Pomodoro, parola d’ordine distintività

Diversi produttori puntano su varietà premium che emergano a scaffale con un brand. E in campo cresce il fuori suolo

Rivaldo F1, il pomodoro a grappolo sviluppato da Cora Seeds per i produttori siciliani
Rivaldo F1, il pomodoro a grappolo sviluppato da Cora Seeds

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La siccità, il caldo, l’aumento dei costi dell’energia, che pesa per la coltivazione in serra, e dei patogeni, alcuni complessi da eradicare come il ToBRFV. Le problematiche che colpiscono il pomodoro non frenano una ricerca che è molto dinamica nel cercare di offrire soluzioni che soddisfino produzione, distribuzione e consumatori. Basti dire che negli ultimi tre anni due primi podi per l’Innovation Award a Fruit Logistica sono stati conquistati per l’innovazione nel pomodoro (Yoom di Syngenta, Amela di Granada La Palma). Del resto, seppur il consumo da fresco rappresenti una parte limitata della produzione totale, con la parte preponderante destinata alla trasformazione industriale, il pomodoro è ancora il principale tra gli ortaggi freschi presenti nel paniere d’acquisto delle famiglie italiane. Distintività è soprattutto quello che chiedo oggi la gdo. E va in questa direzione Fri-El Green house (H2Orto) che adotta il sistema di coltivazione fuori suolo in serre hi-tech con struttura ferro-vetro a Ostellato (Fe). La capacità produttiva attuale è di circa 15 mila tonnellate all’anno. “Anche per il 2024 verrà ulteriormente aumentata la superficie destinata alla coltivazione dei segmenti medium-truss, cocktail e miniplum, in quanto hanno dato buoni risultati” fa sapere Michael Zagler, export sales manager. Dorilli è stata una delle prime aziende agricole ad adottare la tecnica di coltivazione fuori suolo nell’areale siciliano, che permette anche una gestione più razionale dell’acqua. Negli anni sono stati testati diversi substrati di coltivazione, ma la scelta è stata definitivamente indirizzata verso la fibra di cocco. La superficie di coltivazione si articola in 20 serre. Da tempo l’azienda ha perfezionato un protocollo di coltivazione che prevede l’utilizzo quasi esclusivo di prodotti naturali per il controllo delle avversità che possono attaccare le coltivazioni. Per il contrasto ai funghi, per esempio, alcuni software monitorano costantemente temperatura, umidità e intensità luminosa e permettono anche di modificare tali parametri attraverso i sistemi di riscaldamento e ventilazione automatici. Anche l’irrigazione agisce in maniera importante sulla proliferazione dei patogeni ed è stato installato un sistema per il controllo più accurato del WC (contenuto dell’acqua) del substrato di coltivazione. Anche le produzioni di Ioppì, una delle più grandi e strutturate del comparto ortofrutticolo della Sicilia Sud-orientale, sono in coltura protetta e nella maggior parte si tratta di coltivazioni idroponiche. “I vantaggi sono molteplici, innanzitutto le piante crescono in un’atmosfera controllata che garantisce il mantenimento di standard di qualità molto elevati -spiega Tommaso Ferrisi, responsabile marketing Ioppì-. Sempre più produttori si avvicinano alla tecnologia 4.0 per il monitoraggio delle temperature, degli agenti atmosferici e per il risparmio idrico. I sistemi digitali ci permettono, per esempio, di identificare in qualunque momento il lotto di produzione e in che zona si trova su oltre 300 ettari di colture protetta, che vanno da Marina di Acate a Pachino”. Ioppì ha puntato su varietà sempre più resistenti alla patologia del Tomato Brown che dal 2021 ha colpito tutto l’areale. “Sono diverse le aziende dei nostri soci che hanno in corso sperimentazioni su varietà di ciliegino, il prodotto più di consumo e quello che viene colpito maggiormente dalla patologia. Cultivar che siano resistenti alla patologia in fase produttiva, ma che possano anche mantenere croccantezza e dolcezza”.
Punta sull’implementazione delle tecniche digitali Op Agricola Campidanese, nota per il marchio L’Orto di Eleonora. “La nostra azienda ha un sistema di controllo maniacale sulla filiera e ci stiamo dotando di sistemi informatici per agevolare il processo -racconta il direttore commerciale Salvatore Lotta-. Stiamo guardando al futuro e stiamo investendo su impianti di fertirrigazione computerizzati, centraline per il controllo delle malattie del clima. Riteniamo che il fuori suolo sia il futuro: si risparmia acqua, si fanno meno trattamenti e il pomodoro ha dei valori che a terra non potrebbe raggiungere (assenza di metalli pesanti, nichel free)”. Tra le tipologie continua a essere molto richiesto il datterino, grazie a dolcezza e al formato snack. Sipo ha colto questa opportunità non ponendosi come uno specialista di pomodoro sui generis, ma di datterini colorati di eccellenza. L’azienda romagnola è entrata nel mercato del pomodoro da una ricerca varietale su 30 tipologie diverse su cui è stato fatto un miglioramento genetico e test varietale per una durata di tre anni, con panel test interni e commerciali in collaborazione con la casa sementiera Lamboseeds, una ricerca 100% italiana. E con la quale continua il percorso di miglioramento genetico. “L’obiettivo è stato quello di identificare varietà ad altissimo gusto e facilmente riconoscibili dal consumatore partendo da cultivar ancestrali del territorio italiano” spiega Riccardo Giacomini development manager. La produzione è al 100% su suolo in serra, in aree vocate quali Ragusano e Siracusano, da dicembre a maggio, Emilia-Romagna, da giugno a settembre, e Agropontino, da luglio a novembre. Bayer, attraverso la divisione sementi Vegetables ha sviluppato Signor Datterino, un progetto innovativo che punta a condensare diversi plus: valorizzare la produzione nazionale alta qualità, trasparenza della filiera, e garanzia di made in Italy, distintività con un packaging altamente riconoscibile. Le aziende agricole che producono Signor Datterino rispettano un disciplinare messo a punto dai partner del progetto. “Al momento utilizzano delle varietà idonee alla produzione sia in serra convenzionale sia in serra tecnologica riscaldata -spiega Mauro Ferrari, country commercial lead Vegetables di Bayer Crop Science-. Tutto ciò permette di avere il prodotto disponibile tutto l’anno grazie ai diversi cicli produttivi in diversi areali italiani, Sicilia in primis. Per assicurare la sua qualità vengono svolti attenti e continui controlli di selezione del prodotto e degli standard produttivi e organolettici accanto a Sata, partner tecnico scientifico”.

