Andamento prezzi dell’ortofrutta in Italia al 3 aprile

Aumentano le quotazioni degli asparagi; in calo agretti, arance, carciofi, fave, fragole, melanzane, peperoni e zucchine. Stabili i pomodori

I prezzi degli asparagi restano ampiamente al di sopra dei valori dello scorso anno
In aumento i prezzi degli asparagi

Entra nel vivo la campagna del carciofo romanesco, ma la domanda stenta a decollare nonostante l’avvicinamento alle festività pasquali. A pieno ritmo la produzione degli agretti. Aumentano le quotazioni degli asparagi per mancanza di prodotto. In picchiata, invece, il prezzo delle fragole per gli elevati quantitativi tipici del periodo. Ultime battute per le arance rosse siciliane, in entrata le varietà tardive della Basilicata e della Calabria.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 3 aprile 2023. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 3 aprile 2023 in PDF cliccando qui

Agretti: prezzi in calo

Procede a pieno ritmo la produzione degli agretti, tipico prodotto laziale maggiormente consumato in primavera e per le festività pasquali. I prezzi segnano un deciso calo rispetto all’inizio della campagna, complice un aumento dei quantitativi. La domanda si sta assestando su buoni livelli, così come la qualità grazie alle temperature primaverili.

Asparagi: prezzi in aumento

Asparagi che registrano un aumento dei prezzi dovuto a un minore apporto di prodotto nei mercati. È presente prevalentemente prodotto campano ma i quantitativi sono ancora esigui, fattore questo che ha trascinato le quotazioni su livelli superiori rispetto alla campagna dell’anno precedente. Con l’arrivo delle piogge dovrebbero aumentare i quantitativi del prodotto selvatico che mantiene quotazioni alte.

Arance: prezzi in leggero calo

Ultime battute per le arance rosse siciliane che ormai terminano la campagna con prezzi in crescita. In entrata le prime partite di arance tardive della Basilicata e della Calabria ma la domanda resta ancora su livelli bassi, fattore questo che ha contraddistinto l’annata delle arance italiane. Ciò è probabilmente dovuto a un disinteresse degli acquirenti a causa delle temperature relativamente miti in questo inverno che, peraltro, hanno inciso negativamente sulla qualità degli agrumi.

Carciofi: prezzi in discesa

La domanda per i carciofi stenta a decollare portando i prezzi su livelli bassi, nonostante si avvicinano le festività pasquali. Presente poco prodotto estero e sardo della varietà violetto senza spina. Entra nel vivo la campagna del romanesco ma la richiesta resta statica. La qualità non risulta eccellente, complice anche le poche precipitazioni e le temperature relativamente alte.

Fave: prezzi in calo

Con l’arrivo della Pasqua e soprattutto con le scampagnate fuori porta per la pasquetta, si assiste ad una crescita della domanda per le fave che entra nel mercato con quantitativi e qualità su buoni livelli. I prezzi stanno però calando per favorirne una migliore vendita, essendo un prodotto consumato maggiormente per le festività di questo periodo.

Fragole: prezzi in discesa

In picchiata il prezzo delle fragole, come è tipico in questo periodo, complice gli elevati quantitativi in entrata nei mercati. La qualità però è molto alta e la domanda si concentra soprattutto in vista del weekend grazie al settore horeca. Buona la richiesta anche della favetta di Terracina.

Melanzane: prezzi in leggero calo

Timida contrazione dei prezzi per la melanzana siciliana, tornata su livelli normali per il periodo. La produzione siciliana ha ripreso il ritmo, segnando un aumento dei quantitativi. Ha inciso sul dato anche l’ingresso del prodotto spagnolo nelle settimane precedenti a prezzi competitivi, fattore che ha trascinato con sé le quotazioni della melanzana italiana. La domanda resta comunque consistente. Sono presenti anche alcune partite della varietà lunga.

Peperoni: prezzi in timido calo

Scende leggermente il prezzo del peperone italiano, soprattutto nel mercato di Bologna fermandosi su livelli medio alti, a fronte di quantitativi che stanno aumentando sia per la varietà rosso che gialla. Mantiene un livello alto dei prezzi il peperone spagnolo. Si segnalano i primi scarichi del prodotto olandese che prenderà nelle prossime settimane il posto del peperone spagnolo.

Pomodori: prezzi tendenzialmente stabili

Timida contrazione dei prezzi dei pomodori in alcune piazze, seppur restano nel complesso su livelli simili rispetto la settimana precedente. Dopo il forte incremento delle quotazioni del mese scorso, si registra un buon ingresso di prodotto che ha permesso un calo dei prezzi, arrivato a toccare anche livelli inferiori rispetto all’anno precedente, come nel caso del datterino e del tondo rosso a grappolo. La domanda si alza notevolmente in vista della Pasqua, fattore che ha determinato un leggero rialzo nel mercato di Roma, in particolar modo per il tipo marinda e il piccadilly.

Zucchine: prezzi in calo

Prezzi bassi per le zucchine, caratterizzate da un’elevata produzione a fronte di una domanda regolare, incentrata soprattutto sul calibro medio. Bassissima la richiesta e la disponibilità per i calibri piccoli e grandi, essendo questi un prodotto di nicchia. Qualità del prodotto in serra nella media.

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