Le risorse dedicate al bando dedicato all’agrivoltaico ammontano a circa 920 milioni di euro, ma le richieste pervenute indicano un interesse ben oltre le aspettative. I numeri emergono dal riepilogo del Gestore dei Servizi Energetici (Gse), il soggetto che per conto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica gestisce la misura rivolta a sostenere, con una tariffa incentivante in conto esercizio sull’energia netta immessa in rete e un contributo in conto capitale, a valere sulle risorse Pnrr, fino al 40% dei costi ammissibili, la costruzione di sistemi ibridi agricoltura – produzione energetica, che non compromettono l’uso dei terreni dedicati all’agricoltura, contribuendo alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha definito questo risultato “più che incoraggiante”, sottolineando l’attenzione crescente del settore agricolo verso soluzioni innovative e sostenibili. Il contingente di potenza disponibile è stato ampiamente saturato. Per gli impianti di maggiori dimensioni sono oltre 1.554 i megawatt richiesti su 740 previsti. Per gli impianti piccoli da 1 a 1.000 kilowatt nella titolarità di operatori agricoli o loro aggregazioni, le richieste sono arrivate a 229 su 300 megawatt disponibili. La maggior parte delle 643 richieste, circa il 56%, viene dal Mezzogiorno.