Come cambia l’offerta in gdo

Diversi progetti arrivati a scaffale stanno dando risultati molto positivi. Fri-El Green House mira a implementare Strabena, una varietà che rientra nel segmento dei pomodorini miniplum. Nel 2023 c’è stato un forte riscontro dai buyer della gdo italiana dove ha debuttato alla fine del 2022. “L’estensione della superficie di coltivazione ci permetterà di poter meglio soddisfare la domanda sia sul mercato nazionale che all’estero, dove negli ultimi 2-3 anni abbiamo intensificato i rapporti commerciali, soprattutto nella stagione invernale -nota Zagler-. Da inizio aprile 2023 le vendite sul mercato interno sono aumentate da settimana a settimana, grazie alla crescente domanda da parte di quei consumatori che preferiscono un pomodorino con un alto grado zuccherino e un’acidità medio-bassa”. Dorilli ha sempre puntato su varietà premium che hanno consentito di lavorare in un mercato più stabile e con meno variazioni di prezzi. Negli ultimi anni la strategia è stata quella di ampliare la gamma dei prodotti: dalla sola produzione di ciliegino, al datterino, datterino giallo, mini San Marzano, e tondo rosso, tutte a marchio Kamarino. “Negli anni abbiamo investito tanto nel packaging del nostro prodotto sia dal punto di vista comunicativo sia della sostenibilità, ma questa non è l’unica strada percorribile per far valorizzare il prodotto. Per questo motivo, insieme ad alcune catene distributive sono stati fatti progetti di comunicazione congiunti sul prodotto all’interno del punto di vendita. Questo ci ha consentito di poter esprimere alcuni concetti valoriali del nostro pomodoro” spiega Davide Conti, direttore di produzione. Dopo le prove sperimentali Sipo è arrivata a selezionare i datterini nelle loro diverse colorazioni, giallo, arancio, rosso, verde, nero. “Il mercato del datterino è sempre più alla ricerca di prodotti che si distinguono per sapore, consistenza e conservabilità ma anche l’occhio fa la sua parte” sottolinea Massimiliano Ceccarini general manager Sipo. Un progetto dall’agricoltore al retailer per dare valore all’intero segmento del pomodoro datterino e portare sulle tavole dei consumatori un prodotto di qualità. Questo l’obiettivo di Signor Datterino, croccante e gusto dolce, che sta riscuotendo successo sui punti di vendita dove si presenta in confezione a vaschetta in carta da 250/300 grammi, sgrappolato o a grappolo. Signor Datterino non è legato a una specifica cultivar, ma a una categoria: è aperto ad altre varietà e intende valorizzare l’intera filiera. Op agricola Campidanese produce diverse varietà di pomodoro, datterino, ciliegino, cuore di bue e iLcamone, di cui è autorizzata alla coltivazione e all’utilizzo del marchio. “Stiamo lavorando parecchio con iLcamone e ci crediamo -racconta Lotta-. Puntiamo sempre sulle varietà più performanti sul piano del gusto, e della shelf-life. E stiamo valutando delle varietà rosa molto interessanti”. Il colore è un punto fondamentale anche per Ioppì per i nuovi progetti con il retail. “Con una nostra azienda associata specializzata nella produzione di pomodoro colorato per la gdo stiamo sviluppando un programma che possa portale a scaffale datterini colorati” fa sapere Ferrisi-. Negli ultimi due anni abbiamo presentato e promosso l’etichetta Produttori di felicità: racchiude tutte le nostre produzioni e mira a trasmettere le belle sensazioni che i nostri produttori hanno nella coltivazione di ortaggi di alta qualità”.

