Offrire soluzioni innovative e sostenibili che aiutino a migliorare la qualità dell’ortofrutta. AgroFresh, specializzata nelle tecnologie post-raccolta, a Fruit Attraction 2025 ha presentato alcune delle sue proposte per proteggere la qualità, ridurre lo spreco alimentare e migliorare l’export. Ivo Secchi, country manager di AgroFresh in Italia, ci spiega la strategia e l’interesse per il mercato italiano.
Quali sono le soluzioni innovative più significative nel settore post-raccolta di Agrofresh che potrebbero interessare il mercato ortofrutticolo italiano e per quali colture?

In Italia, l’innovazione post-raccolta è fondamentale per le colture con un forte potenziale di esportazione, mele, pere, kiwi e uva da tavola. Il nostro obiettivo è aiutare i produttori a mantenere qualità e freschezza lungo tutto il percorso, dal raccolto ai consumatori nei mercati più lontani.
Uno degli ambiti più entusiasmanti è lo sviluppo di fungicidi biologici, grazie alla nostra collaborazione con Biotalys. Questi strumenti di nuova generazione uniscono efficacia e sostenibilità, una combinazione ideale per i mercati che richiedono frutta sicura e senza residui. Parallelamente, la nostra piattaforma digitale FreshCloud offre a confezionatori e operatori di magazzino un supporto basato sui dati per ottimizzare le condizioni di conservazione e la qualità. E, naturalmente, le nostre tecnologie a base di 1-MCP, come SmartFresh e Harvista, autorizzate dalle competenti autorità italiane, continuano a evolversi e ad adattarsi a nuove varietà e sfide produttive.
Qual è l’interesse di AgroFresh per il mercato italiano, l’azienda ha sviluppato collaborazioni nel nostro Paese?
L’Italia è un mercato strategico per AgroFresh, non solo per la sua forza nelle esportazioni, ma anche perché i produttori italiani impongono standard qualitativi molto elevati. Collaboriamo strettamente con organizzazioni di produttori, cooperative e partner di ricerca per adattare le nostre tecnologie alle varietà e ai sistemi di conservazione locali.
Il nostro team italiano è profondamente coinvolto nel settore, offrendo sia supporto tecnico sia progetti di collaborazione. Vediamo l’innovazione come un percorso condiviso, in cui scienza, sostenibilità e conoscenza del mercato si uniscono per aiutare la frutta italiana a raggiungere i consumatori di tutto il mondo in condizioni perfette.
Qual è il filo conduttore, la strategia, che guida lo sviluppo di nuove soluzioni e ha portato a tanti brevetti?
In AgroFresh l’innovazione nasce sempre dalla stessa domanda: come possiamo aiutare i nostri clienti a fornire frutta di migliore qualità, riducendo gli sprechi? Questa è la guida di tutto ciò che facciamo, dal nostro primo lavoro con l’1-MCP, SmartFresh, fino agli strumenti biologici e digitali che stiamo sviluppando oggi. I nostri team di ricerca e sviluppo combinano la scienza con la praticità del mondo reale. Chimica, biologia, ingegneria e data science collaborano per risolvere i problemi che si presentano in campo, nei centri di confezionamento e lungo la catena di fornitura. È così che abbiamo costruito un portafoglio di oltre 400 brevetti: non attraverso la tecnologia fine a sé stessa, ma grazie a soluzioni che fanno davvero la differenza per produttori, confezionatori e distributori.












