruby; i prezzi di quest’ultime sono leggermente superiori a causa dell’aumento dei costi di trasporto.

Lattughe: prezzi in calo

Scendono ulteriormente i prezzi delle lattughe, con una produzione che procede a pieno ritmo. La domanda risulta inferiore alla disponibilità. Resistono su livelli superiori rispetto l’anno precedente le quotazioni della lattuga romana, per via della bassa disponibilità.

Melanzane: prezzi in aumento

La domanda registra una spinta, trascinando le quotazioni in aumento. Buona la qualità, soprattutto del prodotto siciliano. Sono ancora presenti partite di melanzane spagnole. Le quotazioni sono più elevate per le melanzane chiare.

Mele: prezzi stabili

Stabilità per le mele. Sono presenti in mercato tutte le varietà italiane, con l’ultimo ingresso per le varietà Fuji e le Scilate. In aumento i quantitativi delle mele Annurca. I prezzi sono inferiori per i prodotti di pianura, in quanto sono maggiormente richieste le varietà di montagna, soprattutto a marchio.

Pere: prezzi stabili

Non si rilevano particolari variazioni per le pere. Presenti diverse varietà emiliane. Vanno verso la fine produzione le Coscia siciliane. La domanda non ha ancora mostrato aumenti per le temperature ancora superiori alla media del periodo.

Pomodori: prezzi tendenzialmente stabili

Prezzi tendenzialmente stabili per i pomodori italiani. Buona la domanda per ciliegini e datterini: questi ultimi presentano quotazioni superiori alla media del periodo, dovute anche a una minore disponibilità di prodotto. I prezzi sono in crescita su base tendenziale per le varietà verdi, come il Cuore di bue.

Zucchine: prezzi in rialzo

La domanda di zucchine registra un aumento e porta le quotazioni in leggero rialzo, mantenendosi però su livelli inferiori rispetto all’anno precedente. Buoni i quantitativi per i prodotti in serra, i quali sostituiscono ormai la produzione in piena area che sta terminando col calo delle temperature.

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