Tomato, the key word is distinctiveness

Several producers focus on premium varieties that emerge on the shelf with a brand. And soilless cultivation is increasing 

Drought, heat, increased energy costs, which weigh on greenhouse cultivation, and pathogens, some of which are complex to eradicate such as ToBRFV, are some of the problems affecting tomatoes. However, these problems do not slow down research, which is very dynamic in trying to offer solutions that satisfy production, distribution, and consumers. Suffice it to say that in the last three years, two first prices for the Innovation Award at Fruit Logistica were achieved for tomato innovation (Yoom by Syngenta, Amela by Granada La Palma). Moreover, although fresh consumption represents a limited part of total production, with the majority destined for industrial processing, tomato is still the main one among the fresh vegetables present in the purchasing basket of Italian families. Today large-scale retail trade is asking above all for distinctiveness. And Fri-El Green house (H2Orto) is going in this direction, adopting soilless cultivation system in hi-tech greenhouses with an iron-glass structure in Ostellato (Ferrara). The current production capacity is approximately 15 thousand tons per year. Michael Zagler, export sales manager, explained: ‘The surface area dedicated to the cultivation of medium-truss, cocktail, and mini plum segments will also be further increased for 2024, as they have given good results’. Dorilli was one of the first agricultural companies to adopt soilless cultivation technique in the Sicilian area, which also allows for more rational water management. Over the years, various cultivation substrates have been tested, but the choice was definitively directed towards coconut fibre. The cultivation surface is divided into 20 greenhouses. For some time, the company has perfected a cultivation protocol that involves the almost exclusive use of natural products to control adversities that can attack the crops. To combat fungi, for example, some software constantly monitors temperature, humidity and light intensity, and also allows these parameters to be modified through automatic heating and ventilation systems. Irrigation, too, has an important effect on the proliferation of pathogens, and a system has been installed for more accurate control of the WC (water content) of the cultivation substrate. Even the productions proposed by Ioppì, one of the largest and most structured companies in the fruit and vegetable sector of south-eastern Sicily, are protected, and in most cases, they are obtained through hydroponic cultivations. Tommaso Ferrisi, Ioppì marketing manager, explained: ‘The advantages are many, first of all the plants grow in a controlled atmosphere, which guarantees the maintenance of very high quality standards. An increasing number of manufacturers are approaching 4.0 technology for monitoring temperatures, atmospheric agents, and saving water. Digital systems allow us, for example, to identify at any time the production batch and in which area it is located on over 300 hectares of protected crops, ranging from Marina di Acate to Pachino’. Ioppì has focused on varieties that are increasingly resistant to the Tomato Brown disease, which has affected the entire range since 2021. ‘There are several companies belonging to our members that are carrying out experiments on cherry tomato varieties, the most widely consumed product and the one most affected by the disease. It is important to put these cultivars in a position to be resistant to the disease in the production phase, at the same time maintaining their crunchiness and sweetness’. 

