Lotta allo spreco alimentare, il lavoro di Recup all’ortomercato di Milano

La partnership con Recup è tra le iniziative al centro della strategia di sostenibilità di Orsero, che nel 2022 ha salvato e donato più di 856 tonnellate di frutta e verdura

In occasione della giornata contro lo spreco alimentare siamo stati al Mercato Ortofrutticolo di Milano (Foody), per vedere da vicino come lavora ReCup, un’associazione a promozione sociale che opera nei mercati ortofrutticoli con cui Orsero ormai da due anni ha stretto una partnership. Decisamente interessanti i numeri della frutta e verdura salvata: nella giornata di lavoro a cui abbiamo partecipato, sono stati recuperati 4.700 kg di prodotti ortofrutticoli e consegnati 3.500 kg in buono stato alle associazioni.

Recup ha un proprio spazio all’interno del mercato ortofrutticolo a Milano e lavora due giorni a settimana recuperando le eccedenze che non possono essere più vendute ma sono ancora in buono stato e quindi recuperabili dalle associazioni del terzo settore, perché “il cibo che ha perso valore economico, riacquista valore sociale“. Si parte la mattina alle 8, quando l’ortomercato sta finendo la giornata di lavoro, si passa tra i grossisti a recuperare le eccedenze che non possono essere più vendute, c’è poi una fase di schedatura delle bolle di accompagnamento ed eventuale pesatura, per mantenere tutto sotto controllo e fare poi valutazioni, una selezione per eliminare gli scarti non più commestibili e attorno alle 10 iniziano a passare le associazioni che recuperano il cibo.

I numeri del 2022 della lotta antispreco di Orsero

La lotta allo spreco alimentare è il cuore del piano strategico di sostenibilità di Orsero che punta a sensibilizzare sul problema: nel 2022 ha salvato più di 856 tonnellate di frutta e verdura. In questo senso sono importanti le partnership, come quelle con TooGoodToGo e Recup, per la valorizzazione e donazione delle eccedenze.

Più in dettaglio, il volume totale movimentato corrisponde a 4.153.208 di porzioni di frutta e verdura donate (623 tonnellate, per un controvalore in termini di costo di 606.000 euro) e a associazione a promozione sociale che opera nei mercati ortofrutticoli e destinato a filiere diverse da quella dell’alimentazione umana.

Innovazione al centro

Orsero lavora a 360 gradi per il contrasto allo spreco alimentare. Il piano prevede, per esempio, di testare ogni anno un’innovazione dedicata alla riduzione dello spreco alimentare, a cominciare dal packaging in chiave di aumento della shelf-life, come la soluzione Apeel adottata per gli avocado prodotti in Messico dal Gruppo.

Va poi in questa direzione l’accordo con TooGoodToGo, start-up danese e certificata  B Corp, che consente agli utenti della propria app di acquistare e ritirare box con prodotti alimentari invenduti a un prezzo vantaggioso. Nel corso dell’anno sono state distribuite più di 3.000 Magic Box Orsero, per un totale di circa 15 tonnellate di frutta e verdura salvata.

Un secondo obiettivo è quello di coinvolgere entro il 2025 tutti gli stand di mercato  Orsero in attività contro lo spreco alimentare: nel 2022 erano 9 gli stand coinvolti su 26 (35%) per un totale di 309 tonnellate donate.

L’attività di redistribuzione in Italia e in Europa

Un altro aspetto importante riguarda l’attività di donazione delle eccedenze a enti caritatevoli. A livello europeo Orsero ha stretto una partnership con Feba (European Food Banks Federation) per la redistribuzione del prodotto alimentare invenduto in tutti i Paesi in cui opera.

Nel 2023 l’impegno è stato rafforzato con nuove partnership per il recupero e valorizzazione delle eccedenze: Antoniano (Bologna),  presente in 20 mense francescane nel territorio italiano e 3 nel mondo (Ucraina, Siria e Romania), dove nel 2022 ha distribuito oltre 464 mila pasti; Acli Roma, che con il progetto Cibo che serve raggiunge 5000 persone al giorno;  Fondazione Solidarietà Caritas Ets (Firenze) e Fondazione Caritas San Saturnino (Cagliari) e Coopi, un’organizzazione umanitaria fondata nel 1965 a Milano, che ha aiutato più di 110 milioni di persone, con più di 2.400 progetti in 72 Paesi.

 

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