Zeolite cubana, una soluzione per la monoliosi del pesco e la mosca olearia

In un convegno che si è svolto a Rimini sono stati presentati i risultati sperimentali ottenuti con l’utilizzo del prodotto di Bioagrotech, che hanno confermato la sua efficacia nell’uso per l’agricoltura bio

La Zeolite cubana commercializzata da Bioagrotech, un corroborante potenziatore delle difese naturali delle piante. Si è dimostrata efficace contro agenti infestanti.
La Zeolite cubana commercializzata da Bioagrotech, un corroborante potenziatore delle difese naturali delle piante

La zeolite cubana di Bioagrotech si è dimostrata una soluzione per il comparto dell’agricoltura bio contro alcuni agenti infestanti. La polvere commercializzata dall’azienda sanmarinese, derivante da una roccia sedimentaria originatasi a Cuba milioni di anni fa dall’incontro della lava incandescente con l’acqua di mare, è risultata efficace, in particolare, contro  la monoliosi del pesco e la mosca delle olive.

“Un alleato prezioso, visto che alcuni prodotti consentiti in difesa integrata dall’anno prossimo non potranno più essere utilizzati”

Al convegno sono intervenuti professori, agronomi e responsabili di centri di saggio

Le prove in campo e i risultati sperimentali ottenuti con l’utilizzo dei prodotti di Bioagrotech, specializzata nella commercializzazione di fertilizzanti e substrati organici e minerali per l’agricoltura biologica, sono stati raccontati da professori, agronomi, responsabili di centri di saggio  in un recente convegno che si è svolto a Rimini.

Salvatore Germinara, del Dipartimento Safe dell’Università di Foggia, ha illustrato l’efficacia della zeolite cubana  Bioagrotech contro insetti infestanti, tra cui la mosca delle olive. Un alleato prezioso alla luce delle nuove normative, visto che “alcuni prodotti finora consentiti in difesa integrata dall’anno prossimo non potranno più essere utilizzati. Si tratta di sostanze larvicide che erano molto frequenti nella pratica fitoiatrica di questa pianta”.

Luca Fagioli, responsabile Cds Consorzio Agrario Ravenna, ne ha testato l’efficacia nei confronti della moniliosi del pesco. “Nella prova che abbiamo effettuato nel 2019 abbiamo registrato una riduzione dell’incidenza della malattia ottenendo un risultato migliorativo rispetto a quello ottenuto attraverso l’utilizzo di un prodotto di sintesi standard come il tebucanozolo”.

I prodotti per pesco, kiwi e carciofo

Il meeting ha evidenziato i benefici di altri prodotti dell’azienda. Renzo Bucchi, Responsabile Cds Agri 2000, ha esposto i risultati derivanti dall’utilizzo della Linea Ergostart e Agrofito. L’applicazione di entrambe sulle colture di pesco e di kiwi ha portato a un incremento della produzione di circa l’8% e il 10% in termini di resa commerciale. Altrettanto positivo è stato il riscontro dato dall’esperienza di Orazio Mancino, responsabile Cds Sele Agroresearch, che ha presentato un lavoro effettuato nella piana di Battipaglia sulle colture di carciofo.

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