Agricola Campidanese PO, known for ‘L’Orto di Eleonora’ brand, focuses on the implementation of digital techniques. Salvatore Lotta, commercial director, told: ‘Our company has a pedantic control system over the supply chain and we are equipping ourselves with information systems to facilitate the process. We are looking to the future and are investing in computerized fertigation systems and units for the control of diseases due to climate. We believe that soilless cultivation is the future: water is saved, fewer treatments are carried out, and tomato has values that it could not achieve on the ground (absence of heavy metals, nickel free)’. Among the different types, plum tomato continues to be in great demand, thanks to its sweetness and snack format. Sipo seized this opportunity not by positioning itself as a ‘sui generis’ tomato specialist, but as a specialist in excellent coloured plum tomatoes. This company in Romagna entered the tomato market following varietal research on 30 different types, on which genetic improvement and varietal testing were carried out for a period of three years, with internal and commercial panel tests in collaboration with ‘Lamboseeds’. This research is completely Italian. And the company continues this genetic improvement path of improvement precisely with ‘Lamboseeds’. Riccardo Giacomini, development manager, explained: ‘The objective was to identify very tasty varieties, easily recognizable by consumers, starting from ancestral cultivars of the Italian territory’. Production is entirely on soil in greenhouse, in such suitable areas as the ones of Ragusa and Siracusa, from December to May, in Emilia-Romagna, from June to September, and in Agro Pontino, from July to November. Bayer, through its ‘Vegetables’ seeds division, has developed ‘Signor Datterino’, innovative project that aims at aggregating various pluses: enhancing high quality national production, transparency of the supply chain, as well as guarantee of made in Italy production, and distinctiveness, with highly recognizable packaging. The companies that produce Signor Datterino respect a specification developed by the project partners. Mauro Ferrari, country commercial lead Vegetables at Bayer Crop Science, explained: ‘At the moment, they use varieties suitable for production both in conventional greenhouses and in heated technological greenhouses. All this allows the product to be available all year round, thanks to the different production cycles in different Italian areas, first of all Sicily. To ensure its quality, careful and continuous checks on the selection of the product and the production and organoleptic standards are carried out alongside Sata, a technical-scientific partner’. 

How the offer in large-scale distribution changes 

Several projects that have reached the shelf are giving very positive results. Fri-El Green House aims at implementing Strabena, a variety that falls into the mini plum tomato segment. In 2023 there was a strong response from buyers of the Italian large-scale retail trade, where it debuted at the end of 2022. Zagler pointed out: ‘The extension of the cultivation surface will allow us to better satisfy demand both on the national market and abroad, where in the last 2-3 years we have intensified commercial relations, especially in the winter season. Since the beginning of April 2023, sales on domestic market have increased from week to week, thanks to the growing demand from those consumers who prefer a cherry tomato with high sugar content and medium-low acidity’. Dorilli has always focused on premium varieties, which have allowed it to work in a more stable market, with fewer price variations. In recent years, their strategy has been to expand the range of their products: from the sole production of cherry tomatoes, to plum tomatoes, yellow plum tomatoes, mini San Marzano tomatoes, and round red tomatoes, all under Kamarino brand. Davide Conti, production director, explained: ‘Over the years, we have invested a lot in the packaging of our product, both from a communication and sustainability point of view, but this is not the only way to enhance the product. For this reason, joint communication projects on our product have been carried out with some distribution chains within the stores. This allowed us to express some value concepts of our tomato’. After the experimental tests, Sipo managed to select plum tomatoes in their different colours, yellow, orange, red, green, black. Massimiliano Ceccarini, general manager at Sipo, underlined: ‘The market concerning plum tomato is increasingly looking for products that stand out for their flavour, consistency, and shelf life, but the eye also plays its part’. This project goes from the farmer to the retailer, to give value to the entire plum tomato segment and bring a quality product to consumers’ tables. This is the objective of ‘Signor Datterino’, crunchy and sweet in taste, which is enjoying success in the stores, where it is presented in 250/300g paper tray packaging, both loose and in bunches. Signor Datterino is not tied to a specific cultivar, but to a category: it is open to other varieties and intends to enhance the entire supply chain. Campidanese agricultural PO produces different varieties of tomato, plum, cherry, oxheart, and iLcamone, of which it is authorized to grow and use the brand. Lotta told: ‘We are working a lot with iLcamone and we believe in it. We always focus on the best performing varieties in terms of taste and shelf life. And we are evaluating some very interesting pink varieties’. Colour is also a fundamental point for Ioppì for new retail projects. Ferrisi said: ‘With one of our associated companies specialized in the production of coloured tomatoes for large-scale distribution, we are developing a program that can bring coloured plum tomatoes to the shelves’. In the last two years, we have presented and promoted ‘Producers of Happiness’ label: it encompasses all our productions and aims at conveying the beautiful sensations that our producers have in growing high-quality vegetables’.  

 

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